Lampedusa, angoscia e rabbia

Seimila abitanti costretti a sopportare la permanenza duratura di migliaia di immigrati.

di Antonio Carollo - martedì 22 marzo 2011 - 2252 letture

Come fa un esponente di partito i cui interessi sono circoscritti ad una sola parte dell’Italia a svolgere le funzioni di ministro nell’interesse dell’intero Paese? I ministri della Lega se si occupano del cosiddetto federalismo (che federalismo non è) lo fanno esclusivamente in funzione del Nord, se si occupano di immigrazione fanno di tutto affinché i costi in termini di disagio per i problemi di prima accoglienza siano pagati esclusivamente dal Sud. L’efficientista Ministro Maroni dovrebbe spiegare perchè un’isoletta, Lampedusa, già disagiata per tanti motivi, anche per la sua lontananza da molti dei normali servizi sociali, debba sopportare la permanenza duratura di migliaia e migliaia di immigrati quando il buon senso direbbe di trasportare i medesimi immediatamente, subito dopo gli sbarchi, in centri d’accoglienza che per equità dovrebbero essere dislocati (tra l’altro) non solamente nel Meridione. Che giudizio dare di un ministro e di un governo che abbandona a se stessi seimila lampedusani, in preda ad angosciose preoccupazioni per la forzata convivenza con una massa esorbitante di immigrati? Una domanda, signor ministro Maroni: se fossero stati seimila residenti di una frazione di Varese li avrebbe fatti cuocere nell’angoscia e nella rabbia?


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