Ma il sangue non è gay?
Al Policlinico di Bari la donazione di sangue continua ad essere un atto di amore escluso agli omosessuali
MI dispiace, lei è omosessuale e non può donare sangue". E’ accaduto nel Policlinico di Bari dove la donazione continua ad essere un atto di amore riservato agli eterosessuali. Continua perchè in base ad un modulo distribuito nel centro di raccolta del più grande ospedale del Mezzogiorno agli omosessuali è vietato donare sangue, così come previsto in un decreto ministeriale del 1991 superato, però, da un altro decreto del 2001.
- Sangue è Gay
- L’avventura
Il ministro della Sanità Umberto Veronesi stabilì, infatti, che il divieto fosse previsto per chi avesse avuto comportamenti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive. Un rischio che potrebbe essere corso da chiunque, senza distinzioni. Ad essere discriminati sarebbero i comportamenti e non più le persone. A Bari gli stessi moduli del Policlinico sarebbero distribuiti anche negli ospedali Giovanni XXIII e Di Venere, ad eccezione del solo San Paolo dove gli omosessuali che dichiarino di non aver avuto rapporti a rischio possono donare sangue. La denuncia è stata fatta dal presidente dell’Arcigay di Bari, Michele Bellomo insieme ai consiglieri regionali di rifondazione comunista, Michele Losappio e Michele Ventricelli e al capogruppo alla Regione Puglia dei Verdi, Mimmo Lomelo.
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