La ‘ndrangheta interessata a giornali e Tv

Mondadori vende due testate ‒ Stato di agitazione per Repubblica e Stampa ‒ Manovre per sostituire Sangiuliano al TG2 ‒ Il coraggio dei giornalisti di Myanmar ‒ All’Adige, direttore per un giorno

di Adriano Todaro - mercoledì 26 ottobre 2022 - 2649 letture

«LA ‘NDRANGHETA COMPRA GIORNALI» ‒ Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, intervistato da Radio Capital, ha affermato che «I soldi che entrano nell’economia illegale fanno saltare le regole del libero mercato e della libera concorrenza e minano la democrazia. Dobbiamo cominciare a porci la domanda se quei soldi, dopo essere stai utilizzati per comprare alberghi, ristoranti e latifondi, hanno cominciato o cominceranno di qui a poco a comprare pezzi di giornali, di televisioni e di radio. In questo modo possono condizionare il modo di pensare e ragionare delle persone comuni, magari quelle meno attrezzate culturalmente». Critiche, da parte del magistrato, alla politica che «potrebbe fare il contrario di quanto fatto nell’ultimo anno con riforme della giustizia che nulla hanno a che fare con la velocizzazione dei processi come ha chiesto l’Europa, e nulla hanno a che vedere con le risposte da dare a chi ha bisogno di giustizia».

SANGIULIANO DAL TG2 A MINISTRO ‒ Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2 sarà il nuovo ministro della Cultura. Legato a FdI, ma vicino anche a Lega, Sangiuliano lascia il posto da direttore e subito sono cominciate le grandi manovre per occupare non solo quel posto. A interim, per tre mesi, è stato nominato direttore il suo vice, Carlo Picieli. Secondo l’AdnKronos la futura guida del TG2 potrebbe essere Nicola Rao attuale vicedirettore del TG1 o Paolo Petrecca attuale direttore di RaiNews. Altre caselle dovranno essere modificate come le Testate Regionali (ora in mano alla Lega) e la testata di Isoradio. E potrebbe avere più visibilità Antonio Preziosi, attuale direttore di Rai Parlamento.

MONDADORI VENDE ‒ Il Gruppo Mondadori ha deciso di vendere le testate Grazia e Icon. Nell’esercizio 2021 le attività menzionate hanno registrato ricavi per circa 18 milioni di euro. Dopo Donna Moderna, Grazia è la seconda testata storica che Mondadori cede nel giro di pochi mesi. Una strategia che vede il rafforzarsi delle attività legate al digitale a scapito delle testate che hanno ancora principalmente nella carta il loro core business.

MYANMAR, IL CORAGGIO DI CHI SCRIVE ‒ Da quando lo scorso anno un colpo di stato ha portato i militari al potere in Myanmar, i giornalisti sono sempre più colpiti da minacce e censure. Centinaia di giornalisti sono fuggiti, rendendo questa regione uno dei luoghi più pericolosi al mondo per chi si occupa di informazione. Secondo l’associazione “Detained Myanmar Journalists Group”, 57 giornalisti sono in carcere. Gli editor di Oway, una rivista bisettimanale specializzata in reportage su questioni giovanili e politiche, sono ora tra gli ultimi elementi di una stampa libera. «Non è facile combattere una pistola con una penna, ma devo continuare a farlo», ha dichiarato Aung Sett, 22enne redattore capo della rivista, che ha parlato con il New York Times, a condizione di usare uno pseudonimo.

DIRETTORE PER UN GIORNO – Il quotidiano L’Adige ha “inventato” la formula “Direttore per un giorno” assieme a tutta una serie di novità editoriali per dare slancio al giornale che da poche settimane ha la concorrenza con Nuovo Trentino e con ilT. Il direttore Pierluigi Depentori ha scritto che questa iniziativa darà «uno sguardo esterno in grado di aiutarci a guardare le cose anche da altre angolature rispetto a quelle per noi abituali». Il primo “Direttore per un giorno” è stato il rettore dell’università di Trento Flavio Deflorian, che nella sede del giornale a Trento ha partecipato alle riunioni di redazione.

AGITAZIONI A LA REPUBBLICA E LA STAMPA ‒ Acque agitate a La Repubblica e a La Stampa, le due testate della Gedi. A Repubblica si è dimesso il Cdr dopo essere stato messo in minoranza dal gruppo dei “fiduciari e delle inviate”. Il direttore Molinari ha anche comunicato che alle pagine Economiche ritornerà Walter Galbiati, che, dopo aver lavorato all’ufficio comunicazione del Gruppo Pirelli per i contenuti digitali, ritorna a Repubblica per coordinare e sviluppare i contenuti carta/digitale del settore economia e del nuovo Affari e Finanza. La critica dei “fiduciari e delle inviate” sottolinea che «continuiamo a definirci “giornale dei diritti”, ma al nostro interno carenze d’organico, mancate sostituzioni maternità, non adeguate assunzioni di precari dopo la fine dei loro contratti e costanti tagli di budget, minano l’equilibrio produttivo della redazione. Annullandone pure l’essenziale fiducia in un progetto a più lunga scadenza. Chiediamo conto anche dello stato delle nuove iniziative editoriali. Quelle annunciate nei mesi scorsi non hanno trovato riscontro nei fatti. Né è stata spiegata all’assemblea la questione del marketing: perché la nostra testata non viene pubblicizzata e perché il prezzo del quotidiano è ormai esageratamente superiore a quello del nostro diretto competitor (24 per cento in più). Servono inoltre risposte circostanziate sul costante calo di copie in edicola». Il Comitato di redazione della Stampa, invece, ha dichiarato lo stato di agitazione nei confronti del direttore Massimo Giannini. Al centro della protesta, l’aumento della foliazione, quindi l’aumento degli orari e dei carichi di lavoro, e l’utilizzo dei pensionati per fare lavoro redazionale.


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