Le fiaccolate in oltre 85 piazze italiane per celebrare la Dichiarazione universale dei diritti umani
Con ActionAid, Amnesty International, Caritas, EMERGENCY e Oxfam
Lunedì 10 dicembre, a partire dalle 18:30, migliaia di fiaccole hanno illuminato oltre 85 piazze italiane per celebrare il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani e il suo valore.
Con ‘Diritti a testa alta’, ActionAid, Amnesty International Italia, Caritas, EMERGENCY e Oxfam, hanno invitato gli attivisti e la cittadinanza ad accendere una candela contro le violazioni dei diritti umani diffuse quotidianamente nel mondo e nel nostro Paese.
- Presidio Diritti Umani
‘Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti’ recita così l’articolo 1 della Dichiarazione, proiettato sul Colosseo e letto in contemporanea in ogni singola piazza, da Milano a Roma, da Trento a Siracusa, da Genova a Pescara.
“70 anni dopo l’adozione della Dichiarazione dei Diritti Universali dell’Uomo, è ancora necessario scendere in piazza, come abbiamo scelto di fare insieme ad Amnesty, Emergency, Caritas, Oxfam e tanti cittadini in tutta Italia, per chiedere con forza ai governi e alla comunità internazionale di impegnarsi a colmare il divario tra i principi sanciti nella Carta e la realtà. Assistiamo in tutto il mondo, non soltanto negli scenari di crisi, a violazioni e abusi, soprattutto nei confronti delle minoranze e dei più vulnerabili, che ledono i più basilari diritti umani. E anche in Europa, in Italia, occorre riaffermare ogni giorno i principi di uguaglianza, solidarietà e rispetto della dignità umana contro la retorica dell’intolleranza e della paura”
Marco De Ponte, Segretario generale di ActionAid Italia
“La Dichiarazione promuoveva l’idea che i diritti fossero interdipendenti, ossia che i diritti di ciascun individuo si realizzassero attraverso la realizzazione dei diritti degli altri: tutti i diritti per tutti non era un’utopia ma il disegno di una società nella quale la democrazia, l’uguaglianza, la giustizia sociale si rafforzassero mediante i diritti. Oggi a quel disegno si contrappone una teoria tetra: che i diritti delle maggioranze si rafforzino sottraendo diritti alle minoranze. Si tratta di una china pericolosa che dobbiamo tutti insieme contrastare prima che s’imbocchi una strada senza ritorno per i diritti”.
Antonio Marchesi, Presidente di Amnesty International Italia
“La promozione dei diritti umani è alla base della costruzione di un bene comune condiviso in cui la centralità della persona sia riconosciuta e garantita. Si tratta di una sfida impegnativa, che richiede di essere assunta come prospettiva ‘radicale’ e di essere testimoniata con fedeltà a livello locale, nazionale, europeo e internazionale, nelle pratiche che adottiamo e che promuoviamo per orientare a nuovi stili di vita così come a scelte lungimiranti capaci di privilegiare i processi solidali rispetto all’egoismo degli interessi contingenti. In questa prospettiva occorre un impegno ‘emancipativo’, teso cioè a favorire il protagonismo di ogni persona nella comunità, proprio perché il termine persona comprende sempre relazione, inclusione, dignità, libertà.”
Don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana
“La Dichiarazione dei diritti dell’uomo, firmata 70 anni fa, è un documento fondamentale e ancora attualissimo. Purtroppo, sempre più spesso, nel nostro Paese e non solo, tocchiamo con mano quali siano le conseguenze della negazione nella pratica dei diritti: razzismo, criminalizzazione della solidarietà, aumento della marginalizzazione dei più deboli, fino ad arrivare all’istigazione alla violenza verso tutti quelli che sono percepiti come diversi. Stasera eravamo tanti a dimostrare di credere nella necessità di recuperare quei principi di umanità e convivenza civile che sono alla base della Dichiarazione, perché il rispetto dei diritti umani è una responsabilità di ciascuno di noi.”
Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY
“Rileggere oggi la Dichiarazione universale dei diritti umani fa pensare alla straordinarietà ed importanza del suo contenuto pochi anni dopo le tragedie della seconda guerra mondiale. Per troppo tempo abbiamo dato per scontata la sua applicazione. Così non è. L’invito che rivolgiamo oggi a tutti noi cittadini è di rileggerla, chiedendosi come farla vivere nel nostro contesto attuale. Non demandiamo la sua lettura, la sua applicazione. Siamo tutti responsabili, come cittadini, di rendere viva e attuale questa Dichiarazione nelle nostre relazioni quotidiane e di farla valere nella nostra delega politica affinché nessuno possa minarne la sua piena applicazione in Italia e nel mondo.”
Roberto Barbieri, Direttore Generale di Oxfam Italia
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