La "Z" di Zapatero

Come Ester Pryne condannata per adulterio nel romanzo "La lettera scarlatta" di Howthorne, cosi’ il Professore Prodi si ritrova condannato ad un’etichetta, quella di "Zapaterista".
Come Ester Pryne condannata per adulterio nel romanzo "La lettera scarlatta" di Howthorne, cosi’ il Professore Prodi si ritrova condannato ad un’etichetta, quella di "Zapaterista". La "Z" scarlatta, la "Z" di zapaterista, fiammeggia sulla personalità di Romano Prodi, solo che a differenza dell’adultera Esther, lui non l’ha ricamata da sè, gliel’hanno ricucita gli altri nel tessuto retrivo e sfaldato della nostra cultura italiana. Infatti in Italia c’è una sfilza di specialisti nell’attribuire etichette, nel creare fenomeni di costume imbarazzanti. Prodi,non è zapaterista, ahimè...
E Zapatero non è una strega da perseguire con delle crociate ideologiche che rasentano un puritanesimo quanto mai nocivo. Stiamo parlando di PACS, patti di solidarietà per le coppie di fatto, già la nomenclatura di per sè ha dell’intangibile. Ma questo sfugge all’Osservatorio Romano che spiega l’argomento in termini di disgregazione della famiglia. E così il leader dell’Unione si porta questo fardello: Zapaterista.
Zapaterista, clandestino, ebreo, musulmano, e più ne abbiamo e più ce ne mettiamo nell’ormai saturo decalogo del bigottismo italiano. L’Italia è sorda, non sente gli echi del progresso civile e umanitario. Prodi ha cominciato ad udire le voci della modernità, dei diritti dell’uomo. Per questo adesso molti vorrebbero vedere la sua immagine rovente e bruciante in un rogo chiamato ignoranza. Quale sarà la prossima lettera scarlatta?
Attendiamo. Intanto non mi sorprenderei se negli altri Stati europei fossimo noti e popolari per le nostre vedute cosi’ ristrette... Spaghetti a parte, si intende...
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