Maratona sui tacchi a spillo : un km di orgoglio, diritti e libertà
Corsa sui tacchi, divisa per categoria : lesbo, gay, trans ed etero. E’ quella andata in scena a Torre del Lago, nell’ambito dei festeggiamenti del Frendly Versilia 2008
Corsa sui tacchi, divisa per categoria : lesbo, gay, trans ed etero. E’ quella andata in scena a Torre del Lago, nell’ambito dei festeggiamenti del Frendly Versilia 2008. Sul lungomare della marina si è disputata una vera e propria maratona organizzata dal Consultorio Transgenere e aperta a chiunque, donne, uomini, trans e eterossessuali. Il percorso andava dal Priscilla fino al Boca Chica per poi tornare indietro fino al Mama Mia. Un chilometro di diritti e libertà. “ So che qualcuno ha criticato la corsa – afferma Regina Satariano che ha fatto da madrina della manifestazione esortando i concorrenti ad “alzare i tacchi”. “A volte si tende a prendersi troppo sul serio e si dimentica che una risata può unire più di una lacrima”.
Per chi non è abituato a portare i tacchi è stata un’impresa ardua. Ma tutti i concorrenti sono arrivati al traguardo salendo sul palco del Mama Mia di Alessio de Giorgi.
Federico Bacigalupo, genovese, 22 anni, in vacanza a Torre del Lago per la prima volta, è stato il vincitore della Prima Maratona sui tacchi (6 cm) dedicata a Sylvia Rivera, la militante transessuale che nel 1969 a New York dette vita alla rivolta di Stonewall, proprio lanciando un tacco. Il conquistatore della non facile maratona, oltre alla gloria, porta con se il premio in palio : una scarpa di pitone della linea Ambigua, azienda produttrice di calzature da donna per piedi fino al numero 48. La premiazione è avvenuta sulla terrazza gay più cool d’Italia, quella del Mama Mia, con Regina Miami padrona di casa. Il vincitore ha dichiarato : “E’ la prima volta che indosso i tacchi a spillo ed ho seriamente temuto per le mie caviglie : correre non è che mi piaccia molto, ho partecipato solo per fare qualcosa di diverso in una giornata di festa ed ho vinto”. Sono state oltre cento le iscrizioni alla Prima Sylvia Rivera Marathon, corsa di 1 km organizzata dal Consorzio Friendly Versilia sulla Marina di Torre del Lago. Molti erano i ragazzi gay, alcune ragazze lesbiche ma moltissimi, anzi la maggioranza , gli eterofriendly, tra cui ragazzi incitati dalle loro fidanzate, compagne e mogli, e addirittura una coppia sposata che ha gareggiato sui tacchi insieme al proprio figlio di tre anni, sul passeggino.
Al via c’erano Regina Satariano, Presidentessa del Consorzio Friendly Versilia, e Markesa, che, in pieno spirito drag, col suo famoso urlo, ha dato il via alla corsa, al posto del più tradizionale colpo di pistola. “Com’era nelle nostre intenzioni – ha affermato il coorganizzatore dell’evento Alessio de Giorgi - è stata una gara lunga un chilometro di orgoglio, di diritti e di libertà”. E’ stata occasione di grande divertimento nella notte di ferragosto, ma anche momento per rivendicare il diritto di ciascuno ad esprimersi come meglio crede, nel rispetto dell’altro e per ricordare il cammino fatto dalla comunità gay in questi anni e quello ancora da fare.”
Letizia Tassinari
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Tutti questi sportivi con i tacchi a spillo, etero e non, invece di correre senza meta per i loro diritti, perchè non pensano a compiere anche qualche dovere, andando per esempio in Africa ad aiutare la gente che muore di fame, quella povera gente che non ha alcun diritto, i bambini siero positivi, quelli che non solo non hanno i soldi per comprarsi i tacchi a spillo, ma non ne hanno neanche per comprare un paio di misere ciabatte, sapete, quelle di gomma infradito. Ma la gente degli altipiani africani cammina a piedi nudi, macinando chilometri e chilometri, da un posto all’altro. Ecco perchè poi vincono alle Olimpiadi, alla faccia dell’occidente sprecone, corrotto, preso solo dal suo misero egoismo,con il viso ed il seno siliconato, con le loro facce carnevalesche, sempre alla ricerca dell’eterna gioventù, ma morto già da un pezzo. Più che i tacchi a spillo, propongo una maratona per la vita, perchè tanti, anzi tantissimi, esseri umani non sanno se domani potranno mangiare per continuare a vivere. Vincenza
Di eterosessuali alla manifestazione non ce ne erano (fonte ADE - Associazione per i Diritti degli Eterosessuali). So che può sembrare strano che la sigla prenda il nome dell’inferno omerico e dantesco, nonchè virgiliano, ma posso garantire che per un eterosessuale stare in mezzo a gay, trans e lesbiche che si prodigano in effussioni amorose è veramente un inferno.
In relazione all’intervento precedente : cosa fanno gi esponenti del mondo omosessuale in favore del problema della fame nel mondo ? Oltre a sfilare e starnazzare come galline (gli uomini) e galli (le donne) in un pollaio.
Se poi devo dirla tutta avendo avuto amiche lesbiche posso garantirvi che caratterialmente fanno proprio schifo : rancorose e vendicative con il mondo (forse con ragione) e con tutti gli uomini indiscriminatamente (con loro grande torto). Quando sono sole (senza partner) sono quasi tutte dei maschi arrapati e violenti che se la prendono con qualsiasi uomo possa togliere loro la possibilità di farsi una storia con una donna.
Gli omosessuali.. adesso basta. E’ vero che sono rimasti gli unici a far sesso, ma la colpa è delle donne che preferiscono tendere alla lesbia (orgasmo multiplo garantito) piuttosto che cercarsi un uomo.
Rispondo personalmente a chi, anonimo, ha scritto che alla maratona non erano presenti eterosessuali. FALSO !. A parte la sottoscritta, giornalista del Corriere della Versilia che era presente per lavoro, cosi come tanti colleghi e colleghe tutti etero di altre testate, hanno partecipato all’evento politici locali, anch’essi etero, e molti turisti,anche mariti con mogli e figli, e fidanzati con fidanzete, in vacanza a Viareggio, Torre del Lago e Versilia tutta. Ergo prima di sentenziare avere le prove di quanto si afferma. Letizia Tassinari, Corriere della Versilia.
Sull’inserto della Sicilia VIVERE di oggi si dice che l’attività sessuale consiste nel saper dosare bene il respiro. Insomma chi respira fa già sesso. Ma fin qui niente di strano visto che si tratta di un inserto pagato con i soldi dell’Arcivescovato di Catania.
Mi chiedo cosa debba fare un uomo di attitudini sessuali orientate verso la donna : respirarle in faccia per quanto riguarda il punto di vista cattolico, oppure concupirla ad una lesbica per quanto attiene ciò che c’è scritto in questo sito.
Insomma avete condannato gli eterosessuali all’estinzione. Tuttavia non esiste nessuna creatura al mondo che accetti supinamente l’estinzione senza combattere per i propri diritti.
Anche gli eterosessuali hanno diritto in questo paese ad amare e far l’amore. Non ce l’hanno solo i gay e le lesbiche o i preti con il loro amor divino.
Tuttavia mi sovviene un dubbio : e se gay, lesbiche e mondo cattolico fossero in realtà tutti d’accordo per estinguere il maschio ?
Vedrete che trasformati gli uomini in fuchi, i cattolici apriranno la strada alla fecondazione artificiale : a quel punto il maschio sarà solo un donatore di sperma. Ma non tutti avranno questo privilegio. Ci sarà una rigida selezione in base ovviamente a valori puramente estetici. Tutti gli altri potranno liberamente masturbarsi e masturbandosi autocastrarsi l’anima e la capacità di amare.
Fanculo il perbenismo, le cose vanno dette così come stanno e stanno esattamente come nel post precedente.
Un amico buddista mi ha detto che c’è un’ampia probabilità che i gay nella vita precedente fossero preti e le lesbiche suore. Questo spiegherebbe ogni cosa. Certo non risolve affatto il problema di chi era etero e lo è anche in questa vita.