Le cose vere che rendono il caldo insopportabile
Che ci sono 5 milioni di sottopagati del lavoro povero come è possibile che la sinistra non abbia visto?
C’è un caldo insopportabile. L’insopportabilità cresce anche quando ascolti o leggi dei resoconti giornalistici sulla quotidianità del vivere piene di negazioni o di paragoni stralunati che non si riescono a capire, all’istante, ma non nel trascorrere delle ore come quello del già ministro Minniti su Giorgia Meloni paragonata, per le sue intrinseche qualità alla Merkel dopo l’accordo di questi giorni con la Tunisia.
Un accordo con milioni di euro senza però una parola sui diritti e quei disperati lasciati morire, senza cibo e acqua, come denuncia la stampa internazionale, nel deserto subsahariano. Per dire il vero non è il solo Minniti che stravede per Giorgia, ma tanti altri ben collocati in spazi di potere non visibili.
Quasi tutti provengono dalla sinistra di governo fallimentare. Cioè quella governista, non riformista come ci vogliono fare credere, liberista e subalterna, distante dagli interessi di chi la mattina va a lavorare, di chi lavora sottopagato o in nero con tutti i rischi nello svolgimento dell’attività.
- I Simpson e il ventilatore
Che ci sono 5 milioni di sottopagati del lavoro povero come è possibile che la sinistra non abbia visto? È vero che la cecità sociale è uno dei mali delle nostre classi dirigenti. Ma che questa cecità ha coinvolto anche la sinistra, distratta dai giochi di potere dentro il partito, Pd, e nelle stanze dei vari ministeri, lascia e viene lasciata perché non ha saputo o voluto avviare una seria riflessione sul malessere sociale e di provare a governarlo. Non solo, ha fatto anche di peggio con dei provvedimenti di rottura con la propria base sociale sui diritti e negando anche l’esistenza di una questione salariale che si trascina da anni.
Questo modo di fare politica e di governare ha prodotto il distacco dal suo popolo e l’evento prima di Berlusconi e oggi di Giorgia Meloni. Le cause dei crolli provocano sempre dei vuoti che vengono riempiti. Ma è possibile che la cecità sociale si trascina dietro anche quella storica, non leggendo nel passato? È possibile perché gli eredi non sono stati all’altezza di capire fino in fondo che non solo il Muro crollò, ma che l’economia e la finanza marciavano spediti verso un mondo interconnesso e globale con nuovi equilibri geo politici. Anche se oggi quegli equilibri con la guerra in Ucraina sono saltati e che di nuovi se ne stanno formando.
Ci si avvia verso un Mondo più armato e più ad alto rischio per il genere umano. Un nuovo equilibrio del terrore con più soggetti in campo e più diseguaglianze sociali per i costi degli armamenti invece di combatterli con delle politiche che sfamino, curino, istruiscano. E con un’Europa chiusa nella morsa della guerra e delle tragedie in mare. In entrambi i casi confusa e senza una visione di come uscirne.
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