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Le trivelle minacciano il Val di Noto

Una compagnia petrolifera Usa è pronta a trivellare il Val di Noto, territorio tutelato dall’Unesco. La giunta regionale dà l’ok, ma gli abitanti non ci stanno e sono pronti alla battaglia per tutelare la loro terra. Abbiamo incontrato i rappresentati del movimento che manifesterà il 17 Marzo...

di Tano Rizza - mercoledì 7 marzo 2007 - 4610 letture

Settecentocinquanta chilometri quadrati di territorio siciliano rischiano di essere trivellati, petrolieri americani hanno raggiunto un accordo con la giunta regionale per bucare il Val di Noto, alla ricerca di petrolio e gas.

Il Val di Noto, che si estende per le province di Siracusa, Ragusa, e Catania, patria del Barocco, del mare, del sole, delle arance, del Nero d’Avola, e di altre bellezze, è stato inserito nel 2003 nella Word Eritage list dell’Unesco nel 2003. Lista che raggruppa i luoghi più belli del mondo, e ne tutela sviluppo e promozione. Questa stessa zona è in pericolo di essere trivellata, perché, il suo sottosuolo conserva anche altre risorse, quelle gas-petrolifere.

Nel 2004 la giunta regionale presieduta dall’attuale governatore Totò Cuffaro ha concesso, grazie all’assessore Noè, il permesso e le autorizzazioni per sondare questa parte del sud-est siciliano ai texani della Panther Oil. Già trent’anni fa i petrolieri avevano adocchiato il Val di Noto, sostenendo allora, come oggi, che nel sottosuolo era presente petrolio e gas. Negli anni settanta non se ne fatto nulla, nessuna trivellazione, e l’industria da quelle parti è diventata quella del turismo e della cultura, sbocco naturale per un territorio come quello del Val di Noto. Oggi è nuovamente tutto in ridiscussione. Ma questa volta, a fronteggiare le ragioni di petrolieri e istituzioni si contrappone una forza collettiva, quella composta dagli abitanti della Val di Noto, dalla Comunità europea e dello sviluppo sostenibile.

In questi due anni si sono costituiti comitati cittadini, formate associazioni (NoTriv), scritto e girato film-documentari (la Malastrada). Si creato un movimento locale contro l’ipotesi della trivellazione del Val di Noto, in due anni si è formata una coscienza civile che ha come comune battaglia quella contro lo sfruttamento del territorio. Ai più conosciuti movimenti No Tav, No Ponte, No dal Molin, No- Xiurmi si affianca anche il siciliano No Triv, che ha le sue bellezze da tutelare, e le sue ragioni da far valere.

Nelle ultime settimana in Val di Noto ci sono strani movimenti, i petrolieri si stanno preparando per iniziare le operazioni di perforazione gas-petrolifere. Ma la gente non resta a guardare e si sta mobilitando per impedire l’inizio del lavori, il 17 Marzo è prevista una grossa manifestazione che vedrà i cittadini, e il movimento, scendere sul territorio e raggiungere la zona delle prime trivellazioni. Ne parliamo con Enzo, del comitato NoTriv per capire bene quello che sta succedendo, e quello che potrebbe accadere in questa zona.


Scheda: Il Val di Noto.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Il Val di Noto è un territorio della Sicilia orientale in cui ricadono i comuni di Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli. Rientra nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

L’ingresso tra i patrimoni dell’umanità è datato 2002. Il sito web dell’UNESCO dà le quattro motivazioni che hanno portato all’inserimento del Val di Noto tra i siti più importanti del mondo:

Sono un’eccezionale testimonianza dell’arte e dell’architettura del tardo Barocco; Rappresentano il culmine e l’ultima fioritura del Barocco europeo; La qualità di questo patrimonio è risaltata anche dall’omogeneità, causata dalla contemporanea ricostruzione delle città; Le otto città sono in permanente rischio a causa dei terremoti e delle eruzioni dell’Etna.


Intervista a Vincenzo Moscuzza, del comitato NOTRIV


Perché la giunta regionale ha dato le concessioni per trivellare il Val di Noto?

Tutto ha avuto inizio nel 2000 con la L.R n. 14 del 3 luglio 2000 che recepisce una Direttiva Comunitaria 94/22/CE del Parlamento Europeo relativa alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione , ricerca e coltivazione di idrocarburi". In seguito a tale Legge il 30/10/2003 con il D.A. n.91 viene emanato il Disciplinare Tipo. Un Disciplinare della Regione Sicilia, risultato di un accordo con l’Assessorato all’Industria, che in sostanza ha dato carta bianca alle compagnie petrolifere di operare in modo quasi incontrastato in un territorio sovrano. Da questo momento svariate compagnie sono calate in Sicilia per le condizioni favorevolissime determinate da questo nuovo quadro normativo.

Le amministrazioni di questi comuni sono favorevoli, o contrarie, alle trivelle?

Il Nuovo Sindaco di Noto si è detto disposto ad indossare la fascia tricolore =insieme ai cittadini fermare i mezzi dei Petrolieri nel caso entrassero nel Suo territorio. Dopo ciò ha incaricato con delibera di Giunta il Comitato Notriv di costituire un Gruppo di Monitoraggio, senza alcun emolumento, comunale per seguire gli sviluppi e riferire all’Amministrazione. Inoltre ci fece conoscere una singolare missiva dell’Assessorato regionale territorio ed Ambiente che richiedeva ai Petrolieri documenti che dovevano essere preliminari all’emanazione dell’Autorizzazione e per i quali i Petrolieri furono esonerati dal produrli: V.I.A. ( valutazione di Impatto Ambientale) e Valutazione di Incidenza richiesta poichè le zone di perforazione ricadono vicino a Siti d’Importanza Comunitaria e a Zone di Protezione Speciale. Ciò ha scatenato le ire dei Petrolieri che minacciano di impugnare la richiesta della Regione. Ricordo che l’Assenza di tali importanti documenti fu oggetto di un ricorso al TAR Sicilia che il "Comitato per le Energie rinnovabili e contro le trivellazioni gs-petrolifere in Sicilia" fece presentare a legambiente Nazionle e che non h ancora trovato risposta nel TAR.

Come si sta muovento il comitato Notriv???

Il Comitato, alla luce degli ultimi accadimenti, ha preso in considerazione due vie: la via Legale e la via della Mobilitazione del Territorio a difesa del suo futuro La via legale, in parte avviata, è demandata ad un pool di avvocati della Legambiente Nazionale, ad un pool della Provincia regionale di Siracusa ed anche il Comune di Noto ha avviato una procedura legale di contrasto con un ricorso al TAR Sicilia, e nei prossimi giorni ci aspettiamo che anche gli altri Comuni come Rosolini, Caltagirone, Modica, Comiso Avola, Palazzolo Acreide, ecc. facciano la stessa cosa nei confronti dei Permessi dati dall’Assessore all’Industria Marina Noè. La via della Mobilitazione del Territorio il Comitato ritiene debba essere intrapresa da tutte le forze vive del territorio ( Partiti politici, Associazioni, Operatori turistici- commerciali ed Agricoli, chiesa, Singoli cittadini) di cui il Comitato si ritiene soltanto un catalizzatore. Pertanto alla luce di quanto finora accaduto e dalle varie prese di posizioni di politici, uomini di cultura, mass media e giornali intende avviare azioni di lotta pacifica, nonviolenta ma determinata per arrivare alla Revoca o all’Annullamento degli scellerati provvedimenti emanati nel 2004.

Il 17 Marzo ci sarà un’importante manifestazione contro le trivellazioni, quali sono le tematiche, e perchè è importante esserci?

Vogliamo ribadire il NO ad una cosa imposta dall’alto che è passata sulle teste dei cittadini del territorio a causa degli Amministratori regionali e locali dell’epoca ( 2002 e 2004) quando una cosa così grossa peril futuro di questa terra non fu sottoposta ad un dibattito serio, ma fu fatta passare sotto silenzio. Diverso è lo stile degli attuli amministrtori locali ( Noto Pachino e Portopalo) che anche su altre scelte ( vedi Mega parchi eolici nella piana di Noto) hnno chiamato a raccolta i cittadini, i Consigli Comunali e hanno deciso. Sindaci del 2002 , in particolare a Noto- Raffaele Leone del Centro sinistra- fecero passare nel silenzio piùassordante queste scelte. E’ importante esserci perchè il sud-est della Sicilia fccia sentire forte la sua voce ela gridi a Cuffaro che può annullarde quegli scellerati permessi di ricerca di idrocarburi. Ci sono le Istituzioni Comunali e Provinciali e ci vogliono anche i cittadini, gli operatori economici che stannoinvestendo sul turismo e sull’agricoltura di qualità, gli studenti: TUTTI!!!

Qual è il modello di sviluppo ideale per il Val di Noto, e che rischi si corrono se le trivellazioni hanno inizio?

Se partono le ricerche gas-petrolifere sul territorio si mette in moto un processo che non sappiamo dove ci porterà. I petrolieri in un documento che è allegato agli aggiornalmenti e che fu diffuso forse ingenuamente sul sito dell’Assomineraria parlano di una "Ripartita dell’attività petrolifera in Sicilia" con u tono trionfalistico che a noi h fatto paura. Mentre il Val di Noto e tutta la Sicilia sta puntando a preservare le sue "risorse" e trasformarle in "prodotto" per farle fruire al mondo intero epoter far sviluppare una economia che dia lavoro a tanti giovani siciliani, I Governanti fanno gli ccordi con i Petrolieri per trsformare il pesaggio e il territorio in qualco0sa che sicuramente cozzerebbe con la vocazione di un turismo culturale e naturalistico. Impiantare attività di estrazione di idrocarburi, come verificatori in qualsiasi parte del mondo, fà cambiare il paesaggio ed il contesto: è inevitabile. Perciò siamo gelosi dei nostri paesaggi e nessuno li deve più toccare. Faccio solo un esempio: la struttura agrituristica di un membro del Comitato NO-TRIV ha ricevuto per ben quattro volte aiuti dalla Regione Siciliana per ampliamenti ed asesso lavora con turisti da tutto il mondo. Non ha senso che adesso, ad un kilometrodi distanza, il Signor Cuffaro gli mandi i Petrolieri: se iniziano loro e trovano cose interessanti ed impiantano quanto è necessario impiantre i turisti scapperanno. E’ una follia rischiare: qua vige il Principio di Precauzione.


Hanno già aderito alla manifestazione del 17 Marzo:

Arci GlocalAction Noto, Legambiente Noto, Rifondazione Comunista Noto, Verdi Noto, Insieme per il Futuro, WWF Catania, Movimento No Europaradiso, Comitato PAS, Associazione culturale E.Co. Febio L’Aquila, Aiab Sicilia, Associazione ProspettivaDue Rosolini, Girodivite.it Arci La Locomotiva Rosolini, Comitato di difesa del Sikula Reggae Festival, Città Etica Pachino, Cinecircolo Baia delle Tortore Pachino, Malastrada Film, Rifondazione Comunista Paternò, Associazione Ambaradam Rosolini, Rifondazione Comunista Rosolini..

Per adesioni info@notriv.it

Per ulteriori informazioni: 3398409325 (Vincenzo) 3473816097 (Enzo)

www.notriv.it


- Ci sono 1 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Le trivelle minacciano il Val di Noto
18 aprile 2007

Penso che sia dovere di Siciliani e non, interessarsi a questa assurda vicenda, che come descritto nell’articolo, puo’ cambiare l’aspetto del territorio per decenni a venire, direi innoltre che si sono avviate abbastanza guerre in nome del dio petrolio, Iraq, Sierra Leone, Nigeria, e che tutte hanno portato non altro che disgrazia. Innoltre invito tutti a fare una piccola e formale donazione al comitato No-triv. Grazie, Loris.