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PRIMA L’IMPUNITA’ ORA L’OBLIO

Prima l’impunità ora l’oblio 1° parte

di CRAZYHORSE70 - mercoledì 1 aprile 2009 - 4755 letture

Agenzia Ansa 17 marzo 2009 Roma – “Con la riforma voluta dal governo le intercettazioni verranno ridotte al 10% rispetto ai livelli attuali”. Ad assicurarlo e’ il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento al Forum di Confcommercio di Cernobbio. Poi, quasi a ribadire il concetto alla platea, il premier aggiunge: ’’Chi di voi, alzando il telefono, e’ sicuro di non essere intercettato? Non e’ possibile che in una democrazia ci sia questo timore’’.

Come sempre il cavaliere ci riprova. Si tratta di far digerire a molti una notevole limitazione dell’uso delle intercettazioni. Oggetto del contendere sono i reati contro la pubblica amministrazione. Così numerosi che, teme il Cavaliere, di fatto i pm avrebbero la scusa per intercettare qualunque telefonata. Dunque vorrebbe correggere il testo Alfano limitando l’ascolto delle conversazioni ai soli delitti di mafia, di terrorismo e a quelli con pene edittali superiori a 15 anni di galera. Omicidio sì, corruzione no.

Non c’e’ da farci molto caso… Il capo dl governo ripete sempre lo stesso giochino dei ruoli , per cui prima spara a zero , poi un po’ smentisce ed intanto osserva che effetto fà : se è negativo accusa i media di invenzioni , accendendo così enormi fumogeni che nascondono altri aspetti censurabili di cui è meglio non se ne parli. In tutto ciò è aiutato dai media a Lui asserviti o da Lui condizionati oppure , in pochi casi - sempre meno, peraltro - solo “svogliati” ed ipnotizzati .

Dico subito che questo progetto , nato enfatizzando un problema reale a cui però non dà alcuna soluzione , aggrava i problemi della giustizia , impoverisce le indagini e provoca una censura della libertà di cronaca piuttosto ben orchestrata. Occupandoci per ora del primo aspetto va detto che in effetti occorre riformare l’uso del mezzo investigativo in questione perché in realtà in un certo grado il problema degli abusi esiste .

Spesso infatti si ha la spiacevole sensazione che le intercettazioni siano diventate un po’ come le radiografie il cui numero negli anni è cresciuto a dismisura quando in realtà almeno una su quattro è inutile. Non so’ dove ho letto questo paragone che mi sembra azzeccato .

Difatti è noto che le radiazioni assorbite con questo mezzo di indagine clinica sono nocive , ma ciò non toglie che prescrivere radiografie è semplice e mette al riparo dall’errore diagnostico ed anzi si fa il tutto in nome della prevenzione

Ma a questo punto la capacità del medico conta assai meno : in teoria chiunque potrebbe sostituire un medico che si limitasse in prima battuta a prescrivere radiografie sulle zone del corpo dolenti.

Con le intercettazioni c’è il medesimo rischio: l’intrusività nelle conversazioni private è una specie di radiazione.

Se anche la bobina inutile viene poi distrutta è mortificante che qualcuno si sia insinuato nell’intimità della persona ascoltata.

Ritengo quindi che un buon medico e un buon magistrato sono quelli che non ricorrono a radiografie e intercettazioni come fossero routine. Insomma , che qualche magagna mortificante se la portano appresso, le benedette intercettazioni , è fuor di dubbio : del resto se tutti i telefoni del mondo venissero messi sotto controllo 24 ore si eviterebbero un sacco di reati, eppure ancora nessuno l’ha proposto. Un motivo ci sarà , o no? *** E’ altrettanto chiaro pero’ che il governo non e’ mosso da tali giuste perplessità , ma deve avere altri scopi .

Berlusconi infatti enfatizza "particolarmente” queste magagne solo allo scopo di pilotare, come unica soluzione possibile, l’indebolimento del sistema giudiziario (e della libera informazione, vedi post successivo ) attraverso questo disegno di legge.

A pensar male si fà peccato ma spesso ci si azzecca , dice Adreotti .

Del resto , se cio’ non fosse , il governo adotterebbe soluzioni semplici ed immediate : ad esempio piuttosto che paralizzare le intercettazioni alla radice basterebbe introdurre un controllo a posteriori sui magistrati, verificando chi durante l’anno ne usi sopra la media oltre una certa percentuale, e lasciando a lui l’onere di provare, a fini disciplinari, che ognuna di esse era strettamente necessaria.

Ed anche sulla riservatezza tanto sbandierata , se si voleva veramente tutelare la privacy dei cittadini sarebbe stato sufficiente prevedere la distruzione delle conversazioni relative a soggetti estranei oppure ai soggetti indagati ma su argomenti non pertinenti all’indagine.

Vediamo quali sono in estrema sintesi i punti dolenti , rinviando per l’esame dell’intero testo chi ha voglia sul sito della Camera dei deputati - XVI Legislatura digitando sul motore di ricerca progetto di legge 1415 .

1) Tralasciando per ora gli aspetti che riguardano il diritto di cronaca , per poter intercettare ci vorranno “gravi indizi di colpevolezza”. Nelle indagini di mafia e terrorismo basteranno "sufficienti indizi di reato". Per poter intercettare il giudice per le indagini preliminari dovrà andare presso il distretto della Corte d’Appello a presentare specifica richiesta, portando con sé tutti i fascicoli relativi alle indagini già fatte, per poi aspettare che un collegio di tre giudici approvi l’intercettazione. E non solo! Una volta che il suddetto magistrato ha deciso per il provvedimento di intercettazioni, non potrà più decidere su ulteriori provvedimenti che riguardino il medesimo imputato.

A chi serve rendere piu’ complicate le indagiini? Chi é il genio che crede sia una buona idea moltiplicare i giudici necessari in un procedimento , includendo quelli che hanno già anche incidentalmente conosciuto la questione, costringendo sostituzioni peraltro impossibili in certi centri? Ma se ci sono distretti di Corte d’appello con meno della metà di copertura degli organici già ora! Né si prevedono soldi per arruolarne di nuovi. Cui prodest ?

E poi sui gravi indizi di fatto equivarrebbe ad avere già delle prove del reato commesso. Se ci sono, al contrario, solo indizi lievi e si vogliono ottenere delle prove concrete, queste non si potranno ottenere più con le intercettazioni, altrimenti si verificherebbe (secondo l’estensore del disegno di legge) una lesione della privacy dell’indagato.

Che sarebbe, evidentemente, cosa più grave di qualunque altro reato!

E già perché se ci sono, al contrario, solo indizi lievi e si vogliono ottenere delle prove concrete, queste non si potranno ottenere più con le intercettazioni, altrimenti si verificherebbe (secondo l’estensore del disegno di legge) una lesione della privacy dell’indagato.

Anche la prevista eccezione per intercettare nei casi di criminalità organizzata è in realtà solo una presa in giro, in quanto solo alla fine delle indagini si potrà dire se anziché una persona, sono coinvolte più persone legate tra loro nel commettere reati.

A pensarci bene sarebbe fuori legge anche l’indagine su Provenzano.

Nel suo caso le persone intercettate non erano nemmeno, all’epoca, indagate; quando avviene un sequestro di persona le persone intercettate sono i familiari e non perchè siano sospettati di aver sequestrato il proprio caro, ma perchè si spera che i malviventi si mettano in contatto con la famiglia della vittima.

2) VIA IL MAGISTRATO CHE PARLA TROPPO - La toga che rilascia «pubblicamente dichiarazioni» sul procedimento che gli viene affidato ha l’obbligo di astenersi. E dovrà essere sostituito se iscritto nel registro degli indagati per rivelazione del segreto d’ufficio. Il suo nome non potrà essere citato.

DENUNCIA E SOSTITUZIONE DEL GIUDICE In caso subisca una denuncia dall’indagato il giudice blocca la indagine che stà svolgendo (“dovere di astensione”)e viene immediatamente sostituito.

In questo modo l’indagato potrà scegliersi oltre l’avvocato difensore, anche il giudice. Se quest’ultimo non è di suo gradimento basterà che lo denunci. Senza che avvenga una verifica della bontà della denuncia il magistrato sarà, quindi, immediatamente sostituito.

3) LE MICROSPIE Le intercettazioni ambientali (con microspie) saranno ancora ammesse, ma potranno essere limitate solo al momento del fatto delittuoso. Ciò significa che si dovranno fare solo mentre si commette un reato, ad esempio mentre si fa una rapina, o mentre si paga una tangente, non essendo ammesso farle nei giorni precedenti, né in quelli successivi al fatto.

Anche in questo caso niente Provenzano !

4) LIMITI DI TEMPO - Non si potrà intercettare per più di 60 giorni: 30 più 15 più 15. Per reati di criminalità organizzata, terrorismo si può arrivare a 40 giorni prorogabili di altri 20.

PROCEDIMENTO CONTRO IGNOTI - Le intercettazioni potranno essere richieste solo dalla parte offesa e solo sulle sue utenze potranno essere acquisiti DATI utili.

PER NON DIRE DELLA VIOLENZA SESSUALE: indagini che richiedono spesso, quasi sempre , intercettazioni di tipo esplorativo per l’individuazione dei responsabili.

Lo stupro di Guidonia , per dirne uno recente , sarebbe ancora senza colpevole con questa nuova legge.

Inoltre reati come la corruzione o quelli finanziari sono difficili da evidenziare subito ( sono reati in genere” nascosti”) ed hanno sempre bisogno di piu’ tempo per essere perseguiti.

E comunque il limite mi sembra un vero e proprio invito alla criminalità : resistete due mesi e poi potete cominciare a parlare liberamente usando anche il telefono, tanto nessuno ascolterà piu’…

LIMITE DELLA ENTITA’ DELLA PENA Nel disegno di legge , salvo marce indietro del Governo , sono vietate le intercettazioni per i reati minori, definiti “ bagatellari, di nessuna importanza “ con pene sotto i 5 anni.

Io non credo che il cittadino vittima di reato sarebbe /sarà contento di veder considerare il reato subìto come una cosa senza importanza .

Ecco l’elenco dei reati “minori” che non potranno più essere intercettati

- Rapina aggravata
- Estorsione aggravata
- Sequestro di persona a scopo di estorsione
- Traffico d’armi
- Riduzione in schiavitù
- Prostituzione minorile
- Produzione e traffico aggravati di stupefacenti
- Delitti contro la pubblica amministrazione puniti con almeno 5 anni di reclusione (ad esempio concussione e corruzione)
- Pedofilia
- Ingiuria, minaccia, usura
- Molestia o disturbo attraverso telefono
- Abuso di informazioni privilegiate
- Manipolazione del mercato
- Dichiarazione fraudolenta
- Calunnia
- Falsità del pubblico ufficiale
-  - Lesione personale grave
-  - Rialzo fraudolento dei prezzi e boicottaggio
- Omicidio colposo
- Incesto
- Sfruttamento della prostituzione
- Estorsione
- Maltrattamenti in famiglia
- Lesione personale grave
- Sequestro di persona
- Furto in casa
- Accesso abusivo a un sistema informatico
- Rapina semplice
- Ricettazione
- Contrabbando
- Associazione a delinquere
- Bancarotta fraudolenta
- Reati ambientali Naturalmente questo elenco non è esaustivo: si potrebbe continuare elencando Frode Fiscale, Truffa, Stupro, ecc.

Con questo provvedimento, tra l’altro, si limitano le indagini su tutti i reati di forte allarme sociale (furto, rapina, sfruttamento della prostituzione, stupro), a cui il Governo aveva giurato, a parole, di dare battaglia con il decreto sicurezza.

Perché ridurre così drasticamente le prospettive di sicurezza dei cittadini italiani ?

Cosa c’e’ veramente in gioco su questa piccola storia ignobile delle intercettazioni?

continua...


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