Lifta / di Angelo Guida
Lifta è una città fantasma arabo-palestinese la cui popolazione fu fatta evacuare durante la guerra civile del 1947-48 nella Palestina mandataria.
Alfine afone, le aride ossa [1]
protette dal mero nitore
della nominazione
che a malapena inibisce
macule e rarefazioni
e sempre meno
farfuglia l’inizio
o spreca il senso
in ermetiche attrizioni.
Denti disanimati e in bilico
su impalcature dissestate
e tremuli incunaboli
effusi fra i rami
ora stillano glossemi discordi
dal loro medesimo scialbo sangue.
Scaglie di cera
sono l’eidos
nudo e tumefatto delle cose
che non accadono mai
eppure irrefragabili
nel loro iniquo e ottuso
inarticolarsi.
Tutto dice
che l’orrore
è perenne e vivo,
la riproduzione impossibile
e si esperisce, feroce e unica,
l’assenza.
Su Angelo Guida vedi anche: Poesia è politica (14): Nostra oscura disfatta / di Alessandra Calanchi
[1] Cfr. Il libro di Ezechiele, 37, 4-11.
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -