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Non una di meno: la manifestazione a Roma

di Redazione - domenica 25 novembre 2018 - 3945 letture

È partito da Piazza della Repubblica a Roma il corteo del coordinamento Non Una di Meno. In migliaia da tutta Italia scendono in piazza per manifestare lo "stato di agitazione permanente". Tanti gli slogan urlati dalle partecipanti contro la violenza sulle donne. Le manifestanti, 150 mila dicono le organizzatrici, usano slogan contro la violenza maschile e attaccano il ddl Pillon sull’affido condiviso. Ad animare la manifestazione, colorata di fucsia, anche la musica proveniente dalle casse audio installate sul cassone di un camion che accompagna il cammino dei manifestanti e ospita anche performance artistiche e le numerose voci del corteo.

La manifestazione di ’Non una di meno’, giunta alla terza edizione, intende celebrare oggi 24 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita per domani, 25 novembre. Secondo alcune organizzatrici dell’evento, il ddl Pillon "dev’essere cambiato sostanzialmente perché mette a rischio la vita dei minori e di tantissime donne e madri".

Nel fine settimana anche la Serie A di calcio scende in campo con un’iniziativa di solidarietà. Molti Comuni illumineranno di arancione le facciate dei Municipi come segnale di solidarietà. 106 palloncini rosa in ricordo di Sara e Desirée Centosei palloncini rosa alzati in cielo dallo spezzone più giovane del corteo. Ciascuno ricorda una delle donne morte nel corso del 2018 a causa della violenze subite da uomini, soprattutto da mariti e fidanzati.

Mentre i palloncini si levano in aria una voce da un camion dell’organizzazione legge le storie di alcune ragazze uccise negli ultimi anni. C’è il ricordo di Sara Di Pietrantonio, bruciata nella sua auto dal fidanzato alla Magliana, nel 2016, dopo esser stata strangolata. E poi di Desirée Mariottini, la sedicenne morta per una sospetta overdose il mese scorso nel quartiere di San Lorenzo, probabilmente dopo aver subito una violenza sessuale di gruppo.

32 donne uccise nei primi 9 mesi di quest’anno

Secondo i dati recenti forniti dalla Polizia, sono stati 32 i femminicidi registrati in Italia nei primi nove mesi del 2018, in calo risultano i cosiddetti reati-spia: maltrattamenti in famiglia, stalking, percosse, violenze sessuali. Parallelamente crescono denunce ed arresti. L’Associazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) conferma poi l’identikit dell’aggressore, il 65% è italiano. Gli ultimi dati Istat fanno inoltre sapere che le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza nel 2017 sono state oltre 49 mila, di queste oltre 29 mila hanno cominciato un percorso di uscita dalla violenza. Chi si rivolge ai Centri? Nel 27% dei casi si tratta di straniere e il 63,7% ha figli, nella maggioranza dei casi minorenni.

Fonte: RaiNews



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