Non si può nascondere il sole con il crivo

Di fronte al dramma che vive il Paese per il lavoro, le bollette e le crescenti disuguaglianze anche a causa della guerra ci vuole un governo che duri e un’opposizione in grado di stare in campo...

di Luigi Boggio - venerdì 14 ottobre 2022 - 4001 letture

Pronto, sono Giorgia, aiutatemi ad eleggere Ignazio, con il cuore sempre a destra, da quella estrema degli anni ’70 a quella di oggi, perché il Cavaliere fa le bizze a causa della sua infermiera che la vuole ad ogni costo ministra anche degli anziani.

Giorgia non cede, vince e umilia l’uomo potente di Arcore trovando 17 volontari dai banchi dell’opposizione. I quali se ne sono infischiati dalle parole alte della senatrice Segre pronunciate alcuni minuti prima però hanno applaudito come tutti gli altri dell’emiciclo.

Alla Camera per l’uomo Dio, Putin, Famiglia è andato tutto liscio anche se gli sono mancati 15 voti. In questa votazioni non ci sono stati franchi tiratori per gli accorgimenti adottati dall’opposizione che hanno votato ognuno un proprio candidato di bandiera. Ciò l’avrebbero dovuto mettere in pratica al Senato invece di uscirne con l’onta della vergogna.

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Ignazio La Russa presidente del Senato

Alcuni sostengono che al Senato non sono stati 17 ma 19, inventato, per un fatto scaramantico, porta male. Il sole con il crivo, come si dice dalle nostre parti, non si può nascondere: la maggioranza è divisa come è divisa l’opposizione. Però c’è chi tiene il potere e chi dovrebbe controllarlo.

Sulla gestione del potere nutro seri dubbi come per l’esercizio dell’opposizione frantumata e divisiva. Di fronte al dramma che vive il Paese per il lavoro, le bollette e le crescenti disuguaglianze anche a causa della guerra ci vuole un governo che duri e un’opposizione in grado di stare in campo con le sue idee e azioni. Anche se il duo Calenda-Renzi pensa all’implosione della maggioranza per avviare i soliti giochi per qualche altro governo tecnico con tutti dentro con l’obiettivo non secondario di creare non pochi problemi al partito democratico, che non ne vuole più sapere, non tutti, di governi di salvezza patria. Spetta ai vincitori patrioti dare delle risposte alle sofferenze sociali ed economiche non con l’autonomia differenziata, tanto cara alla Lega, ma portando avanti il Pnrr e il Mezzogiorno.

Su questi temi si gioca la partita nel contesto di una politica di pacificazione in Europa e fuori in altre terre. Non è un sogno ma bisogna crederci. Crederci stando insieme in tutte le piazze il 5 novembre nel segno della solidarietà con il popolo ucraino e le vittime di tutte le guerre.


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