Mario Draghi il più cliccato in Rete. Ma il Covid vince su tutti

Nel 2021, sono stati 301 i giornalisti italiani colpiti da minacce. Lazio maglia nera – Le fake news colpiscono anche Wikipedia

di Adriano Todaro - mercoledì 5 gennaio 2022 - 3067 letture

I PIÙ CERCATI IN RETE ‒ Cosa hanno cercato, nel 2021, gli italiani in Rete? La risposta arriva dallo studio di Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, che ha analizzato cosa sia stato digitato sui motori di ricerca nell’ultimo anno, individuando per ogni categoria le ricerche che hanno suscitato maggiore interesse. Come era facilmente intuibile, il Covid continua ad essere tra gli argomenti più cercati in rete. Ma a differenza dell’anno scorso, in cui a dominare le ricerche sul tema erano la sintomatologia e le regole di spostamento tra le regioni, ora è il green pass. La certificazione verde viene cercata in rete una media di quasi 2 milioni di volte al mese, raggiungendo l’apice a giugno 2021, quando ha superato i 6 milioni di ricerche (6.120.000). Fra i politici, il più “ricercato” è Mario Draghi con un aumento del 22% sull’anno precedente mentre diminuisce dell’87% Giuseppe Conte. Ogni mese solo nel nostro Paese vengono fatte più di 504 mila ricerche su Mario Draghi, toccando l’apice a febbraio 2021, mese della sua nomina con 3 milioni e 350 mila digitazioni online. A livello mondiale Draghi è 14/o superando anche il Papa. Per quanto riguarda lo sport, il 2021 è stato un anno d’oro per lo sport italiano. Conseguenza logica le ricerche dei vari atleti hanno raggiunte vette mai raggiunte. Con la vittoria agli europei di calcio, si sono fatte 22 milioni di ricerche. Valentino Rossi è stato, in assoluto, lo sportivo più cercato online, con una media di oltre 456 mila ricerche mensili. In campo musicale, in vetta ci sono i Måneskin che a maggio sono stati “ricercati” 74 mila volte. Poi Sangiovanni, il cantante diciottenne che ha visto salire la sua popolarità online del 172%. A maggio ha ricevuto 1 milione di digitalizzazione. Terzo posto per Fedez. Per le serie Tv in streaming vince Rai Play con 4 milioni 651 mila ricerche in un mese. La serie preferita è risultata Squid Game cercata in rete 823 mila volte, a settembre. Seconda posizione per Netflix e seconda posizione per Grey’s Anatomy con una media di 257 mila digitazioni ogni mese. Fra le “celebrità” i più cliccati in rete non sono i Ferragnez ma Can Yaman, attore turco, ex promesso sposo di Diletta Leotta. Per lui 825 mila ricerche ogni mese. Dopo Diletta Leotta, in terza posizione troviamo Chiara Ferragni (554 mila digitazioni mensili) seguita dal marito Fedez (367 mila ricerche online ogni mese).

I PIÙ COLPITI ‒ Nel 2021 sono stati 301 gli operatori dell’informazione – tra giornalisti, blogger, foto e video reporter – ad essere colpiti da minacce e intimidazioni per il loro lavoro. Lo raccontano i dati dell’osservatorio di Ossigeno per l’informazione, aggiornati al 17 dicembre. I numeri sembrano confermare un miglioramento confronto gli anni passati ma, secondo l’Osservatorio, la realtà è ben diversa. Il 24% delle vittime di minacce sono donne, in leggero calo rispetto al 2020, quando la fetta era del 26%. L’arma più usata per spaventare giornalisti e blogger sono le azioni legali, che rappresentano ben il 48%. L’abuso di querele per diffamazione, che nel 2021 sono state 32, e le citazioni per danni considerate strumentali. Calano gli “avvertimenti” e le aggressioni fisiche che sono al 16%. In aumento, invece, gli episodi di ostacolato accesso all’informazione, pari al 10%. Infine è stato accertato un solo episodio di danneggiamento. Non sono mancati episodi correlati all’emergenza da Covid-19. Su 301 casi totali, 69 hanno riguardato operatori impegnati a seguire le manifestazioni contro l’introduzione del green pass o del vaccino, oppure che hanno documentato l’evolversi della pandemia. Lazio, Campania e Sicilia, per il terzo anno consecutivo, si confermano le tre regioni più colpite. Il Lazio è bandiera nera da cinque anni. Nel 2021 Ossigeno ha registrato 30 minacciati, pari al 22%. In Campania ne sono stati registrati 19, pari al 14% del totale nazionale, in Sicilia 18 minacciati, pari al 13%. Interessante anche la percentuale in Lombardia e in Puglia, rispettivamente 11% e 9%.,

FAKE NEWS A GOGO ‒ Le fake news non affliggono soltanto i social network. Ora colpiscono anche Wikipedia, l’enciclopedia libera lanciata nel 2001, diventata uno dei siti Web più popolari al mondo ed è pubblicata in più di 300 lingue diverse. La sola versione in inglese conta più di nove miliardi di pagine visualizzate al mese. Secondo la logica di un’enciclopedia libera online, essa può essere modificata da chiunque abbia una connessione Internet. Una cosa positiva, questa che, però, ha un risvolto negativo perché chiunque può mettere mano allo scritto e può manipolare il testo. I negazionisti del cambiamento climatico sono molto attivi anche se non particolarmente acuti. Ultimamente hanno scritto che gli esperti climatici di tutto il mondo sono al soldo di un’organizzazione comunista segreta (sic!). Un altro utente ha aggiunto in tutti i paragrafi il termine “presunto”, instillando così nella mente del lettore che tutto sommato il cambiamento del clima non è suffragato da dati certi. Sono solo presunti.


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