María Corina Machado vince il Nobel per la Pace 2025
La leader dell’opposizione al regime di Maduro in Venezuela è stata scelta per la sua lotta per la democrazia.
María Corina Machado, vincitrice del Premio Nobel per la Pace del 2025, è la leader dell’opposizione al regime di Nicolás Maduro in Venezuela: a causa della repressione politica del regime oggi vive in clandestinità, ma rimane probabilmente la politica più popolare del paese, e l’unica che è stata capace negli ultimi anni di unificare l’opposizione.
Machado è formalmente leader dell’opposizione dal 2023, quando vinse le primarie dell’opposizione con oltre il 90 per cento dei voti, ma è una figura importante della politica venezuelana da decenni. È una politica di centrodestra, con idee liberiste e conservatrici soprattutto in economia, e una contrarietà profonda al regime autoritario di ispirazione socialista guidato da Maduro.
A causa della sua popolarità, il regime le impedì di partecipare alle elezioni del luglio 2024, e lei scelse un suo alleato, l’ex ambasciatore Edmundo González, come candidato della Piattaforma Unitaria Democratica (PUD), l’ampia coalizione di 11 partiti provenienti da tutti gli schieramenti che lei aveva messo insieme. Benché González fosse il candidato ufficiale, la campagna elettorale fu condotta quasi esclusivamente da Machado, che era la leader di fatto e dei due la politica decisamente più popolare.
Secondo tutti i conteggi indipendenti, il PUD vinse le elezioni. Ma il regime di Maduro dichiarò ugualmente vittoria, falsificò i dati elettorali e cominciò una violenta repressione. Per alcuni mesi Machado e González cercarono di fare pressione sul regime, organizzando grandi manifestazioni nella capitale Caracas e in altre città del Venezuela.
Ma la repressione si fece via via più asfissiante e arrivò a minacciare l’incolumità fisica dei due oppositori. González decise di andare in esilio in Spagna. Machado fu brevemente arrestata a gennaio del 2025, poi entrò in clandestinità, e da allora non si sa dove si trovi. In una intervista, qualche settimana fa, ha detto di essere ancora in Venezuela e di esserci sempre rimasta, ma nascosta.
Dopo i brogli elettorali del 2024 e a causa della dura repressione, l’opposizione in Venezuela si è disgregata. Alle successive elezioni legislative e amministrative di maggio di quest’anno l’opposizione ha deciso di boicottare il voto, una tattica già usata in passato e sempre in maniera fallimentare. Il regime ha vinto con un’ampia maggioranza parlamentare e ha ottenuto il controllo di 23 stati federali su 24.
Il comitato norvegese ha detto di avere premiato Machado per «il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici per il popolo venezuelano e per la sua lotta per ottenere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia».
Al tempo stesso, la scelta di Machado è quella che potrebbe essere meno sgradita al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che puntava tantissimo a ottenere il riconoscimento. Trump per mesi ha detto molto esplicitamente di meritarsi il Nobel, e ha minacciato ripercussioni sul comitato di selezione e sulla Norvegia, il paese che lo ospita, se non lo avesse ricevuto. María Corina Machado, oltre che un’attivista per la democrazia, è anche una politica di destra, e la leader dell’opposizione contro un regime che Trump detesta e con cui è in scontro aperto.
Fonte: Il Post.
Altri articoli: Quando personaggi come Netanyahu e Putin sostenevano Trump come candidato al Nobel per la pace / di Alessandra Calanchi, Girodivite 10 ottobre 2025.
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