Le nuove parole 2024 nella Treccani
I film più visti - Gedi vende anche Huffington Post – Pubblicità radio in crescita – Da Repubblica al Corriere – City News apre in Sardegna
I FILM PIÙ VISTI E GLI INCASSI – Nel corso del 2024 il film italiano più visto nelle sale cinematografiche è stato «Il ragazzo dai pantaloni rosa» con 9 milioni di euro di incassi. In seconda posizione «Parthenope» con 7,5 milioni di euro e, in terza posizione «Un mondo a parte», con 7,3 milioni di euro di incassi al botteghino. Per i titoli stranieri vediamo in prima posizione «Inside Out 2», con un incasso di 46,5 milioni di euro. Poi «Oceania 2» con 19,4 milioni di euro e «Deadpool & Wolverine» che ha incassato 18 milioni di euro. Secondo i dati Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) nel 2024 il cinema italiano ha registrato un incasso complessivo di circa 493,9 milioni di euro e un numero di presenze pari a circa 69,7 milioni di biglietti venduti. Se confrontiamo questi dati con il 2023, vediamo una leggera diminuzione dello 0,4% sugli incassi e dell’1,3% sulle presenze. Fra giugno e agosto, in termini di incassi, è stato un successo. Il periodo natalizio ha fatto registrare un più 28% rispetto al 2023 e il 45% degli incassi di Natale è stato generato da film di produzione nazionale.
DA REPUBBLICA AL CORRIERE – Paolo Condò, una delle firme più importanti del settore sport di Repubblica passa al Corriere della Sera. Lo annuncia il responsabile delle pagine sportive del Corriere, Daniele Dallera. Condò dal 2020 è stato una delle firme fondamentali di Repubblica. Prima era stato collaboratore della Gazzetta dello Sport ed è opinionista Tv per Sky Sport. Per Repubblica un’altra perdita d’immagine e non solo.
PUBBLICITÀ RADIO – Nel periodo gennaio-novembre 2024 gli investimenti radio hanno registrato una crescita del +4,2%. Il mese di novembre si è chiuso con un risultato in sostanziale pareggio rispetto al 2023, segnando un +0,1%. Secondo Assoradio questa tenuta degli investimenti pubblicitari nazionali «radiofonico rappresenta una conferma della centralità della radio nell’ambito del media planning…».
GEDI VENDE ANCHE HUFFINGTON POST – La notizia è stata data dal Sole 24 ore Radiocor a metà dicembre ma, nel magma delle notizie che riguardano l’informazione, ci era sfuggita. Il gruppo Gedi si appresterebbe a smantellare anche Huffington Post e dopo aver venduto tutte le testate locali (esclusa una), vorrebbe creare una internet compagnia (Italiaonline) e metterci dentro anche Huffington Post. Il progetto dovrebbe prendere forma nel primo trimestre 2025. Nella pratica Gedi offrirebbe Huffington Post Italia, il portale di cinema Mymovies, il sito Fem (l’ex Alfemminile) e il portale AutoXY. Da parte sua Italiaonline (un gruppo controllato da Orascom, gruppo egiziano) assegnerebbe i portali Libero e Virgilio.
CITYNEWS APRE IN SARDEGNA – Citynews ha aperto due nuove testate in Sardegna, CagliariToday e SassariToday. Diventano così 55 le edizioni in altrettante città italiane più quella nazionale Today.it. Direttore di entrambe le testate sarde è Andrea Maggiolo che dal 2011 lavora nel gruppo. Today è stato fondato nel marzo 2012 e il sito conta circa 12 milioni di utenti unici al mese.
NUOVE PAROLE NELLA TRECCANI – L’Adnkronos ci fa sapere che secondo il Libro dell’Anno Treccani 2024, davanti all’uso continuo e massiccio invasione di termini inglesi, gli italiani inventano neologismi come amichettismo, arciterrorista, agrobiodiversità, pezzotto, autonomia differenziata, trenopolitana, campo largo, spacca-Italia, fino a fuffa guru, razzismo immobiliare, sdigiunino e solidarietà obbligatoria e tanti altri. Poi ci sono anche reminiscenze latine o pseudolatine, quali ad esempio ius scholae o baratellum. Entrano nell’elenco anche personaggi come il generale Vannacci con la locuzione fare una Decima, con il significato di apporre nella scheda elettorale una croce, vale a dire il segno X, per indicare una preferenza di voto con richiamo esplicito alla Decima Mas (Xª Mas). E poi Telemeloni ecc. Tra i vocaboli segnalati dai linguisti della Treccani e ricavati in gran parte dai media troviamo numerosi anglicismi assieme a parole derivate dall’inglese, come pandoro-gate, dissing (in senso estensivo, scambio di accuse caratterizzato da toni esagitati e insulti, penetrato nel dibattito politico come nella vita quotidiana), Swift economy, top jobs, crush, brat, starmerismo (la concezione della politica, dell’economia e della società sostenuta dal laburista britannico Keir Starmer, entrato in carica come primo ministro del Regno Unito), Maga, acronimo inglese di Make America Great Again usato in italiano per indicare chi sostiene il presidente statunitense Donald Trump) o boppone (nella lingua colloquiale, canzone molto orecchiabile, ritmata e ballabile, che entusiasma al primo ascolto).
«La diffusione dell’inglese nel linguaggio comune – osserva la Treccani – è sempre molto forte, per l’influenza dei social media e, più in generale, di Internet, della musica e dell’innovazione tecnologica». Ma in qualche caso l’espressione inglese viene sostituita con la corrispondente e più comprensibile frase italiana, come è successo con coordinatore di intimità che traduce l’inglese intimacy coordinator, locuzione che indica il «professionista che sul set cinematografico si preoccupa del benessere e della tranquillità di attrici e attori prima che affrontino scene di sesso o altre scene intime di particolare tensione fisica ed emotiva».
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