Miscellanea Flotilla
Protesta segretario nazionale Ordine dei giornalisti – Vergognoso intervento di Bruno Vespa – Rsf condanna l’arresto illegale di professionisti dell’informazione. – Chi compie 30 anni
MISCELLANEA FLOTILLA – Carlo Bartoli, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha chiesto il rilascio immediato dei giornalisti a bordo della Flotilla. «Chiediamo che i giornalisti attualmente detenuti arbitrariamente vengano immediatamente rilasciati al fine di poter svolgere il loro lavoro… A bordo della Flotilla vi erano numerosi giornalisti presenti per documentare gli eventi, tra cui diversi italiani. Anch’essi sono stati fermati dall’esercito israeliano in seguito agli abbordaggi illegali avvenuti in acque internazionali, in spregio di ogni regola del diritto». A questa richiesta ha fatto seguito un nuovo appello affinché la stampa internazionale possa entrare e documentare quello che avviene a Gaza e quello che accade alla popolazione civile. «Se la libertà di stampa non è uno slogan va garantita sempre e ovunque», ha concluso.
Su questo tema non si può dimenticare la pagina vergognosa scritta dall’ “artista” Bruno Vespa. Considerati i suoi trascorsi non ci meravigliamo troppo. Ci meravigliano di più i vertici Rai. Il 30 settembre scorso dal salotto di Porta a Porta c’è stato uno scontro fra “l’artista” e Tony La Piccirella, attivista del Global Sumud Flotilla. L’ ”artista” che produce anche vino, ha chiesto se gli attivisti della Flotilla si fidano o meno di mons. Pizzaballa. La Piccirella ha risposto positivamente alla domanda. E di rincalzo Vespa: «Quelle sono persone serie. Hanno detto: voi lasciate gli aiuti al patriarcato di Cipro e noi li portiamo ai poveracci di Gaza. Se non vi piace, va bene. Fa niente». La Piccirella, con calma, ha spiegato «L’obiettivo della missione è aprire un canale diretto, senza mediatori, con Gaza». «E allora vi posso dire che non ve ne fotte niente di dare gli aiuti alle persone? – ha risposto Vespa -. Voi volete aprire un canale diretto che non riuscirete ad avere. Lo sapevate prima di partire che Israele non vi consentirà mai di aprire un canale diretto». Le parole di Vespa hanno innescato diverse critiche all’interno della Rai. Il sindacato Usigrai così si è espresso: «Bruno Vespa ha ormai superato ogni limite. L’espressione sgradevole usata nei confronti di un attivista della Global Sumud Flotilla non fa altro che confermare quanto denunciamo da tempo: la Rai è un posto senza controllo; un’azienda dove imperversano troppi personaggi, il cui unico intento è promuovere le tesi del Governo. Da un lato tutto ciò non ci sorprende: l’artista Vespa si è da tempo spogliato dei panni del professionista, per indossare quelli del tifoso… Non possiamo accettare però che l’azienda resti in silenzio. L’Usigrai chiede un gesto di dignità da parte dei vertici di questa azienda: intervengano per porre finalmente un argine a questo clima imbarbarito. Non è questa la narrazione che vogliono i cittadini».
Sono almeno 20 i giornalisti arrestati dall’esercito israeliano durante le operazioni di blocco delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette a Gaza. Lo denuncia Reporter Senza Frontiere (Rsf), secondo cui, sulle 42 barche erano presenti tra gli altri reporter spagnoli (Telesur e il quotidiano El País), qatarioti (Al-Jazeera), italiani, turchi (Trt) e francesi (Émilien Urbach del quotidiano L’Humanité). E ora, le diverse redazioni non hanno notizie dei loro giornalisti. «Arrestare giornalisti e impedire il loro lavoro costituisce una grave violazione del diritto di informare ed essere informati», si legge nella nota, nella quale si ricorda come gli arresti siano avvenuti in acque internazionali. «Rsf condanna l’arresto illegale di professionisti dell’informazione a bordo di queste imbarcazioni per coprire un’operazione umanitaria di portata senza precedenti», ha rimarcato Martin Roux, responsabile dell’ufficio crisi di Rsf. Dall’inizio della guerra, ha ricordato Roux, l’esercito israeliano «ha ucciso oltre 210 giornalisti palestinesi nella Striscia di Gaza» e porta avanti «il suo blocco mediatico della Striscia di Gaza con questi arresti illegali in mare, con l’ovvio obiettivo di coprire i crimini che sta commettendo contro la popolazione palestinese. RSF esorta Israele a rispettare lo status dei giornalisti, a proteggerli e a garantire la loro sicurezza in conformità con il diritto internazionale».
30 ANNI DI CHI – Il settimanale Chi (Mondadori) ha compiuto 30 anni. È infatti dal 1995 che il settimanale è presente in edicola. Per festeggiare questo evento c’è stata una serata al Teatro Manzoni di Milano. Lo spettacolo è stato condotto, ovviamente, da Alfonso Signorini e sono intervenuti numerosi artisti televisivi da Amadeus a Simona Ventura, da Gerry Scotti a Valeria Marini. E poi Cristiano Malgioglio, Elisabetta Gregoracci e tanti altri. In collegamento, fra gli altri, Fiorello e la prima direttrice di Chi, Silvana Giacobini. Secondo l’attuale direttore responsabile, Massimo Borgnis, il settimanale è «uno specchio fedele della società italiana, capace di trattare con leggerezza e autorevolezza politica, attualità e inclusione». Nel 2005, ha raggiunto il record di diffusione di 540 mila copie. Nel 2023 circa 80 mila copie.
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