Lo “Sportello dei Diritti”, interviene sugli autovelox a Lecce

Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce ha ricevuto decine di segnalazioni da parte di cittadini preoccupati dalla nuova misura adottata dal Comune di Lecce consistente nell’adozione di tre nuovissime apparecchiature autovelox

di carlo madaro - martedì 1 agosto 2006 - 5055 letture

Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce, la cui delega è stata assegnata all’Assessore Carlo Madaro, ha ricevuto decine di segnalazioni, anche attraverso la posta elettronica, da parte di cittadini preoccupati dalla nuova misura adottata dal Comune di Lecce consistente nell’adozione di tre nuovissime apparecchiature autovelox con congegno hi-tech a radar a puntamento istantaneo per la rilevazione della velocità nel centro urbano. Le paure della stragrande maggioranza degli automobilisti hanno trovato riscontro nell’esternazioni delle varie associazioni dei consumatori riportate, fra l’altro, dai media locali.

Come più volte ribadito da questo ufficio, se è legittimo per i Comuni adottare tutte le misure più idonee alla salvaguardia della salute pubblica e della sicurezza stradale, misure fra l’altro previste dal Codice della Strada e disciplinate anche da apposite norme di natura legislativa e regolamentare, non possono comunque, consistere in strumenti adottati anche con il non secondario scopo di rimpinguare i propri bilanci. Va da sé, che l’utilizzo indiscriminato delle apparecchiature elettroniche peraltro non conforme alle prescrizioni del Codice o secondo interpretazioni fin troppo favorevoli alle determinazioni della Pubblica Amministrazione.

Ci riferiamo in particolare alla necessità delle contestazione immediata al fine di garantire il diritto al contraddittorio e alla difesa del cittadino, diritti costituzionalmente garantiti, ma talvolta apparentemente limitati da fonti a carattere regolamentare, all’utilizzo degli apparecchi in modo che non costituiscano dei trabocchetti tali da costituire delle vere e proprie insidie per la circolazione stradale - non solo è illegittimo, ma può ingenerare nella opinione pubblica una percezione distorta dell’agire degli organi che hanno il Governo della città, nonchè degli operatori addetti al traffico, che in fin dei conti sono gli esecutori delle prescrizioni degli organi superiori, ma che il più delle volte sono gli unici soggetti a subire le frustrazioni degli automobilisti.

Nel diritto moderno si è assistito, infatti, ad una modificazione totale del concetto di pena - nel caso di specie la multa - che da una funzione eminentemente sanzionatoria ha assunto sempre più quella preventiva ed educativa, ed il Comune non è più e solo il percettore dei proventi, ma deve adottare tutte quelle misure necessarie alla viabilità e alla sicurezza della circolazione ed il vigile, quindi, più che un prescrittore di multe deve esserne il garante del corretto svolgimento. Sulla natura educativa e preventiva della sanzione interviene fra l’altro, l’art. 208 del Cds, che stabilisce che gli introiti derivanti dalle sanzioni amministrative relative alle multe elevate dai Comuni devono per forza di cose essere destinate alle attività di cui allo stesso articolo, comma 4, e quindi per finalità educative e per il miglioramento delle viabilità urbana, non potendo essere le stesse, in nessun caso destinate ad altri scopi o ad altri soggetti - nemmeno ai fornitori e gestori delle apparecchiature elettroniche - pena l’illegittimità delle ordinanze comunali.

Pertanto, lo “Sportello dei Diritti”, vigilerà affinché siano rispettate tutte le prescrizioni del Codice della Strada e regolamentari, in materia, ed in particolare sul posizionamento delle pattuglie in modo che non creino turbativa alla circolazione, sul diritto alla contestazione immediata in assenza di apposita autorizzazione prefettizia derogatoria così come vuole il codice e come ricordato fra l’altro da numerose pronunce dei Giudici di Pace, nonchè da ultimo in alcune ordinanze prefettizie di accoglimento, ricordando che ove il cittadino si senta leso in un suo diritto, può adire le via del ricorso all’autorità amministrativa sovraordinata gerarchicamente (il Prefetto) o all’autorità giudiziaria. Lecce, 1 agosto 2006 L’Assessore Carlo Madaro


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Lo “Sportello dei Diritti”, interviene sugli autovelox a Lecce
21 agosto 2006, di : Maurizio Madaro

E’con profondo senso di sfiducia verso le istituzioni, in particolare l’Amministrazione Comunale di Lecce, che mi accingo a esternare una mia impressione sotto la forma di domanda che pongo, oltre che a me stesso, a tutti coloro che vorranno riflettere e rispondere ad essa: Siamo ancora Cittadini Italiani oppure SUDDITI ITALIANI, tali da poter essere impunemente vessati dal regnante di turno? Cordialmente Maurizio Madaro mauriziomadaro@hotmail.com
    “Sportello dei Diritti” ma quali?
    23 dicembre 2006, di : Alessandro De Matteis

    Siamo sudditi Italiani.

    Alessandro De Matteis

    Lo “Sportello dei Diritti”, interviene sugli autovelox a Lecce
    13 febbraio 2007, di : ADA R.

    EGR.AVV. CARLO MADARO, LE SAREI GRATO SE MI FORNISSE GLI ESTREMI DEL DECRETO PREFETTIZIO CON IL QUALE IL PREFETTO DI LECCE HA INDIVIDUATO I TRATTI STRADALI E NON PER I QUALI NON è PREVISTA LA CONTESTAZIONE IMMEDIATA. CERTO DI UN SUO RISCONTRO, LE PORGO DISTINTI SALUTI. ADA R.