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La deforestazione in Amazzonia si è ridotta di oltre il 30%

Un articolo di Martina Borghi (Responsabile Campagna Foreste di Greenpeace Italia)

di GREENPEACE - mercoledì 11 dicembre 2024 - 433 letture

Buone notizie dal Brasile! La lotta contro la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana mostra finalmente segnali positivi: nell’ultimo anno, la superficie disboscata si è ridotta del 30,6%, segnando il miglior risultato degli ultimi nove anni. Questo traguardo è stato possibile grazie alla ripresa del Piano d’Azione per la Prevenzione e il Controllo della Deforestazione (PPCDAm), un programma che ha riportato al centro le attività di monitoraggio e controllo nelle aree più critiche del Brasile.

Anche il Cerrado, la savana più ricca di biodiversità del pianeta, ha registrato un risultato importante: la deforestazione si è ridotta del 25,7% rispetto al 2023, dopo cinque anni consecutivi di aumenti.

Complessivamente, i progressi nella protezione dell’Amazzonia e del Cerrado hanno portato a una riduzione stimata delle emissioni di gas serra pari a 400,8 Mt CO₂ nel periodo 2023/2024 rispetto all’anno precedente.

Questi risultati, raggiunti nonostante un anno segnato da incendi record, mostrano l’impegno del governo di Lula per la tutela ambientale. Tuttavia, il Brasile è ancora lontano dall’obiettivo di deforestazione zero entro il 2030, una meta cruciale per affrontare la crisi climatica.

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Perché la deforestazione è un problema globale

La distruzione dell’ Amazzonia non è solo una questione locale: le foreste svolgono un ruolo fondamentale per la conservazione della biodiversità globale e per la lotta alla crisi climatica.

In Brasile, il 75% delle emissioni di gas serra deriva da agricoltura intensiva e allevamento. Se vogliamo rispettare gli impegni dell’Accordo di Parigi e del Marco Globale per la Biodiversità, è essenziale fermare la distruzione di questi ecosistemi vitali e ridurre drasticamente le emissioni.

Servono azioni concrete per fermare la deforestazione

I numeri positivi degli ultimi mesi dimostrano che invertire la rotta è possibile, ma servono interventi strutturali e a lungo termine.

Tra le misure più urgenti:

- Fermare i finanziamenti ai settori che alimentano la deforestazione: è necessario impedire che crediti e incentivi economici finiscano nelle mani di chi distrugge le foreste

- Rendere trasparente la filiera agroalimentare: garantire la tracciabilità completa dei prodotti agricoli e zootecnici, così da evitare che provengano da aree deforestate

- Investire in soluzioni sostenibili: servono risorse per finanziare la transizione ecologica e rafforzare i sistemi di controllo sul territorio.


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