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Nuovomondo di Emanuele Crialese

"Nuovomondo", il poetico film sulla storia degli emigranti di Emanuele Crialese

di Donatella Guarino - sabato 30 settembre 2006 - 6034 letture

Il viaggio della speranza è compiuto. Il nuovo mondo, del quale si sentono dire tante cose - che le carote sono grandi come tronchi, che la gente fa il bagno nel latte, che dagli alberi piovono monete - è un sogno che si realizza. Parte dalla Sicilia Salvatore Mancuso (interpretato dal bravissimo Salvatore Amato), con i suoi due figli e l’anziana madre. E raggiunge l’America. Vedovo, determinato, per tanti versi ingenuo ma persona “vera”, votata al lavoro e al sacrificio, Salvatore rappresenta una vita che diventa paradigma esemplificativo di tante altre vite, emblema della storia dei venti milioni di italiani che nel secolo scorso emigrarono in America.

Vite spezzate o realizzate, matrimoni combinati, squarcio di storia che non va dimenticata. E poi dopo il viaggio la sosta a Ellis Island prima di essere “ammessi in America”. Non solo gli italiani, ma tutti gli emigranti, venivano sottoposti a veri e propri test per misurare la sana e robusta costituzione oppure il grado d’intelligenza. Vero e proprio laboratorio umano, nel quale si cercava di isolare una razza superiore capace e degna di adattarsi al nuovo mondo. La lingua parlata dai personaggi è quella povera, semplice e immediata, del popolo dei disperati. E’ tutto questo e altro ancora che, in modo poetico, quasi magico, Emanuele Crialese – già noto al pubblico e alla critica per il film “Respiro” interpretato da Valeria Golino – racconta. E a Venezia sbalordisce.

Tanto che è stato inventato per il suo film un premio ad hoc, il Leone d’argento per la rivelazione. Ci sono delle scene che “entrano dentro”, che bastano da sole a darci il senso, reale e metaforico del viaggio e dell’approdo al mondo nuovo, alla terra promessa. Come la scena bellissima, girata dall’alto, della nave che salpa. La folla è a poco a poco separata, quelli che restano e quelli che partono. Il mare è lo spartiacque dello spazio e del tempo. E il mezzo attraverso il quale si raggiunge il “nuovomondo”.


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Nuovomondo di Emanuele Crialese
2 maggio 2007, di : flora

Bravo Crialese! Un film da comprare e rivedere, anche se io preferirei rivederlo in un cinema.