La Fracci non è una brigatista...

...Come ti fanno incazzare anche una strapagata.
Carla Fracci non è una brigatista.
- La fracci qualche anno fa...
- Forse, vista l’espressione, già si immaginava dove avrebbe portato la politica italiana...
Ebbene sì. Vorrei proprio vedere. Perché la Fracci, per quanto sia apparsa in televisione nei pochissimi servizi riguardanti il fatto con una faccia severa e poco sorridente, non credo sia proprio paragonabile ad un brigatista rosso con la voglia di buttare giù questo governo o comunque disponibile ad una polemica gratuita. Quando una come la Fracci si arrabbia…vuol dire che c’è un motivo.
Il fatto? Il fatto, per dovere di cronaca, è l’invisibile protesta degli artisti che si protrae oramai da mesi e che ha avuto maggior visibilità durante la manifestazione del giorno 21 scorso a Roma.
Ed ecco, mi limito a riportare sue parole, il "come la pensa" un’artista strapagata in merito all’atteggiamento di questo governo ed in genere della politica italiana nei confronti della cultura e dell’arte. E sottolineo "strapagata", perché sicuramente la Fracci non morirà di fame a causa dei tagli alla cultura. Altri sì. Quindi il problema non è solo economico…è molto più grave.
La nostra battaglia è perchè il governo rifletta su questa situazione precisa, perché tagliare i fondi a quello che può essere lo sviluppo della cultura, il propagandare e fare cultura, è una azione insana, che si ritorcerà su un governo che propone questi tipi di tagli, in quanto la cultura è la linfa vitale per la vita morale di una nazione. E allora bisogna che il governo rifletta su quello che sta facendo e su quello che intende fare. Auspichiamo che la situazione venga rivista e si decida di non tagliare fondi alla cultura, perché è la cosa più infame che si possa fare!
Sono stati tagliati anche spazi per la musica nella scuola. Certo, sono state tagliate tante cose anche nelle scuole di musica e danza.
Io Carla Fracci non posso parlare per una minoranza così piccola come la danza in Italia, ma parlo a nome di un larghissimo cenacolo di persone,che non avendo più i mezzi per fare queste cose, si sentono come tolti di mezzo, perché non possono più agire senza i mezzi seppure minimi, che oggi avevamo.
Il problema è molto grave. La cultura non serve mica a noi che siamo personaggi "uscenti"!
La cultura serve alle persone che hanno 14 o15 anni, e che hanno la necessità assoluta di apprendere da altre persone nozioni giuste che le mettano in condizioni per affrontare le nozioni, la morale della vita.
Un paese senza cultura e arte, senza i mezzi per fare cultura e arte, è un paese che non si rinnova, che si ferma e non ha accesso a ciò che succede in paesi più importanti, negandosi così ad un futuro vero, autentico e soprattutto libero.
Carla Fracci 14 febbraio 2005
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Volevo solo segnalarvi che sì, Carla Fracci è strapagata (cosa normale, per una delle ballerine più importanti del mondo), ma è sempre stata schierata a sinistra, era un’amica di Lea Rabin e ha combattuto senza mai tirarsi indietro molte lotte a fianco di chi è meno pagato di lei. Così sta facendo oggi, sposando la causa di noi lavoratori dello spettacolo che -non essendo strapagati- avremo seri problemi di sopravvivenza se non cambia la linea di tagli voluta da questo disgraziato governo.
Dino Giarrusso
Si. La Fracci è sempre stata di sinisra, ma mai si è esposta coi toni di questi giorni. Quando si parla delle proteste degli artisti, l’immagine è semrpe di noi operatori dello spettacolo sottopagati...sintomatico è che questa volta la rabbia più forte sia stata msotrata da quanti comunque, a fine mese, ce la fanno...anche con abbondanza di mezzi. Se la Fracci si è esposta tanto, vuol dire che siamo proprio messi male. Questo volevo dire. Grazie per le precisazioni.