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La bestia nel cuore - Intimità perfette

Uno dei migliori film a cui abbiamo avuto il privilegio di assistere. Meravigliosa sceneggiatura, ottimo il ritmo, eccellenti gli attori...

di Salvatore Mica - giovedì 15 settembre 2005 - 5816 letture

Uno dei migliori film a cui abbiamo avuto il privilegio di assistere. Meravigliosa sceneggiatura, ottimo il ritmo, eccellenti gli attori tra cui spicca la semplicemente sublime performance della Mezzogiorno, il film passa leggero, dipanando tre storie fortemente intrecciate fra loro, drammi, comunque, che esplodono sofficemente nelle nitidissime atmosfere casalinghe create dall’autrice.

Primo filo narrativo:

Sabina (Giovanna Mezzogiorno) ha tutto: un bell’uomo accanto a se, attore: Franco (Alessio Boni), e un lavoro da doppiatrice che svolge con passione assieme ad una sua amica: Maria (Angela Finocchiaro); Purtroppo però Sabina non è felice, anzi la vediamo sfiorire man mano che la sequenza filmica va avanti,dalla morte del padre, strani incubi la perseguitano. Decide di andare a trovare il fratello Daniele (Luigi LoCascio) che vive negli States per scavare nel proprio passato e per scoprire “da cosa si deve salvare”.

Secondo filo narrativo:

La migliore amica di Sabina è Emilia( Stefania Rocca),una ragazza ceca segretamente innamorata di lei sin dai tempi dell’infanzia. Emilia vive isolata e trasandata, al buio, nella speranza che Sabina la passi a trovare. Il suo attaccamento morboso verso di lei spinge però Sabina ad allontanarsi, Emilia conoscerà Maria (Angela Finocchiaro) e riuscirà grazie a lei a ricostituire un percorso esistenziale dapprima relegato nel rimpianto di un passato irraggiungibile.

Angela Finocchiaro, perfettamente in ruolo, seppur mantenendo alto il ruolo drammatico a lei affidato, ci fa sorridere. Convince pienamente la sua performance.

Terzo filo narrativo:

Franco,insoddisfatto del suo lavoro, durante la permanenza di Sabina negli States, vive una fugace relazione con un attrice e riceve una gratificante proposta di lavoro dal suo regista. Al ritorno di Sabina dovrà scegliere quale delle due vie la sua vita dovrà seguire

L’autrice mostra di conoscere perfettamente l’animo umano ed è maestra nel rappresentarlo. I drammi mostrati, non risultano mai urlati,appesantiti, ridondanti, tutto nella sequenza filmica rimanda una luce familiare, casalinga, vera più del vero. La luce è forse l’elemento con cui maggiormente si è cimentata la regia: perfetta rappresentazione dello stato d’animo dei personaggi che via via si spogliano dei panni borghesi che vestono nel palcoscenico della vita.

Accusa feroce verso il mondo benpensante, urlo terrifico denunciante le nefandezze che ognuno di noi porta dentro, mormorio sommesso annunziante il perdono di una vecchia fine e la speranza in un nuovo inizio.


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> La bestia nel cuore - Intimità perfette
18 settembre 2005, di : Francesca

Ho visto il film ieri sera e quindi la mia è ancora un’impressione ’a caldo’. è vero: si tratta di un grande film, ottimamente diretto e ottimamente recitato. La Comencini è stata straordinaria nel saper intrecciare così tanti temi e così tante storie: uno spaccato di vita,sono d’accordo, più vero del vero.

Spaccato di vita ’reale’ in quanto complesso, ampio; si parla di tutto. Quando penso ad un bel film in genere mi viene in mente "Film blu", così "pieno" di amore, morte, gioia, dolore; di vita, appunto. Credo che "La bestia nel cuore" abbia la stessa ’ampiezza’

Non so se ha ragione un mio amico che dice che è un film molto femminile; secondo me è un film che riesce a raccontare perfettamente l’ousìa maschile e quella femminile. La differenza sostanziale è che le donne si innamorano sempre dell’altro, gli uomini no (e non c’è niente di male!) La Comencini mette in evidenza le differenze di questi due universi, ma senza dare giudizi. Prendiamo il personaggio di Franco: lui tradisce Sabina con un’attricetta di cui non è affatto innamorato, però non è un personaggio negativo. è lui che rappresenta l’anima più nobile del mestiere di attore che condivide con Sabina: lui accetta di girare una fiction solo perchè lei gli fa ’notare’ la convenienza economica; lei è più rassegnata, fin dall’inizio.

La Comencini dunque parla anche del suo mestiere, di chi fa Cultura e si vede mortificare ogni giorno dalla cultura televisiva: una critica coraggiosa e spietata; avrei forse preferito un incoraggiamento finale ... ma non sarebbe stato reale (sic!)

Il film ricostruisce una drammatica storia di abuso sessuale consumato tra le mura di casa , ma vedete di quante altre cose riesce a parlare e far parlare? I grandi film sono questo.

p.s. Giovana Mezzogiorno e LO Cascio hanno confermato di essere i più grandi attori nostrani... ma come fa lei a piangere in quel modo? E lui, come fa a guardare in quel modo?