Morto un grande giornalista

Nuovo direttore a Oggi – Al Sole meno giornalisti - Huffington Post a pagamento – Nuovo canale Tv per Mediaset – Articolo 21 compie 20 anni

di Adriano Todaro - mercoledì 26 gennaio 2022 - 3573 letture

MORTO UN GRANDE GIORNALISTA ‒ All’età di 102 anni è morto Sergio Lepri che per trent’anni ‒ dal 1961 al 1990 ‒ è stato direttore responsabile dell’agenzia Ansa (Associazione nazionale stampa associata). Aveva cominciato a dirigere, negli anni della Resistenza, il giornale clandestino del Partito liberale, un periodo quella della Resistenza che Lepri aveva definito «formativo per una parte della mia generazione». Aveva aderito al Partito d’azione e poi al Partito liberale. In seguito, nel 1945, lavora al quotidiano La Nazione del popolo, organo del Comitato toscano di liberazione nazionale e poi redattore capo del fiorentino Giornale del mattino, il giornale vicino a Fanfani, per il quale è stato poi inviato speciale negli Stati Uniti e nell’Unione Sovietica e poi corrispondente da Parigi. Ma soprattutto dal 1961 al 1990 è stato il direttore responsabile dell’Ansa facendola diventare la prima agenzia di stampa italiana e una delle principali del mondo. Ha insegnato giornalismo all’università è ha scritto numerosi libri. Uno, in particolare, lo ricordo ai lettori. Si tratta del “Dizionario della comunicazione”, un libro che tutti coloro che scrivono o che vogliono scrivere, dovrebbero sempre tenere a portata di mano.

A OGGI ARRIVA VERDELLI ‒ RCS MediaGroup ha annunciato la nomina di Carlo Verdelli che a decorrere dal 1° febbraio 2022 assumerà l’incarico di direttore del settimanale Oggi. Umberto Brindani lascia la guida dopo 12 anni di direzione. Con la direzione del settimanale, fa sapere la nota del gruppo, Carlo Verdelli prosegue la storica e proficua collaborazione con Rcs dove attualmente svolge il ruolo di editorialista del Corriere della Sera e in passato ha ricoperto gli importanti ruoli di direttore di Sette e vicedirettore del Corriere della Sera prima e di direttore de La Gazzetta dello Sport poi. Nella sua lunga e importante carriera Verdelli ha inoltre ricoperto gli incarichi di direttore di Vanity Fair e vicepresidente esecutivo di Condé Nast, direttore editoriale per l’offerta Informativa RAI e direttore de La Repubblica. La notizia dell’addio di Brindani ha lasciato di stucco la redazione. Il Cdr, in una nota si è detto sconcertato per la notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ai giornalisti non sarebbero piaciute le modalità dell’addio del direttore tanto che hanno espresso al direttore uscente «vicinanza e solidarietà». «Le modalità – scrivono nel comunicato – non hanno peraltro rispettato l’articolo 34 del Cnlg, che prevede un preavviso al Cdr di 72 ore su qualsiasi provvedimento organizzativo coinvolga la redazione».

MENO GIORNALISTI AL SOLE ‒ Il Sole 24 Ore, quotidiano della Confindustria, ridurrà l’organico di 29 giornalisti nei prossimi due anni. L’accordo sulla riduzione del costo del lavoro è stato trovato grazie ad un referendum tra gli stessi redattori del quotidiano economico. L’accordo prevede l’uscita in prepensionamento di quanti nell’arco di due anni raggiungeranno i 62 anni di età. Nello specifico i prepensionati saranno 25 giornalisti del Sole 24 Ore, uno di Radio24 e tre di Radiocor. Nel biennio scatterà nelle tre testate un piano di cassa integrazione. Sono in corso trattative anche per dimissioni individuali.

HUFFINGTON POST ITALIA SI PAGA ‒ A dieci anni dalla sua nascita, HuffPost Italia si rifà il look e diventa a pagamento. Cambia, quindi, la modalità di consultazione dei contenuti: la lettura free sarà limitata alle notizie di stretta attualità e a un certo numero di blog; mentre i pezzi di approfondimento e di analisi, altri blog, i canali tematici, i video e i podcast, le newsletter saranno accessibili in abbonamento: il costo sarà di 49,99 euro per un anno, 69,99 per due. L’Huffingtonpost.it Italia è diretto da Mattia Feltri.

NUOVO CANALE PER MEDIASET ‒ Mediaset accende un nuovo canale tematico. Si chiama “Twenty Seven”, è gratuito ed è già in onda al numero 27 del telecomando. La nuova rete, è dedicata ai grandi blockbuster americani adatti a tutta la famiglia: film e serie tv internazionali. Mediaset ha acquisito la posizione 27 dal gruppo ViacomCbs insieme al 49 in cui si vede il canale “Mediaset Italia 2” (che lascia la posizione 66) e al 67, in cui viene ricollocata R101Tv (già al 167). Per ora il palinsesto non offre certo novità entusiasmanti con la riproposizione di vecchie serie prese dagli archivi Mediaset come A-Team, La casa nella prateria oppure Camera Cafè oltre a film datati. Ma visto anche la velocità con cui è stato acceso il nuovo canale, tutto sembra ancora in fase di definizione.

ARTICOLO 21 COMPIE 20 ANNI ‒ L’associazione di giornalisti e non solo che si batte per la libertà di stampa che ha come punto centrale «Il dovere di informare il diritto ad essere informati» compie 20 anni di attività. L’associazione riunisce esponenti del mondo della comunicazione, della cultura e dello spettacolo, giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome). Come scrive l’associazione, «alla base c’è quella “fissazione” per la libertà di espressione… Dal 2002 ad oggi sono successe molte cose attorno a noi, dentro di noi, grazie a noi o nonostante noi, l’associazione Articolo 21 è cresciuta grazie all’apporto e all’attenzione di un mondo che non coincide con quello dei giornalisti e che ci ha aiutato ad illuminare le periferie geografiche, sociali, economiche, e a raccontare ciò che molti non hanno voluto vedere o narrare in Italia e nel mondo».


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