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LIBERAZIONE di Sandor Marai

di Giuseppe Artino Innaria - mercoledì 29 ottobre 2008 - 4432 letture

Budapest. Fine del ’44. L’Armata Rossa sovietica è alle porte. La studentessa universitaria, poco più che ventenne, Erzsébet trascorre le proprie giornate presa da un unico assillo: trovare per sé un riparo sicuro dai bombardamenti e per il padre, studioso stimato, un rifugio segreto, dove possa nascondersi dai nazisti e dalle croci frecciate ungheresi, che lo braccano per certe sue prese di posizione umanitarie in favore degli ebrei.

In una cantina, stipata di circa centoquaranta persone, mentre l’assedio si intensifica, la giovane vive gli ultimi giorni di attesa del liberatore, finché una donna esclama la parola fatidica: “Liberazione!”.

Ma la libertà appena restituita acquista subito uno strano sapore. Niente può essere più come prima.

La guerra ha lasciato agli uomini una tremenda, nuova consapevolezza: di quanto male possa rendersi colpevole la natura umana. Bastano pochi istanti dopo la liberazione perché la protagonista sia costretta a mettere da parte le ultime illusioni giovanili sulla forza palingenetica dell’amore.

Il primo soldato sovietico che incontra non esita a stuprarla, mostrando immediatamente e senza remore il volto orrendo di un altro conquistatore.

Sandor Marai chiude il romanzo con un colpo da maestro. Intanto che il simbolo del nuovo dominatore irrompe, su uno scenario devastato di rovine, nelle sembianze di un elegante soldato a cavallo russo, un’Erzsébet ormai disincantata inizia il suo viaggio in un mondo post-bellico sbuffando sarcasticamente: “A quanto pare, sono libera”

Opera breve quanto intensa, scritta nell’estate del ’45, “Liberazione” non è soltanto un romanzo di formazione al femminile. È il quadro di una generazione che esce dalla guerra perdendo ogni fiducia nei propri simili. Ma soprattutto il lampo profetico di un genio della letteratura, che intuisce prima di ogni altro il futuro prossimo di un’Ungheria votata a pagare un caro prezzo al “socialismo reale”. La repressione sovietica del ’56 darà dolorosamente ragione a Marai: la grande utopia del “sole dell’avvenire” era ormai tramontata sotto i colpi di decenni di burbero stalinismo.

Titolo: Liberazione. Autore: Sandor Marai. Editore: Adelphi Edizioni. Anno di pubblicazione: 2008. Pagine: 162.


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