Omicidi sul lavoro
USB: il Governo assuma la nostra proposta di legge per il reato di omicidio sul lavoro
Si è svolta questa mattina sotto il Ministero del Lavoro una manifestazione di protesta convocata dall’unione Sindacale di Base dopo l’ennesima strage sul lavoro, avvenuta a Firenze. Usb ha ribadito con forza la necessità di introdurre per legge il reato di omicidio sul lavoro. Una proposta che USB sta sostenendo attraverso una campagna che ha raccolto decine di migliaia di firme tra lavoratori e cittadini, assieme altre forze sociali e politiche tra cui Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Unione Popolare.
Ancora una volta il nostro paese sta attraversando un’ondata emotiva dopo l’ennesima strage: un’emotività che conosciamo benissimo e che sappiamo durerà ancora pochi giorni, giusto il tempo di spostare l’attenzione su altro. È inaccettabile che anche stavolta tutto finisca nell’oblio, è inaccettabile che nessuno si assuma la responsabilità politica di prendere decisioni concrete di fronte all’altissimo prezzo che i lavoratori stanno pagando per il numero di persone uccise dallo sfruttamento.
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Davanti ad una situazione di indifferenza e di assenza di ascolto istituzionale la nostra organizzazione è stata costretta ad occupare via Veneto, affinché una nostra delegazione venisse ricevuta al Ministero del lavoro.
Il Capogabinetto del Ministero del Lavoro, Mauro Nori, ha ascoltato le nostre istanze, tra le quali la richiesta di passare dalle parole ai fatti in materia di omicidio sul lavoro. Nori ha annunciato che il Ministro, Marina Elvira Calderone, convocherà a breve un tavolo di confronto “di massimo livello” dove il Governo annuncerà una serie di interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Vedremo.
USB ha posto da tempo la necessità di un cambio di passo sul tema della sicurezza. Finora abbiamo assistito a dichiarazioni di cordoglio per le vittime, a prese di posizione generiche e a passi concreti che vanno nella direzione contraria: reintroduzione dei voucher, ulteriore liberalizzazione degli appalti, mano libera alla precarizzazione del lavoro. E una riforma della giustizia che non tocca il tema del reato di omicidio sul lavoro.
Alla manifestazione sono intervenute diverse forze politiche e anche alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, che hanno annunciato la presentazione alla Camera e al Senato della proposta di legge per introdurre il reato di omicidio sul lavoro.
La battaglia sulla sicurezza sul lavoro arriva quindi in Parlamento e bussa alle porte del governo. Per sostenerla però ci sarà ancora bisogno dello sforzo collettivo di tanti e di tante. Lo scontro per chiamare i padroni a pagare per le loro responsabilità è solo all’inizio.
Unione Sindacale di Base
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