Lo spettro che si aggira tra di noi
Lo spettro della paura si aggira su tutto il globo a causa di questo virus silenzioso e subdolo
Non vi nascondo che sono confuso e in alcuni momenti subentra anche la paura. Lo spettro della paura si aggira su tutto il globo a causa di questo virus silenzioso e subdolo che miete anche vittime in particolare tra la popolazione anziana. La più fragile, insicura e sola. L’insicurezza ci domina e ci fa smarrire.
Non sappiamo cosa fare per i troppi messaggi contraddittori ed anche terroristici. Ma quello che preoccupa non è solo la nostra condizione ma soprattutto la divisione che regna nelle istituzioni e nel mondo della politica e che poi ritroviamo nella società. Siamo a brandelli in un momento doloroso che bisogna conviverci per molto tempo ancora con intelligenza e rispetto tra di noi.
Non c’è alternativa se non il rispetto di noi stessi e delle regole. Un segnale forte non più rinviabile dovrebbe arrivare dal governo per un confronto quotidiano con la maggioranza che lo sostiene e l’opposizione. Soprattutto in questi momenti si dovrebbero mettere da parte le asprezze e dimostrare che bisogna percorrere lo stesso cammino verso un’unica meta che è l’interesse del paese.
C’è l’interesse reale della condizione economica e sociale, del vivere civile e democratico. Alcuni segnali di malessere sociale stanno venendo fuori per evitare che si propagano bisogna ricorrere ai ripari con degli interventi di sostegno mirati nel tempo e congrui. Bisogna camminare speditamente e che mentre si cammina bisogna pensare all’utilizzazione di fondi europei e come organizzare i comparti strategici partendo dalla formazione e dalla ricerca.
Sulla sanità come si può ben nota per le tante criticità andrebbe fatto un discorso più approfondito in quanto non c’è soltanto la carenza del personale medico e paramedico ma anche quello delle forme di governo delle aziende per darle un nuovo volto e più incisivi controlli. Lo stesso dovrebbe valere per la medicina territoriale che è stata sempre trascurata per la centralità degli ospedali facendo venire meno il concetto di prevenzione e cura, cioè l’anima di una moderna medicina territoriale con il supporto dei medici di famiglia, che spesse volte, per non dire sempre, vengono dimenticati nella elaborazione delle politiche sanitarie.
In questi momenti non mancano le telefonate e i commenti tra amici per avere anche notizie. Pomeriggio: " Come stai? Mi difendo come posso". " Anch’io, ma non ti nascondo che il demone della paura si presenta". "Ed è sempre in agguato, gli ho risposto".
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