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Live Report: Miss Kittin & the Hacker

All’Estragon di Bologna abbiamo seguito il live di Miss Kittin, Trentemoller e Alessio Bertallot. Sonorità eterogenee e divagazioni electroclash per quasi sei ore di elettronica europea...

di Tano Rizza - mercoledì 31 ottobre 2007 - 5112 letture

Arriviamo all’Estragon attorno alle 23, al cancello la lunga fila ci fa capire che la serata sarà bella affollata. Siamo a Bologna per seguire il live di Miss Kittin & The Hacker, e c’è curiosità perche la tipa è considerata una delle esponenti di spicco della scena elettronica mondiale.

Entriamo all’Estragon, sul palco principale è iniziato il worm-up di Alessio Bertallot, voce di b-side, programma di radio DJ. La gente in sala è già tanta, e Bertallot passa le sonorità elettroniche clubbing, tranquille, senza alzare troppo i toni.

Per ascoltare Miss Kittin, invece, c’è da aspettare un altro po’. Il programma dice che lei salirà sul palco attorno all’1.30. Dopo una mezzora Bertallot, lascia la consolle ai Trentemoller. Loro sono danesi. Trantemoller è affiancato da un batterista, che durante tutta l’esibizione butta anima e sangue sulle pelli perché da seguire eramo sonorità belle veloci. Il live-set è elettronico, sonorità che variano dal downtempo a battiti più fluidi e accellerati. La strumentazione è essenziale, sequenzer, sintetizzatori e poco altro sul palco. Ma il live risulta bello corposo è pressante. Suonano fino alle 2, quando miss Kitting spunta sul palco.

Completa tenuta nera, lungo mantello a coprirsi fino in testa, e microfono in mano. E sì, perche la francesina ha cambiato un po’ il suo metodo di interpretare l’elettronica, adesso è una front-girl-electro-punk come si deve. Alla consolle è affiancata dal fidato e impeccabile The Hacker, selezionatore musicale di assoluta affidabilità. Con lui, Miss Kittin, ha girato mezzo mondo, partecipando ad eventi del calibro di Sonar, Love Parade, e Tecnogesit. Ma, insieme, animano anche tante serate clubbing e tante feste in giro per l’Europa.

Il live bolognese non delude, i due viaggiano a velocità medio-elevate, e i bassi ci sono tutti. Lei rispetta i dettami del nuovo disco, e alla consolle ci sta molto poco. Ma le urla e l’interpretazione della trentunenne francese ci sono tutti. Non manca di avvicinarsi alla consolle, e quando lo fa è prendere le redini del suono. Miss Kittin fa capire, bene e a tutti, che dalle sue mani viene fuori musica bella pesante, a tratti dritta, ma è capace di tirare fuori anche svarioni e digressioni sonore belle acide e ruvide, mettendo piede sull’acceleratore e facendo tremare i vestiti dei presenti. Miss Kittin è definita la regina dell’electroclash, un genere atipico, ibrido, che icorpora svariati sottogeneri, pop-ellettronico sopratutto. Il trucco sta nel come mischi il tutto, e tipa ha capito come fare.


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Live Report: Miss Kittin & the Haker
2 novembre 2007, di : pseudonimo

Miss Kittin & The Hacker...si scrive hacker...e ha un significatto ben preciso.