Occidente senza pietà e senza verità

A noi tutti il compito di umanizzare il tempo della compiuta disumanità. Non siamo chiamati ad essere eroi, ma a testimoniare che è ancora possibile scandalizzarsi, informarsi ed impegnarsi per il bene comune.
Israele continua a bombardare l’Iran reo di essere vicino alla produzione di armi atomiche; lo Stato d’Israele ne possiede ben 90. I media, naturalmente, eludono le ragioni reali del conflitto. L’Iran fornisce droni alla Russia ed è asse fondamentale nel rifornimento di energia, petrolio in primis, alla Cina. Si vorrebbe sgretolare l’unità politica iraniana per ridurre l’Iran a un ammasso di regioni autonome in lotta tra di loro e, di conseguenza, sotto il controllo USA.
Il medesimo progetto era per la Russia.
Siamo, dunque, dinanzi ad un nuovo episodio della fabbrica della disinformazione. Nel 2003 l’Iraq fu destabilizzata con la menzogna delle armi chimiche, oggi si procede similmente con l’Iran. Il giornalista Massimo Mazzucco [1] ha raccolto le affermazioni di Benjamin Netanyahu che dal 1995, sono dunque trent’anni, continua a ripetere che l’Iran è sul punto di costruire armi atomiche.
Le dichiarazioni del leader israeliano sono sorprendenti, perché sono tutte eguali. Esse come uno spot pubblicitario ripetono la menzogna in modo che alla fine appaia vera, tanto più che l’agenzia per l’energia atomica (Aiea), in questi giorni ha dichiarato che l’Iran è distante dalla produzione atomica, ciò malgrado le operazioni militari continuano con il suo carico di innocenti sacrificati sull’altare dell’onnipotenza disperata dell’Occidente. Il missile caduto sull’ospedale Soroka nel Sud di Israele è stato denunciato come un crimine contro i civili, si dimentica che quotidianamente a Gaza ospedali, scuole e strutture civili sono rase al suolo. Evidentemente per taluni il sangue non è egualmente rosso per tutti.
Si inneggia sui giornali all’assassinio di Khameney. L’assassinio come mezzo per risolvere le tensioni internazionali dimostra il compiuto nichilismo dell’Occidente nel quale la vita è niente e la potenza è tutto. Riporto le affermazioni di Netanyahu:
1) Se non sarà fermato l’Iran può produrre una bomba atomica in tempi molto brevi (12/6/2025).
2) Hanno tutti i mezzi e tutte le conoscenze per fare una bomba molto in fretta se vogliono farla (2018).
3) L’Iran è molto pericolosa è a poche settimane dall’avere il materiale fissile per un intero arsenale atomico (2015).
4) Sono molto vicini. Mancano sei mesi, perché abbiano 90 % di uranio arricchito per fare la bomba atomica (2012).
5) L’Iran si sta preparando per produrre 25 bombe atomiche (2006).
6) Dobbiamo smantellare l’intera struttura terroristica specialmente i suoi attori più importanti gli stati terroristici l’Iran e l’Iraq si procureranno la bomba atomica (2001).
7) L’Iran sarà in grado senza importare nulla di produrre bombe atomiche entro 3-5 anni (1995).
Israele non è firmataria del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). La guerra in Iran rende Gaza fronte secondario, i media si concentrano sull’Iran e, in tal maniera, l’esercito israeliano può continuare la pulizia etnica. Nel contempo gli USA sostengono l’azione militare ed ancora una volta l’alleanza e l’interdipendenza tra Israele e USA è salda.
Il nostro giornalismo ufficiale continua ad informarci sul pericolo iraniano e sul regime antidemocratico iraniano, mentre occulta dati e verità storiche oggettive, il fine è produrre l’opinione pubblica organica al sistema. La democrazia muore nella disinformazione, e specialmente, perde ogni credibilità in occidente e in oriente, e questo è il dato più inquietante che, forse, spiega l’indifferenza di molti occidentali che, ormai, non credono a nulla e non progettano niente, semplicemente si lasciano vivere, mentre il mondo brucia.
Il dramma nella tragedia che stiamo vivendo, come una Matrioska, reca con sé infinite riproduzioni del male da cui tutto discende: i popoli occidentali sono ormai un prodotto delle oligarchie, sono stati addestrati al pan-economicismo, per cui nulla sembra toccare l’uomo medio racchiuso nella sua mediocrità nichilistica. Nulla lo tocca e nella sembra interessargli, pertanto niente lo motiva alla lotta per il bene pubblico e per la giustizia.
La vittoria delle plutocrazie è nell’aver reso indifferenti individui e popoli. Possono continuare i massacri, non vi è azione e reazione. La democrazia agonizza nella disinformazione e nell’indifferenza dinanzi alla morte della politica. Il razzismo è il male del nostro tempo.
Perché mai l’Occidente ha il diritto a possedere l’arma nucleare? Cosa ci garantisce che non verranno usate? Solo una presunta superiorità politica e culturale, giacché sono stati solo gli occidentali ad utilizzarle nella Seconda guerra mondiale. Giustizia sarebbe lottare, affinché nessuno Stato possieda armi che possono annichilire in un attimo l’umanità. Il razzismo, ormai evidente, esso per sua costituzione non concepisce il dialogo fra pari, pratica solo l’eliminazione del ribelle che ha osato ribellarsi all’ordine costituito. Anche di questo bisogna prendere atto per capire la durezza del nostro tempo senza pietà e senza verità.
A noi tutti il compito di umanizzare il tempo della compiuta disumanità. Non siamo chiamati ad essere eroi, ma a testimoniare che è ancora possibile scandalizzarsi, informarsi ed impegnarsi per il bene comune.
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