La dittatura, finalmente
È arrivata.
Dalle prove generali del G8 di Genova (2001) alla Campania di oggi: «La scena sembrava surreale: a guardarli dall’alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c’era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti» (Elisa Di Guida. Fonte: la Repubblica)
Dalla pronta emanazione -contro ogni regolamentazione europea- di un decreto a favore di rete4 alla invenzione del nemico razziale: i mussulmani, gli slavi, chiunque sia in qualunque senso diverso da coloro che comandano.
Dalla trasformazione della televisione italiana pubblica e privata nell’Istituto Luce alla opposizione (auto)distrutta, blandita nella sua vanità, minacciata nei suoi privilegi, comprata con le immense risorse finanziarie disponibili.
Dallo stravolgimento di fatto della Costituzione Repubblicana a una visione e gestione plebiscitaria della democrazia che fa pronunciare al deputato Italo Bocchino la seguente affermazione: «Poiché gli italiani hanno manifestato un così largo consenso a Berlusconi, rieleggendolo per la terza volta come Capo del Governo, segue che per loro il conflitto di interessi non è un problema. Dunque, il conflitto di interessi esiste solo nelle ossessioni degli avversari politici».
Dalla propaganda mascherata da notizie all’arroganza di un potere finanziario che va riducendo quanto nella società italiana resta di civile in un’umanità omologata, passiva, plaudente.
Questo è diventata l’Italia: una landa desolata governata da criminali e da attricette. Con l’opposizione pronta a incoronare Berlusconi quale “statista”. Rispetto al Ventennio, non sembra esserci una prevedibile fine di questa dittatura politica, culturale e morale, preparata da molti anni e ora nelle cose. Finalmente.
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E uno se non il più grave aspetto della vicenda è che questa desolante conduzione politica si sta dimostrando capace di agire in maniera funesta sulla stessa società civile. Del resto, se si propongono certe leggi xenofobe, se politici che rivestono ruoli di alto valore istituzionale come Fini fanno dichiarazioni in cui si equipara l’immigrazione ad un problema della sicurezza, se si lascia intendere che l’uso della violenza è una cosa normale e perfino doverosa come nell’ambito della questione campana non ci sorparenda di fronte all’imbarbarimento di sempre più vasti strati della popolazione.
Era ora così i comunisti andranno a casa! E se ci sono già vorrà dire che li mandiamo all’estero, che ne so.. nelle Maldive ad esempio. Maledetti comunisti la colpa del male mondiale è solo vostra.