“La volontà di Guarire": con serenità e gioia
.....Alcuni giorni fa mi è stata notificata dai Carabinieri la seconda querela per diffamazione. Ormai sono recidivo ma "non vegeto"....e.. se proprio ho sbagliato che sia una condanna esemplare ..senza indulto (per favore).. con gioia l’accetterò!
Dopo quella del medico, che ho osato chiamare raccomandato, ed al quale devo 16.000,00 euro, ora me ne è arrivata anche un’altra, da parte del Dr. Raffaele Ferraioli ex Direttore Generale dell’ASL 1 SA, in ordine ad un esposto che feci alla Corte dei Conti nel 2005.
All’epoca ero Segretario Provinciale UIL FPL Sanità – di Salerno, e feci un esposto per l’uso un "tantino eccessive" delle risorse economiche, relative ai bilanci 2003 (1 milione di euro) e 2004 (2,3 milioni di euro) per spese legali ed anche consulenze legali esterne a parte le altre cose.
Ho forse sbagliato a non specificare le cifre, non individuando in maniera più chiara (differenziandoli) i costi relativi alle spese legali in generale e quelle relative alle consulenze vere e proprie, e "giustamente" il Dr. Ferraioli si è offeso.
Vale sempre la pena chiedere scusa! Cosa che faccio immediatamente. D’altronde lo diceva anche Epicuro che: "L’uomo giusto è assolutamente privo di turbamento, l’ingiusto invece è in preda alla più grande inquietidudine"... e per questo se il Dr. Ferraioli si è sentito offeso sul piano personale del mio esposto alla Corte dei Conti, spero che tutto si possa chiarire positivamente anche per Lui grazie all’indagine che ha avviato la Corte dei Conti.
Quello che mi preoccupa di più è il fatto che alla fine rischio di prendermi anch’io l’indulto? La qual cosa (in verità) mi darebbe un pò fastidio....se proprio ho sbagliato: che sia una condanna esemplare !
La storia non la scriverò certo io, al massimo solo un pò di cronaca e resto un pò perplesso quando sento (in questi giorni) certe dichiarazioni pubbliche del Presidente Bassolino quando ci parla di che cos’è la democrazia e come risolvere la crisi attuale. Per favore Presidente non crede che sarebbe opportuno per Lei astenersi ?
Un’altra storia, che però non centra "assolutamente niente" con questa di prima, è la situazione che si è verificata in Campania sulle diverse questioni: sanità , mondezza, società mista, ecc e che sta ponendo in evidenza, sempre più in maniera drammatica, un uso (alquanto) “distortino” delle risorse.
In questo caso ci confrontiamo (ancora) sia, con l’alto costo della nostra (falsina) democrazia, che con un uso (distortino) della giustizia (giustina) con tutte le sue conseguenze che potremmo sintetizzare proprio: nell’indulto! Quindi, quando chiedo di non beneficiare di indulto lo pongo nella contraddizione dell’attuale contesto sociale che si vive qui in Campania.
Un autorevole Magistrato di Salerno (Tringali) ha affermato che la giustizia (qui da noi?) "...è come un’arma scarica...", chi sa cosa voleva dire, ma?
L’imperatore Adriano nelle sue "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar ci ricordava che : “Roma non è più Roma…..nella più piccola città, ovunque vi siano magistrati intenti a verificare i pesi dei mercanti , a spazzare e illuminare le strade, a opporsi all’anarchia, all’incuria, alle ingiustizie, alla paura, a interpretare le leggi al lume della ragione, li Roma vivrà. Roma non perirà che con l’ultima città degli uomini.”
Non facciamo morire neppure Napoli perchè non servono le armi! Serve solo la scopa!
Vuoi vedere che ha ragione il Presidente Prodi quando dice che gli Italiani, per non parlare di noi della Campania: "sono tutti impazziti"?
Anche se mi viene il dubbio che ....."forse un giorno, non si saprà di tanto bene ciò che ha potuto essere la follia" (Michel Foucault).
Vittima o Carnefice? No, per favore, spero niente di tutto questo!
Primo: perchè non mi piacciono gli eroi, lo raccomandava anche Bertol Breck: ".... guai a quel popolo che ha bisogno di eroi...."; secondo: perchè amo troppo la vita per poter sacrificarne altre... semmai preferisco fuggire come Roy, l’androide ribelle di Blade Runner .... ed allora?
Con estrema serenità d’animo, semplicemente, ho cercato di essere solo "testimone del mio tempo" come ci suggeriva Primo Levi .... e continuo ad esserlo.
Io ho ancora "volontà di guarire" e non voglio neppure più tentare la fuga!
Per questo ancora "testimonio"... che la sanità in Campania ...al di là del deficit dichiarato di 6 Mld di euro, ormai, viaggia su quote ben più alte e molto più vicine ai 7,5 Mld di euro di deficit.
Per non parlare del resto ed è questo che ci dovrebbe porre tutti di fronte alla condizione di denunciare ogni "eventuale" illegalità ed eventuali abusi, rischiando anche di essere querelati per “diffamazione”. L’alternativa sarebbe quella di far continuare a pagare debiti ai nostri figli per i prossimi 50 anni. Al momento si sono fermati a 30 anni di mutuo.
"Ho visto cose qui in Campania".........era il titolo di un’altra mia precedente riflessione ed in verità ultimamente mi chiedo: ma le cose che ho visto....sono reali o sono un ologramma ?
Vivo per caso in un "mondo parallelo" ci sono due Campanie ?
Una dove tutto funziona alla perfezione e non c’è la camorra, le clientele, gli abusi, le illegalità, gli ospedali funzionano, assenza assoluta di sprechi di risorse, ed un’altra che mi sono inventata io con la mia immaginazione?
Più leggo alcuni giornali e vedo qualche TG di RAI TRE Campania e più mi rendo conto che forse hanno ragione loro: è tutto ok! Per la politica non c’è nessun problema tutto come prima.
Ha proprio ragione Prodi siamo tutti impazziti vediamo tutto nero: "chist è u paesu ru sole"!
La nostra forza però sta tutta nella capacità di girarsi intorno e trovare sempre più conferme, scientificità, alle cose viste, separando ed avendo coscienza che la nostra immaginazione ci può fare brutti scherzi, come quella di beccarsi due querele, anzi no queste sono reali.
Anche se mi arrivano sempre più conferme ...." ho visto cose qui in Campania"...., mi viene dalla proposta di Piano Ospedaliero Regionale della Campania, in discussione in questi giorni al Consiglio Regionale, la quale ispira i suoi obiettivi: a difendere le strutture sanitarie ospedaliere esistenti.
Addirittura le eleva di funzioni (in maniera molto virtuale) senza neppure porsi il problema dei costi elevati di alcuni di questi (costi che si possono vedere riscontrare nelle stesse tabelle allegate al piano) e che invece andrebbero chiusi.Poi c’è qualche sindaco che si difende il proprio ospedale affermando che nel periodo estivo ci sono 500.000 presenze in quella zona turistica servita dall’ospedale.
Ma, non era meglio costruire qualche albergo, visto che l’ospedale resta sempre vuoto ?
Non vi preoccupate, non parlo di ospedali che garantiscono un equilibrio ragionevole tra costi e ricavi, come si dice in gergo, (anche se a me non piacciono troppo questi termini. Preferire sapere se curano bene o no, attraverso la verifica di un governo clinico complessivo della struttura) ed in verità ce ne sono sempre meno in Campania.
Ma, allora sei veramente "pazzo"? Questo significa licenziare i lavoratori? Assolutamente no! Anzi è il contrario; si tratta di dare una giusta motivazione alla loro funzione: prendersi cura delle persone nel proprio ambiente di vita.
In proposito, vedasi il caso dell’ASL Napoli 1. Una voragine di debiti con il suo storico Direttore Generale Montemarano, oggi Assessore alla Sanità della Regione Campania. Debito che rappresenta da solo il 30% (2,7 mld di euro per la sola ASL 1 NA - per l’intera provincia di Salerno 1,3 mld di euro pari al 15%) del deficit complessivo regionale. Voi andreste da un medico che vi ha sbagliato la diagnosi e la prognosi, per farvi prescrive delle medicine per la vostra cura?
Il paradosso nella nostra Regione Campania sta tutto qui: chi ci ha fatto ammalare ci propone la ricetta per curarci.
Qui vi ricorderei la storia di quando una signora ultracentenaria morì e sotto il suo letto furono trovate due casse che, una volta aperte, risultarono piene di medicine. C’era in una delle due casse una lettera che diceva: "Ogni volta che mi sono ammalata sono sempre andata dai medici ed ho sempre pagato le visite perchè anche i medici devono campare. Con le ricette che mi davano ho sempre comprato le medicine perchè anche i farmacisti devono campare. Le medicine non le ho mai prese perchè anche io avevo il diritto di campare".
A questo punto viene da chiedersi perché i nostri Consiglieri Regionali (tutti: destra/sinistra) non trovano ....almeno una volta....il coraggio .....almeno una volta..... di non votare; abbandonando l’aula, senza indugio! ....almeno una volta!
Nel frattempo l’Unità Spinale, dall’ospedale di Solofra è passata all’Ospedale Moscato di Avellino, e domani credo anche la Facoltà di Medicina di Salerno. Vi prego però non chiamatemi "campanilista".
Lo ammetto anch’io che oggi nessuno di noi può immaginarsi che l’Azienda Ospedaliera di Salerno possa accogliere queste due funzioni sanitarie. La vetustà degli impianti e della struttura in tutte le sue parti, difficilmente potrà consetirlo.
Prima bisogna ristrutturarlo questo "benedetto" Ospedale di Salerno e/o costruirlo ex novo. Tempi tre o quattro anni se tutto va bene, ce ne abbiamo messo dieci per costruire la Torre Cardio/Chirurgica.
Perché non provate a chiedervi di chi è la responsabilità, dei motivi che ci hanno fatto rischiare di perdere i soldi; perché non sono stati presentati i progetti esecutivi, in tempo utile, per la II fase del conto capitale ex artt 20 Legge Finanziaria 1988 ( si avete capito bene del 1988).
Certo, ora, pare, siano stati recuperati, ma non si sa ancora quando e come saranno utilizzati, e se li perdiamo di nuovo? Qualcuno ha pensato che ci possiamo fare anche un supermercato cosi recuperiamo soldi per costruire il nuovo...be l’idea potrebbe essere anche buona. Che ne pensate?
Tutto nero? Bé qualcosa di buono pure ce la siamo guadagnata, ricordate, i "risvegli dal coma" ? Si prevedono due centri ma non ancora "case" ed ho spiegato anche perchè parliamo di "case": uno all’ospedale pediatrico Santobono e l’altro a Benevento in una struttura IRCC "provvisoriamente" accreditata.
Questo Piano Ospedaliero però ripropone gli “Hospice per Malati Terminali” per salvare qualche struttura ospedaliera.
La domanda in questo caso sorge spontanea: mettereste mai un vostro familiare in una “struttura ghetto” di questo tipo, segnando il suo destino ed il vostro?
Oggi tutti sanno che le stesse emozioni negative, producono malattie, il Dr. Hamer parla di conflitto biologico, e molti altri scienziati a livello internazionale hanno messo in evidenza quanto le emozioni negative possono influire sulla nostra biochimica.
Si parla addirittura che le stesse metastasi non sono il frutto di un processo "infettivo" che parte dal primo cancro, ma di veri è propri cancri secondari, causati dalla stessa "paura" (shock) del primo.
Spero che qualcuno possa meglio di me approfondire questi temi. Sono argomenti trattati anche dal Dr. Hamer oltre a riflessioni pubblicate anche qui su GirodiVite.it, come nel caso dell’esperienza di Joe Dispenza, Candace Pert o anche dei famosi "Messaggi d’acqua" dello scienziato giapponese Masararu Emoto’s che ci ha dimostrato, con le sue fote dei cristalli d’acqua, come le emozioni, l’energia possa interagire con le molecole dell’acque. Il nostro corpo è fatto dal più del 70% d’acqua.
Emozioni negative che, certamente, non aiutano le capacità che lo stesso sistema immunitario ha di auto-guarigione del nostro corpo. Oggi si parla sempre più di “altre medicine” e continuiamo ad ignorarle, nella programmazione sanitaria e nella formazione dei nostri medici ed infermieri e personale volontario.
Questo piano è senza cuore ed emozioni,............... e non basta solo affidarsi ai trapianti.
Occorre, proprio in ragione delle nuove prospettive che ci indica la scienza della biochimica delle emozioni di offrire l’istituzione dei “Dipartimenti delle Medicine Integrate” (omeopatica, comico-terapia, medicina dolce “olistiche”, ipnosi ecc).
Molti ospedali nel mondo, ed ora anche di altre regioni Italiane (vedasi i progetti delle medicine integrate di Umbria e Veneto), molto più avanzati di noi, prevedono nei loro atti di programmazione sanitaria l’istituzione di queste funzioni di "medicine integrate".
Costano di più? Assolutamente no! Anzi, rispetto a certe metodiche attuali (forse anche più dannose) costano molto meno.
Questo, è solo uno dei più piccoli motivi, che pongo in evidenza del come questo Piano Ospedaliero Regionale, non considera assolutamente i bisogni di presa in cura (quelli veri) della persona, riportandola nei luoghi vita familiari con l’Assistenza Domiciliare Integrata.
Questo Piano Ospedaliero ci ripropone un modello “autoreferenziale” orientato, ancora nel nuovo millennio, verso la cura della malattia.... fino alla morte facendolo diventare il vero bussines della sanità: la paura e la morte!
La politica di "sinistro" in Campania, si affida alla filosofia: "sorvegliare e punire" per determinare il suo potere aprendo crediti solo alle società miste inutili e per le alte specialità più redditizie.
La morte .....la vorrei accogliere con gioia perchè anch’essa è parte della vita ma nei luoghi di vita della persona. Vedetevi il film: "Invasione Barbariche" e capirete meglio cosa voglio dire. E’ certamente non in un freddo, impersonale e grigio ospedale.
L’ospedale, deve essere dedicato solo alla fase acuta della malattia e non ad altro: lungodegenza, hospice per malati terminali, vanno aboliti.
L’ospedale quindi non luogo "freddo ed incolore" di passaggio alla morte, negando il concetto di "accompagnamento" ad un passaggio "naturale" della nostra vita.
Su questo specifico argomento della morte, vi consiglio di leggere un bellissimo libro della Dottoressa Kubler-Ross, psichiatra “Sulla Morte e Sul Morire”. Kubler è stata membro del “International Voluntary Service for Paece” che aiutò le comunità devastate dalla Seconda Guerra Mondiale nel 1945.
Nel Campo di Concentramento di Maidanek, trovò disegnata sul muro, dove i prigionieri passavano le loro ultime ore di vita, una farfalla che divenne il simbolo della bellissima trasformazione che Lei credeva avvenisse nel momento della morte.
Lavorando in alcuni ospedali americani, rimase impressionata dal modo in cui venivano solitamente trattati i pazienti “terminali”,....venivano isolati e subivano degli abusi; nessuno era onesto con loro”.
Così, diversamente dai colleghi, Lei decise di sedersi accanto ai malati e di ascoltarli, mentre aprivano il loro cuore. E’ morta il 24 agosto del 2004 nella sua casa in Arizona all’età di 75 anni.
I Cinque stadi psicologici del morire: negazione, rabbia, baratto, depressione, ed accettazione, menzionati nel suo libro, sono ritenuti una conoscenza comune nel mondo. E’ vero, la sua azione all’epoca (1969) promosse e diede energia al movimento per gli Hospice negli Stati Uniti.
Oggi però questa soluzione, all’epoca rivoluzionaria per le gravissime condizioni che si vivevano negli ospedali normali, è stata superata dal concetto di "presa in cura della persona" , in ragione di quanto già detto, nel proprio ambiente naturale di vita e quindi nell’Assistenza Domiciliare Integrata.
Questa, si sà, costerebbe pure meno o quanto meno lo stesso, coinvolgendo però meglio i medici di base, lo stesso "ospedale di comunità" risponderebbe meglio a questo processo unitario di assistenziale.
Quindi questi nostri ospedali più che elevarli (virtualmente) ad eccellenze super specialistiche andrebbero "sprofessionalizzati" in quanto l’iper specializzazione ci stà allontanando dal concetto di unicità della presa cura facendo letterarmente a pezzi il paziente.
La questione è fondamentalmente "etica" anzi no è "bioetica" ma del "quotidiano" e proprio perchè "quotidiana" la questione và affrontata immediata.
La perdita di fiducia nei confronti della politica ed a Sua volta nei confronti del medico (da essa delegata a curarci) e di conseguenza del nostro Sistema Sanitario Regionale (e nazionale) deriva fondamentalmente da questo problema trascurarlo si rischia il caos, avendo coscienza che la scienza è un progresso che ci dovrebbe liberare dalle ignoranze attuali proprio attraverso un vero è proprio "Governo Clinico" della Sanità in Campania.
Le nuove scienze che metteno in evidenza i "conflitti biologici" (Dr. Hamer), le stesse ricerche sulla biochimica delle emozioni (Candace pert, Joe Dispenza, ecc), la nuova fisica quantistica, a breve capovolgeranno tante certezze in medicina. Come sempre il nuovo si affaccia timido, impacciato mentre il vecchio resiste.
L’approccio fino ad oggi affidato al solo aspetto psicologico dei processi di "umanizzazione" delle strutture sanitarie, studiato nella psicosomatica fino a qualche anno fà, resterebbe, per certi versi, superato, dando ragione alle tesi che la migliore premessa per la presa in cura della persona ammalata è quella di rivolgersi a loro: attraverso la parte sana e non (appunto) a quella malata.
Quindi, perchè ancora oggi ci ostiniamo a chiamarli "terminali" ?
Come si fà a sostenere, ancora oggi, la validità della funzione degli "Hospice per Malati Terminali" ? Se proprio ci dobbiamo dare un nome chiamiamo le persone per il loro nome e coloriamo le strutture sanitarie con i colori delle "farfalle".
Ecco perchè ancora oggi sono indignato come cittadino, padre ed operatore della salute è per questo "testimonio e resisto" ringranziando pubblicamente tutti i Colleghi dell’Ospedale di Salerno, dove lavoro, i quali attraverso il Comitato di Solidarietà mi stanno sostenendo nelle mie vicende giudiziarie.
Allargo, i ringranziamenti ai tantissimi lavoratori e semplici cittadini che mi hanno rappresentato la loro stima ed il loro affetto ed è per questo che spero che le mie "testimonianze" restino solo "battaglie d’amore": Sono indignato e per questo ancora testimonio "La Volontà di Guarire" !
P.S. Vorrei farvi un "regalo" consigliandovi la lettura del libro di Norman Cousins "La Volontà di Guarire" ...non credo che lo troviate nelle librerie (provateci).
Dopo l’ultima edizione di Armando Armando del 1982 non mi risulta che siano state fatte ristampe è quella andò a ruba. Ma, come si dice: "Le Vie del Signore sono Infinite" ed ho scoperto .... questo link dove lo potete scaricare in formato pdf. E’ una botta di vita, senza indugio (tanto c’è l’indulto) leggetelo...aspetto vostro commenti:
http://www.sandroaiello.it/libro/la%20volont%E0%20di%20guarire.pdf
Considerato che: "l’acqua è poc e a papera nun galleggia....." per chi di voi vuole contribuire alle "mie cause" può versare un contributo sul conto corrente intestato a:
"Comitato di Solidarietà per Vincenzo Maddaloni"
Monte dei Paschi di Siena Ag. 5 Salerno (presso ospedale) Cin: N Abi: 01030 Cab: 15298 CC: 123674
Sede Sociale: Via Michele Vernieri, 91 int 7 – 84100 Salerno C.F. 95103140653 Presidente Giovanni (Nino) Ardia per ulteriori info e mail: comitato.solidarieta@tiscali.it
Info: Obbiettivo della raccolta resta ancora quello iniziale di 16.000,00 euro anche se con la seconda querela, ci saranno altre spese legali. Fino ad oggi sono stati raccolti circa 9.000,00. Il comitato chiaramente ha un proprio statuto e non è a fini di lucro. Ogni somma eccedente quella che necessiterà per le spese legali e per ogni eventuale risarcimento futuro (sono stati prodotti appelli) sarà devoluta, con atto pubblico del comitato, ad associazioni non profit impegnate nell’ambito socio-sanitario della Campania.
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