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La castrazione del pensiero

"Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica..."

di Alessio Di Florio - mercoledì 3 dicembre 2008 - 2801 letture

Il 10 Dicembre 1948 i rappresentanti degli Stati vincitori della Seconda Guerra Mondiale si riunirono a San Francisco. Redassero e sottoscrissero solennemente la ’Dichiarazione Universale dei Diritti Umani’.

"Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione[...]" (Art. 2)

"Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato" (Art. 9)

"Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa[...]" (Art. 12)

"Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati" (Art. 30)

Vasto, provincia di Chieti, Abruzzo. Italia. Il Comune attiva un servizio per i giovani, chiamato InformaGiovani. Lo sportello viene dato in gestione al locale circolo ARCI, che aggiorna anche il sito internet. La ragazza responsabile pensa di dare visibilità sul sito a quelli che pensa possano essere due interessi dei giovani: la cultura e l’attualità. Colloca quindi nella homepage una citazione casuale di un celebre scrittore e alcune notizie d’attualità. Il caso vuole che un giorno si ritrovino, una accanto all’altra, una citazione di Antonio Gramsci, filosofo torinese morto nelle carceri fasciste, e la notizia di proteste contro i decreti Gelmini. Insorge il locale circolo di Alleanza Nazionale, che grida alla strumentalizzazione e ai "subdoli mezzi per inculcare alle giovani generazioni la loro mentalità", chiedendo che venga revocata la convenzione con l’ARCI. Aggiungendo testualmente "Ma non ci meravigliamo visto che la gestione dello stesso è affidata ad associazioni notoriamente vicine alla sinistra e fortemente politicizzate. Se pensano di utilizzare." con tono sprezzante e irridente. A nulla serve, evidenziato dalla stessa ARCI, notare che in realtà nel sito compaiano le notizie più varie e le citazioni degli autori più diversi, da D’Annunzio a Nietzche a tanti altri. Chiunque può collegarsi e verificare di persona. Il furore non si placa.

La Francia, dal Giugno 2008 e fino alla fine di questo mese, è presidente di turno dell’Unione Europea. E’ quindi, tra l’altro, portavoce dei 27 Paesi che la compongono nelle sedi internazionali. I suoi rappresentanti hanno presentato alle Nazioni Unite, nate all’indomani della sottoscrizione della Carta di San Francisco, una proposta semplice e lineare, dall’immediata comprensione: la depenalizzazione mondiale del reato di omosessualità. Una cosa è rubare o uccidere, un’altra amare una persona del proprio stesso sesso. Più semplicemente ancora: non si va in galera per aver baciato un uomo se si è un uomo o una donna se si è una donna. Si scatena il putiferio. Celestino Migliore, rappresentante dello Stato della Città del Vaticano, normalmente persona pacata e dai toni miti, e spesso attento osservatore sui diritti umani, lancia parole di fuoco. Grida allo scandalo e al tentativo di discriminazione nei confronti degli Stati che "non riconoscono le unioni tra persone omosessuali". Cosa abbia in comune il carcere con il matrimonio non è dato sapersi ma Migliore ha stabilito così. E’ troppo facile, e non ci soffermiamo sopra, ricordare che l’omosessualità è reato soprattutto in regimi come l’Iran dove si viene tranquillamente impiccati per questo. Ma è così ...

I due fatti hanno molti tratti in comune. In entrambi i casi sono state vomitate parole e condanne di fuoco in nome dell’ideologia e della minaccia al proprio pensiero. Gli ultimi mesi stanno vedendo una protesta montante contro le scellerate scelte di Tremonti e della Gelmini. Gli ultimi anni stanno vedendo, sessant’anni dopo San Francisco, la crescente consapevolezza del valore della libertà e dei diritti umani. L’aver visto sulla homepage di un blog Gramsci chiedere ai giovani di agitarsi e le proteste degli studenti di oggi (molti dei quali neanche sanno chi sia stato il filosofo fondatore del PCI) hanno scatenato paure e panico in coloro che sentono minacciati dalla democrazia e dalla libertà popolare i propri dogmi ideologici. Aver sentito accostare l’omosessualità e i diritti presso le Nazioni Unite ha avuto lo stesso effetto. Gramsci e la Gelmini, escludendo l’iniziale del cognome, e il riconoscimento delle coppie non eterossessuali con il carcere non hanno nulla in comune. Ma lo stesso i potentati, religiosi e politici, si sono sentiti minacciati. Il sonno della ragione crea mostri, si diceva una volta. Siamo andati oltre. E’ la castrazione del pensiero, l’abolizione del ragionamento e della materia grigia. Arroccati e rinchiusi in torri d’avorio sempre più reali (nelle stanze chiuse l’aria, dopo breve, diventa viziata e irrespirabile impedendo all’ossigeno di raggiungere il cervello) i padroni del vapore si sentono assediati e minacciati. Minacciati dalla libertà di pensare e agire, dalla cultura e dall’espressione personale. E’ la castrazione delle menti, in un tentativo di lobotomizzazione delle coscienze. L’ARCI di Vasto e la Francia non hanno realizzato nulla di sovversivo o di rivoluzionario. Le parole che i potenti hanno scritto e firmato sessanta anni fa lo sono molto di più. Le idee non hanno paura del confronto e della dialettica sociale, vivono e prosperano con esse. Il libero confronto delle parti, lo scambio tra pensieri e opinioni diverse, quando non contrapposte, sono l’ossigeno e la linfa vitale del ragionamento e delle idee. Ad essere minacciati sono i dogmi e i potentanti. Le tirannie, le dittature hanno cercato di soffocare la cultura, il dissenso, il confronto democratico.

"Crescete come buoni rivoluzionari. Studiate molto per poter dominare la tecnica che permette di dominare la natura" (Ernesto Rafael Guevara de la Serna, medico argentino)

"Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza." (Antonio Gramsci)


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