MENO TRAFFICO PER TUTTI, BUS E BICI A TIRANA

Eco-logica in un progetto con Regione Puglia, AMTAB, Comune di Bari e Tirana. Integrazione tra diverse modalità di trasporto (treno, bus, bici, auto privata) chiave obbligata per la mobilità sostenibile

di Nicola Natale - mercoledì 31 dicembre 2008 - 2751 letture

TIRANA – 14 anni fa a Monaco un turista camminava su un marciapiedi. Da dietro gli inveirono contro: stava camminando sulla pista ciclabile indicata con un colore appena diverso. Si scostò immediatamente, poi vide all’incrocio un semaforo apposito per le bici. Il silenzio del traffico di quella città da più di un milione di abitanti era la cosa che più colpiva. Quei risultati ottenuti applicando l’organizzazione della mobilità (mobility management) magari in forma sostenibile si stanno via via applicando anche alle nostre città. Il 20 Dicembre un convegno a Tirana presso l’Hotel International in Piazza Skanderberg sarà il momento conclusivo di uno progetto complesso chiamato MOST, Mobilità Sostenibile a Tirana.

Una sfida impossibile se si pensa al traffico caotico e alla imperante cultura dell’automobile. Eppure il Progetto MOST ha tutte le carte per realizzare praticamente quei concetti. Innanzitutto ha messo insieme i Comuni di Bari e Tirana, il Politecnico di Tirana, l’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia che finanzia con i POR il progetto ed Eco-logica, una società di ingegneria e consulenza ambientale di Bari con una consolidata esperienza nel settore. Senza dimenticare l’AMTAB, la municipalizzata dei trasporti pubblici baresi. Primo passo del progetto finanziato anche con Fondi Europei la formazione dei decisori pubblici sui temi del mobility management (la direzione della mobilità) e della mobilità sostenibile.

Secondo la creazione di una rete che metta in comune le decisioni che hanno ispirato i Sindaci di molte città del Belgio, dell’Olanda, della Svizzera, casi rivelatisi di successo.

Terzo progettare insieme modalità di trasporto alternative all’uso dell’auto privata e passare al coinvolgimento attivo di aziende private ed altri enti pubblici. Il tutto con un obiettivo generale: dire basta a inquinamento, stress, rumore e consumo di carburante.

Si è spesso ironizzato sui frequenti rapporti di Bari con Tirana, anche attraverso l’Assessorato del Mediterraneo ma il corretto sviluppo di quelle terre è la nostra prima sfida. Se questi esempi di cooperazione applicata alla gestione intermodale del traffico daranno risultati sarà la Puglia la prima ad averne vantaggio, anche in termini commerciali. Del resto è l’Europa a volerlo per prima. Prima di aggredire lontani mercati possiamo pensare a trovare nuovi consumatori sotto casa. Patrizia Milano, architetto, referente del Progetto MOST sui temi della mobilità sostenibile prova a sostenere queste ragioni. In fondo un Paese che non ha petrolio dovrebbe considerare prioritario il modo in cui ci si muove. Anche per i suoi polmoni.


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