Nuovo PSI: rischio rottura

Qualcosa si muove. Qualcosa che sta assumendo i chiari connotati di una operazione politica seria: è il tentativo di dar vita, nel centro-sinistra, ad un forte raggruppamento socialista.
A tappe forzate ci si avvicina alle elezioni politiche del 2006. I sondaggi, anche se con percentuali diverse, danno vincente il centro sinistra e, questo, spinge molti politici al cambio di casacca. A nessuno piace essere impallinato e, probabilmente, a nessuno interessa avere una dignità politica da far valere in qualsiasi momento. In questo bailamme di notizie che riguardano senatori ed onorevoli della Repubblica qualcosa si muove. Qualcosa che sta assumendo i chiari connotati di una operazione politica seria: è il tentativo di dar vita, nel centro-sinistra, ad un forte raggruppamento socialista.
La prova generale è fissata per il 23 settembre quando, a Fiuggi, si terrà la “Convenzione laica, socialista, liberale e radicale”. Una tre giorni alla quale parteciperanno anche rappresentanti del mondo della cultura e della scienza, esponenti di altri partiti del centro sinistra.
L’iniziativa, promossa dallo SDI, dalla Federazione giovanile socialista, da Radicali Italiani e dall’Associazione "Luca Coscioni", sarà l’occasione per un confronto sulla costruzione di un “Progetto per le Libertà” che abbia come espliciti riferimenti “Blair, Zapatero e Fortuna”.
All’appello mancheranno, probabilmente, i socialisti del Nuovo PSI ancora alle prese con chiarimenti interni e possibili rotture. Le posizioni nella compagine di De Michelis sono ormai ben delineate anche se, tutti, attendono i risultati del V Congresso nazionale che si terrà a Roma dal 21 al 23 ottobre. Nel frattempo il dibattito si fa serrato sulle tre mozioni finora presentate. Il vicesegretario nazionale Donato Robilotta, firmatario della terza mozione, fa appello all’unità del Nuovo PSI come premessa indispensabile per la costruzione dell’Unità Socialista. “Ritengo - dichiara - un grave errore le divisioni interne nel Nuovo PSI e lavorerò fino alla fine per arrivare ad un documento unitario e trasformare così il nostro prossimo Congresso in una piattaforma di lancio dell’Unità Socialista”.
Diversa la posizione di Stefano Caldoro firmatario della mozione “Identità, autonomia e unità socialista”. Il Ministro per l’attuazione del programma di Governo si pronuncia contro una scissione nel suo partito, dà il suo sostegno a De Michelis e propone una riforma della legge elettorale in senso proporzionale.
A chi parla di “ipotesi curiose” e “congetture strumentali” a proposito della nascita di un terzo polo, composto da Nuovo Psi, Sdi e Radicali, il ministro ribatte evidenziando l’importanza, in questa prima fase, di un accordo politico su programmi e contenuti. Per l’unità socialista Caldoro ritiene il cantiere aperto, ma dice che “la strada è ancora lunga” e non in antitesi all’alleanza con la Casa delle Libertà. “Rimangono - dice Caldoro - tante delle ragioni che hanno fatto nascere il Nuovo Psi su una posizione politica perché ci sono ancora troppo grandi distanze dal centrosinistra, soprattutto da chi lo guida”.
Per Franco Crinò, portavoce della mozione Craxi - Zavettieri - Lenoci, “si è aperta, non solo nel Nuovo Psi ma nell’intera area socialista, una discussione appassionata e lungimirante sulle prospettive dei socialisti e del loro ruolo nella sinistra italiana, acquistando una centralità nella questione politica come non accadeva da anni ai socialisti italiani”.
Anche Bruxelles si prepara a registrare i futuri cambiamenti italiani. Pia Locatelli, europarlamentare dello Sdi, fa sapere che le porte del gruppo socialista al Parlamento europeo sono aperte “ai parlamentari del Nuovo PSI non appena il loro Congresso di ottobre assumerà la decisione di abbandonare il centrodestra per approdare nella collocazione naturale dei Socialisti italiani, europei e di tutto il mondo, che è da sempre, appunto, a sinistra”.
Una notizia che viene accolta con soddisfazione da Bobo Craxi per il quale, in Italia e in Europa, è “opportuno avere interlocutori come il Presidente del gruppo del Pse, Martin Shultz, piuttosto che, con tutto il rispetto, l’On. Rotondi della Dc e l’On. Alessandra Mussolini di Alternativa sociale, con i quali” il segretario uscente (Gianni De Michelis, N.d.R.) “si appresta a mangiare, per davvero, un piatto di lenticchie”.
La resa dei conti è appena iniziata.
Vincenzo Greco - Girodivite.it/Oltrenews.it
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