La Metamorfosi

Proliferano gli esperti sulla ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo.
La metamorfosi italiana, potrebbe sembrare a prima lettura una malattia invece a quanto pare è stata una mutazione genetica. In pratica si tratta di un sistema che si innesca a nostra insaputa quando al succede di un evento di qualunque natura ci sentiamo in grado di poter dare spiegazioni, pareri, consigli e informazioni, insomma ci trasformiamo in Esperti.
Definizione: Un esperto è una persona alla quale, per motivo di professione oppure per una comunque acquisita competenza ed esperienza su una data materia, viene richiesto di fornire pareri scientifici su argomenti di dettaglio. (it.wikipedia.org/wiki/Esperto) Terminologia odiata da molti perché si configura con una persona che sa molto di un solo argomento.
Da un sondaggio eseguito, l’Italia sembra essere il paese che vanta il maggior numero di esperti in svariati campi. La vita dell’esperto è però lontana dai riflettori, o dalle pagine dei giornali. Da uno studio effettuato, egli, l’Esperto, vive normalmente, normalmente lavora, normalmente guida l’auto, normalmente fa colazione al bar, insomma si cela fra di noi. Il suo essere Esperto si sveglia quando arrivato sul posto di lavoro, piuttosto che al bar, viene attratto inesorabilmente dalla notizia, l’argomento si trasforma in ipnosi per la sua mente ed eccolo l’Esperto.
Ha coscienza di sapere che non è l’unico, ma che come lui tanti si sono svegliati, la corsa è all’accaparramento delle pagine stampate, per primo. A scene come quella scherzosamente raccontata si assiste praticamente ogni volta che un evento scuote l’opinione pubblica, l’ultimo al quale purtroppo abbiamo assistito è il terremoto d’Abruzzo. Dopo qualche settimana ecco spuntare gli esperti in strutture, tecniche di consolidamento, sistemi costruttivi, etc. Nessuno di essi però si arrischia a dare una indicazione precisa che non fosse quella di rivolgersi “ad un tecnico esperto”.
Si riempiono pagine dei giornali con “l’esperto consiglia”, consiglia bene di rivolgersi ad un esperto. Chi si occupa di costruzioni ci suggerisce che l’attività di progettazione è molto complessa e richiede conoscenze in vari argomenti, inoltre il progettista non “progetta per l’evento massimo” ma per uno standard dettato dalla normativa. Se si progettasse per il massimo evento aspettato si dovrebbero realizzare manufatti di proporzioni spaventose e dai costi esorbitanti.
Ancora ci suggeriscono, noi e gli edifici siamo oggetti che stanno sopra un sistema che è la crosta terrestre con la suddivisione in zolle, quella famosa “E” che nella formula del rischio è l’esposizione. Come tali gli edifici sono ancorati alla crosta stessa che è quella che si muove, per le ovvie leggi della fisica, come subiamo l’effetto della velocità dell’auto all’orche essa si arresta, che riduciamo con la cintura di sicurezza, allo stesso modo l’accelerazione che il suolo imprime all’immobile, ancorato ad esso, inevitabilmente gli farà subire uno spostamento nella direzione impressa.
Il comportamento degli edifici in cemento armato e in muratura è catalogato da lunghi e osservazioni fatte sul campo. Le strutture siano esse in cemento armato o in muratura seguono precise regole in funzione della frequenza (onde), o meglio della gamma di frequenze, con cui il terremoto arriva, il problema è sapere come, quando e dove e con quali frequenze il terremoto si manifesta.
Il terremoto è frutto dello squilibrio dello stato tensionale interno della crosta frutto di spostamenti millimetrici e/o centimetrici delle placche, al momento è impossibile sapere quando l’equillibrio tra le forze si rompe. Infine ci suggeriscono, che le tecniche di consolidamento, non sparpagliate per tutto l’immobile, mirano a portare l’immobile o parti di esso a criteri di oggettiva resistenza ad azioni esterne, o a renderli omogenei all’immobile. Molte volte sono frutto di abusivismo o cattiva esecuzione magari tramandata nel corso degli anni, per la perdita di quella che viene definita memoria storica su eventi di una certa importanza.
Diffidiamo di chi all’ultimo momento si fa chiamare esperto, nel 90% dei casi ha subito quella metamorfosi di cui parlavamo.
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dopo il terremoto del 1990 in sicilia gli esperti si accaparrarono i progetti della ricostruzione. gran parte di questi esperti erano nel giro di genio civile e sovrintendenza. qualcuno fece incetta di progetti. nel 2000 gli esperti della sicilia orientale terremotata furono azzerati da mirello crisafulli assessore regionale che li rimpiazzò con quelli della sicilia centro occidentale. non è che gli esperti siano gli amici dell’onorevole di turno?
In quel caso, in cui ancora regnava l’ignoranza su problemi di emergenza e ricostruzione concordo sul fatto che probabilmente si trattava di accaparratori. Oggi in cui la scienza della protezione civile, si è estesa, migliorata, standardizzata nella gestione degli eventi, credo si tratti più di pseudo esperti che tirano acqua al proprio mulino.