Obbligo di riciclo anche per Siracusa
Una breve guida, a cura di Fabio Morreale di Natura Sicula (Siracusa)
Siracusa. Bisogna differenziare i rifiuti. Lo impone una ordinanza sindacale del 19 luglio 2016 conseguente all’emergenza rifiuti regionale. Tutto ciò che è secco e riciclabile deve essere raccolto separatamente, prima che i rifiuti sommergano la città aretusea. Obbligo, non più facoltà, per ridurre le 200 tonnellate di materiali che ogni giorno conferiamo stupidamente e dispendiosamente in discarica. Sanzioni per i trasgressori, dai 25 ai 500 euro, da graduarsi in funzione della gravità della violazione e della ripetitività della infrazione commessa.
Giro di vite anche per gli operatori dei mercati e delle fiere. Hanno l’obbligo di selezionare i rifiuti prodotti e di conferirli in appositi contenitori da tenere esposti per tutta la durata del mercato/fiera in prossimità della postazione di vendita.
Riguardo al servizio di raccolta porta a porta, si comincia con carta e cartone, seguirà vetro, plastiche e altri materiali.
Per dare un concreto aiuto ai cittadini, abbiamo preparato in ordine alfabetico una lista di materiali, specificando per ciascuno ove conferirli. Stampatela e appendetela dove volete, vi tornerà utile ogni volta che avrete un dubbio.
Chiariamo subito alcuni aspetti pratici. A eccezione di Cassibile, nel resto della città l’organico non è differenziabile perché il Comune in questo momento non ha convenzioni con impianti di compostaggio. Finché non verrà ottimizzato il sistema o finché non avrete una villetta con compostiera, l’organico va nell’indifferenziato.
Quando consumate uno yogurt, il vasetto di plastica va sciacquato, poi conferito. Sciacquato non tanto per indicazione delle industrie del riciclo, ma per evitare che a casa vostra si formino cattivi odori. Lo stesso dicasi per i piatti di plastica: nettateli e sciacquateli, altrimenti insetti e odori sgradevoli regneranno nella vostra dimora e in quelle vicine. In ogni caso, l’optimum sarebbe non usarli e rifiutarsi di incoraggiare i consumi di tutti i prodotti monouso.
Il brik del succo di frutta o del latte non si può differenziare. È composto di tetrapack cioè di un poliaccoppiato (carta, plastica, alluminio) che al sud, in mancanza di stabilimenti idonei, non è riciclabile.
L’assenza di campane per i metalli non autorizza a buttarli nell’indifferenziato. Barattoli per pelati e tonno, lattine, tappi a corona, coperchi di vasetti, fogli di alluminio e tutto ciò che è metallo va raccolto e portato in uno dei due Centri Comunali di Raccolta della città (via Elorina 170, via Stentinello), aperti da lunedì a sabato ore 7:30/12:30; martedì e mercoledì ore 15:00/18:00.
Anche gli oli di frittura usati vanno raccolti separatamente. Sversati nel lavandino, finiscono nel Porto grande, e oltre a provocare fenomeni di fermentazione, danneggiano la flora e la fauna in proporzione alla quantità sversata perché impediscono lo scambio di ossigeno tra l’aria e l’acqua. Raccoglieteli in bottiglia e portateli ai CCR o ai seguenti punti di raccolta: Natura Sicula piazza S. Lucia 24/b-c (mercoledì 18:30/20:00); Giardinetti pubblici piazza Adda; Giardinetti pubblici via Padova; Giardinetti pubblici via Ozanam; Interno Protezione Civile Cassibile; Area di Servizio XOil Plemmirio; XIV Istituto comprensivo Papa Wojtyla.
L’indecorosa scena di rifiuti ingombranti abbandonati per strada non ha ragione di esistere. È opera di cittadini incivili, ignoranti e retrogradi. Divani, tavoli, armadi, porte, legni, materassi, reti, sfalci di potatura o altri rifiuti ingombranti, si possono portare gratuitamente ai CCR oppure si può chiedere il servizio di raccolta sotto casa al numero verde 800 700 999 (lunedì/venerdì 8:30/12:30).
La Raccolta Differenziata rimane l’unica soluzione al problema rifiuti. È necessaria la collaborazione di ogni cittadino, nessuno escluso. Produrre meno rifiuti e differenziare tutto ciò che è possibile è dovere di tutti e non è più procrastinabile.
Fabio Morreale
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