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La Consulta boccia il lodo-Schifani

Per i giudici costituzionali il provvedimento blocca-processi va contro l’articolo 3 della Carta (principio di uguaglianza). Ora riprenderà il processo Sme-stralcio contro Silvio Berlusconi

di Redazione - mercoledì 14 gennaio 2004 - 10752 letture

ROMA - E’ la seconda doccia gelata per il centrodestra nel giro di un mese. A metà dicembre, il rinvio dal Quirinale alle Camere del ddl Gasparri. E ora, il no della Consulta alla legge blocca-processi. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato oggi illegittimo il cosidetto lodo Schifani, il provvedimento con il quale si garantisce l’immunità e si sospendono i processi in corso per le cinque più alte cariche dello Stato: presidente della Repubblica, premier, presidenti di Camera e Senato e presidente della Consulta.

Una bocciatura senza appello, dopo che invece nelle ultime ore si erano succedute voci di un "no" parziale alla legge. La Corte ha infatti dichiarato l’illegittimità dell’art. 1 della legge, perchè "viola gli articoli 3 (principio di uguaglianza) e 24 (diritto di difesa) della Costituzione.

La decisione è arrivata al termine di una camera di consiglio durata circa due ore e dopo una serie di riunioni, nei giorni scorsi, che si erano concluse con un nulla di fatto. Il testo della sentenza che ha bocciato il lodo Schifani (relatore Francesco Amirante) verrà reso noto nei prossimi giorni. E il suo effetto (annullando la sospensione dei processi penali nei confronti delle cinque più alte cariche dello Stato) sarà quello di una ripresa del processo stralcio Sme a carico del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Anche se il procedimento - ricomincerà da capo davanti a un altro collegio del Tribunale di Milano rispetto a quello che ha giudicato Cesare Previti.

Sempre oggi la Consulta ha dichiarato "ammissibile" la richiesta di referendum abrogativo del lodo, precisando che spetta ora alla Cassazione la valutazione delle conseguenze della dichiarazione di illegittimità costituzionale decisa oggi stesso dalla Corte Costituzionale. Ma - a questo punto - è scontato che il referendum non si terrà: la Cassazione non potrà fare altro che constatare che l’art. 1 della legge 140 è caduto per effetto della sentenza della Consulta e che dunque non esistono più i motivi per un referendum abrogativo.

Il testo del lodo Schifani "Non possono essere sottoposti a processi penali per qualsiasi reato, anche riguardante fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione e fino alla cessazione della carica, il presidente della Repubblica (eccezion fatta per il caso di impeachment per alto tradimento o attentato alla Costituzione votato dal Parlamento), il presidente del Senato, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio (salvo il caso di reato commesso nell’esercizio della propria funzione, accertato con autorizzazione a procedere del Parlamento), il presidente della Corte Costituzionale.

Processi e prescrizione sospesi da entrata in vigore legge: dalla data di entrata in vigore della nuova legge sono sospesi i processi penali in corso contro le cinque cariche a cui si riferisce la legge, in ogni stato e fase o grado e per qualsiasi reato siano stati iniziati, anche per fatti antecedenti l’assunzione della carica e fino alla cessazione della medesima. A partire dalla data di sospensione dell’azione penale e/o dei processi è altresì sospeso il decorso dei termini per la prescrizione del reato contestato all’alta carica".

fonte: La repubblica


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> La Consulta boccia il lodo-Schifani
19 gennaio 2004, di : Daniele |||||| Sito Web: La Consulta boccia il lodo-Schifani

Salve girodivite. Ho appena letto l’articolo riguardante il lodo Schifani e mi sono fatto un’idea. Il mio parere è quello che almeno questa volta una legge a favore di Berluscono è stata bocciata e giustamente bocciata. Se il nostro presidente non avesse paura non si farebbe le leggi ma andrebbe davanti ai giudici e si farebbe processare come qualsiasi italiano. Non mi voglio dilungare altrimenti dovrei scrivere un libro però voglio dire un’ultima cosa: "Le leggi bisogna farle scrivere a politici non ha finti politici di nome Schifani".
    > La Consulta boccia il lodo-Schifani
    21 gennaio 2004, di : Marco

    Vi invito solo a riflettere: 1) art. 3 Cost. "tutti i cittadini sono uguali innanzi alla legge senza distinzione di sesso razza lingua religione opinioni politiche (sara’ vero!?) condizioni personali e sociali." In questo articolo non viene citata "la funzione che un soggetto (N.B. di rilevanza costituzionale) svolge", e ricollegandomi all’art. 68 della stessa Cost. faccio notare il particolare rilievo che determinati soggetti rivestono nell’ambito del nostro sistema e pare ovvio il particolare regime ( a giusta ragione DIFFERENZIATO) di tutela che ad essi deve essere riservato ( ricordate per caso la separazione dei poteri ed il divieto di ingerenza tra i 3 poteri dello stato? questa tutela ne è la garanzia!) 2) Una sentenza della Corte Costituzionale che non richiama espressamente la deroga all’art. 138 Cost. che prevede per modifiche o ampliamenti (ed è questo il caso , visto che stiamo parlando di dare esecuzione all’art. 68 cost. gia’ perfettamente operante) alla costituzione una legge costituzionale, ma che si limita in primo acchitto a richiamare un numero piuttosto vasto di articoli, dando una motivazione solo per quel che riguarda l’art. 24 ( anche in riferimento all’art. 3 prima dice che non riscontra palesi motivi di incostituzionalità e poi in un secondo momento lascia intendere il contrario), non sembra un poco lacunosa? 3)La Consulta che addirittura lascia intendere che questa legge sia "una menomazione" del diritto alla difesa di cui l’art. 24 Cost. poiche’ impone all’imputato (eccellente!...per rimanere in tema di sentenze "ad personam") una scelta: dimettersi ed affrontare il processo consentendo l’accertamento o continuare la sua funzione sotto il peso infamante dell’imputazione a lui rivolta. Mi pare che non siano esattamente i motivi da cui si è mossa la Procura di Milano, cosi’ come mi pare che "ogni motivo poteva essere buono per caducare questa legge" (... e le leggi le fanno in Parlamento eh!) 4) La legge parla in ogni caso di : SOSPENSIONE DEL DECORSO DEI TERMINI PER LA PRESCRIZIONE DEL REATO CONTESTATO...ed inoltre , e questo per smentire ancora quanto detto dalla Corte, precisa che il PROCESSO RESTA SOSPESO SINO ALLA CESSAZIONE DALLA CARICA e dunque non mi pare che si tratti di sospensione SENZA DURATA cosi’ come ha rilevato la Consulta 5) In ultimo un dato politico: qualcuno ha per caso visto chi compone la Corta Costituzionale?...Chi si è preoccupato di vedere il retroterra politico- culturale dei "giudici delle leggi"? (la legge come strumento di lotta sociale è un tema ben noto al giudice Zagrelbesky) I Miei Saluti
      > La Consulta boccia il lodo-Schifani
      22 gennaio 2004

      Ok, va bene, tutto va bene, certo è, che se ci pensi, nel contempo della "sospensione" del processo, se il lui in questione, ti cambia altre leggi? Alla fine del mandato è assicurato a vita felice. Il falso in bilancio non ti dice niente? I 150 e forse più processi pendenti su cui è chiamato a rispondere, non ti dicono niente? L’Italia ad oggi è in assoluto la Nazione più ridicolmente comandata.
        > La Consulta boccia il lodo-Schifani
        22 gennaio 2004, di : Marco

        Altra inesattezza: il falso in bilancio non è stato assolutamente depenalizzato da alcuna legge di questo Governo (Tanzi non sarebbe stato indagato, idem per Crudele- caso Finmatica-), da cio’ ne discende che chi dovesse essere considerato colpevole e condannato per questo reato, per questo reato sara’ punito. Ed ancora: uno dei principi fondamentali del sistema processuale penale è la PRESUNZIONE DI INNOCENZA, ovvero nessuno puo’ essere ritenuto colpevole per un reato se non in forza di una sentenza che ne definisca la colpevolezza ( in un Paese moderno questa è una delle garanzie piu’ importanti per tutelare la dignita’ di una persona). Non mi pare che nei confronti del Presidente del Consiglio questo principio venga rispettato ,sia dalla magistratura che ne parla ormai come di un delinquente, sia dai politici ( di sinistra) che danno ormai Berlusconi come spacciato, sia dai "comici" come Luttazzi che nel suo ultimo spettacolo lo ha definito "mafioso", sia dalla stampa ( ma sia chiaro non solo nei confronti di Berlusconi, visto che ormai sono decenni che dobbiamo assistere ad inesattezze lessicali ed a strafalcioni tecnici che stravolgono la condizione in cui realmente si trova una persona: basti pensare al travisamento di indagini in luogo di processo, di avviso di garanzia in luogo di imputazione, di processo in luogo di procedimento, di imputato in luogo di indagato... potrebbe sembrare una cosa banale ma assicuro che nel modo piu’ assoluto non lo è!!!) Concludo anche questo intervento dicendo che: se OGGI il Presidente del Consiglio è Berlusconi, in un FUTURO prossimo non è detto che resti Berlusconi ( e non oso immaginare le alternative! ), ergo "Berlusconi non si fa le leggi su misura" MA Berlusconi indirizza la sua attivita’ di Governo verso un progetto di RIFORMA che interessa e riguardera’ TUTTI I CITTADINI DI QUESTO PAESE!
          > La Consulta boccia il lodo-Schifani
          29 gennaio 2004, di : giulia

          è ammirevole l’impegno prestato per difendere chi non pare in grado di difendersi da solo... noto solo che il lavoro dei comici pare superfluo di fronte ad una persona che si ridicolizza da sola. noto inoltre un notevole impegno nella documentazione ma posso assicurare che, volendo disquisire di diritto, non si può negare che l’attacco alla magistratura (che è innocente a sua volta fino all’accertamento della sua colpevolezza n.d.a.) rimane uno dei comprortamenti più riprovevoli di cui un’alta carica dello stato possa macchiarsi. nessuno ha processato nessuno prima del tempo perchè non si riescono nemmeno ad iniziare questi processi (potrebbe trattarsi di una sfortunata congiunzione astrale!) rimane il fatto che il vittimismo è un atteggiamento molto triste e che mostra (come d’altronde l’atteggiamento di tutto il mondo politco, con poche eccezioni!)l’impoverimento del dibattito politico nel nostro paese: sterile, infruttoso e ridicolo... anche se temo di essere caduta nello stesso errore rispondendo a questo intervento. grazie
            > La Consulta boccia il lodo-Schifani
            30 gennaio 2004, di : Marco

            Se il tuo timore è di essere caduta nel ridicolo (anche se non ne vedo il motivo: Dio ci ha dato un cervello, se lo facciamo funzionare non c’è nulla di male), non di certo io posso fugarne il sospetto ( visto che la discussione è partita da me ). Per chiarire: non difendo Berlusconi, non difendo questo Governo, non difendo la destra, ed infatti tutto quello che mi sono limitato a dire è che la Corte ha emesso una sentenza ridicola , infondata e pretestuosa quasi quanto le ALTRE motivazioni che ne sono alla base!. Tu dici : "... volendo disquisire di diritto, non si può negare che l’attacco alla magistratura (che è innocente a sua volta fino all’accertamento della sua colpevolezza n.d.a.) rimane uno dei comprortamenti più riprovevoli di cui un’alta carica dello stato possa macchiarsi.". Onestamente in questo che hai scritto non vedo nulla di giuridico, ma anzi l’ennesimo approccio ( o tentativo di approccio) soggettivo ad una vicenda che dovrebbe essere trattata con terzieta’(le mie riflessioni sono tutte riscontrabili, basta aprire un codice e saperlo leggere!). Cosi’ come mi pare forse fuori luogo parlare di presunzione di innocenza in relazione ad un magistrato ( non essendo neanche prevista)che svolge il suo compito con molta poca obiettivita’ (vedi avviso di garanzia presentato a Napoli, vedi i tanto famosi "resistere resistere resistere", vedi una sinistra che abbraccia- girotondando e non - sempre piu’ commossa la crociata antiBerlusconi- ...e chiamalo vittimismo!!!... -, vedi l’elezione, forse PER UNA STRANA CONGIUNZIONE ASTRALE , a Presidente della Consulta del tanto equo Zegrelbesky etc etc). Poi se il tutto si accompagna ad una descrizione del Presidente Del Consiglio come di una persona che si ridicolizza da sola e che non si sa difendere...purtroppo il mio timore viene confermato. Sempre per dovere di precisione devo risottolineare che: proprio perche’ nessuno ha processato "nessuno" prima del tempo ( che poi c’è un tempo?!) non si dovrebbe parlare di questo "nessuno" come di un "nessuno" colpevole. Concludo: secondo la legge Berlusconi puo’ esprimere le proprie opinioni su un magistrato (il quale, fino a prova contraria, puo’ agire in giudizio per diffamazione), un magistrato NON PUO’ E NON DEVE esprimere opinioni su indagati/imputati! Saluti apolitici :)
          > La Consulta boccia il lodo-Schifani
          11 giugno 2004

          Vergognati complice di ladri
        > La Consulta boccia il lodo-Schifani
        13 luglio 2006

        è ovvio che il lodo schifani è una cosa a favore di Berlusconi e della destra. Menomale ke c’è la Corte costituzionale che ha detto ke quella legge è contro la costituzione e contro il naturale e fondamenale principio di uguaglianza fra TUTTI i cittadini, nessuno escluso. Grande Consulta, Abbasso Berlusconi, Schifani e il Centro destra, Viva l’italia.

        P.S. Art. 137 della Costituzione, comma 3:Contro le decisioni della Corte Costituzionale non è ammessa alcuna impugnazione (speriamo ke rimanga così!)