Paghi e salti

Dopo la quarantena, gli ospedali sono presi d’assalto dai pazienti rimasti senza visite da mesi
L’assessorato alla salute ha disposto che le direzioni sanitarie degli ospedali e dei distretti predispongano i piani per l’avvio degli interventi chirurgici e delle visite specialistiche dopo il blocco a causa del corona virus.
Dalle notizie che si hanno si sta faticando molto a recuperare anche per mancanza di personale e una insufficiente rete informatica.
Si stenta a recuperare e si allungano all’infinito le nuove prenotazioni.
La soluzione potrebbe consistere nell’accompagnare i piani con dei progetti incentivanti finalizzati all’azzeramento delle liste d’attesa per le specialistiche, mentre per gli interventi chirurgici, sempre nelle stesse forme incentivanti, in rapporto alle liste d’attesa e al personale disponibile. Questa è una tante soluzioni come altre che sono state messe in campo in alcune aziende sanitarie sparse per lo stivale e che blocca anche il triste fenomeno scandaloso dell’intramoenia.
Si racconta che in questo periodo di difficoltà "paghi e salti" si pratica anche nelle nostre strutture sanitarie pubbliche. Ma questi non sono eroi...
Aggiornamento del 24 giugno 2020, ore 09:03: "L’assessorato alla salute invece di autorizzare dei progetti finalizzati al recupero delle lunghe liste d’attesa ha autorizzato l’esercizio dell’intramoenia". Siamo alle solite: chi ha si cura chi non ha può attendere se prima non muore.
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