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’’Muro di gomme’’ e nuovo PGT a Villasanta (MB)

Il comitato ’’Cambiamo Aria’’ è nato da circa un mese, dopo che da diversi anni lettere, denunce, segnalazioni al Comune non erano state prese in considerazione.

di Franco Novembrini - martedì 25 settembre 2018 - 4235 letture

No, il ’’muro di gomme’’ proprio non ci voleva! L’Amministrazione comunale di Villasanta, nel monzese, da circa un anno ha sponsorizzato con riunioni, assemblee, cinque tavoli di discussione e una raccolta di opinioni, tramite moduli da parte della cittadinanza, a cui avevano risposto poco meno di 500 persone con proposte ed idee.

Circa una anno fa e ad un anno e mezzo dalle prossime elezioni, che si terranno a maggio 2019, la Giunta aveva sentito il bisogno di fare un ’’rimpasto’’ ed aveva chiamato un avvocato di Monza come assessore all’Edilizia che aveva, diciamo così, perso il posto nello stesso ramo alle elezioni amministrative del Comune di Monza. Di lui, come faceva notare il sindaco al momento dell’accettazione della nomina, si deve mettere in evidenza l’umiltà perché passare a fare l’assessore di un comune di 140.000 abitanti ad uno dieci volte inferiore, non è cosa di tutti i giorni.

Tornando ai tavoli del PGT, la composizione ed attività si è svolta in maniera semiclandestina per mesi e i partecipanti ai pensosi tavoli non hanno ritenuto di dover essere presenti all’approvazione dei loro lavori, salvo alcuni facenti parte del Consiglio comunale che, alla votazione avvenuta alla presenza di tre o quattro cittadini, cinque giornalisti ed un certo numero di forze dell’ordine, in quanto i rappresentanti del comitato ’’Cambiamo Aria’’, hanno ritenuto superflua la loro presenza al momento della votazione già decisa in altra sede.

Il comitato ’’Cambiamo Aria’’ è nato da circa un mese, dopo che da diversi anni lettere, denunce, segnalazioni al Comune non erano state prese in considerazione e, nelle quali, si era segnalata l’attività di una ditta operante in zona che ha trasformato ogni metro libero a sua disposizione in un deposito di pneumatici a cielo aperto e le cui conseguenze sanitarie, olfattive e, perché no, anche economiche se qualcuno decidesse di vendere la casa, ricadono sugli abitanti delle zone limitrofe.

L’iniziativa ha riscosso un discreto successo ed ha ottenuto una grande visibilità per il lavoro di comunicazione svolto da alcuni cittadini, perlopiù donne e, mancando pochi mesi alle elezioni, ha provocato un certo interessamento di politici che per mesi hanno preferito di occuparsi d’altro.

Sulla variante del PGT, ci sono molte criticità e bisogna fare particolare attenzione alle cose non dette o sottaciute, come parlare di nuovi insediamenti e non parlare che, ad ogni nuova abitazione, si prevede la messa in circolo di altre auto che andranno ad aumentare il traffico cittadino. Paragonare, come ha fatto la nostra Amministrazione il consumo di suolo inferiore a quello di Monza, che però detiene un record, non ha senso. Non si è accennato, per esempio, che ai nuovi insediamenti dovrebbe corrispondere un sistema fognario adeguato, un ragionato consumo dell’acqua, la cui carenza si fa sempre più costosa e problematica ogni anno, altrimenti non si spiegherebbero certi inviti da parte del Comune a limitarne i consumi.

Un’ultima notazione, per ora, sarebbe quella dei controlli e dei ’’con-doni’’, anche irrisori. Non è pensabile che il ’’muro di gomme’’ non sia stato visto e ’’annusato’’ da nessuno da parte del Comune e che, la possibilità che chi debba controllare, aspetti la ’’regolare denuncia’’ da parte dei cittadini, con il rischio che la situazione possa essere ignorata per lungo tempo.


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