L’otto Marzo non è una festa!
Le origini della Giornata Internazionale della Donna, sono stranamente controverse. Anche i libri di storia forniscono versioni diverse: c’è chi dice che la Giornata delle Donne sia stata istitutita dall’Assemblea dell’ONU per ricordare le 129 operaie, in gran parte italiane e di origini ebraiche, morte nell’incendio della Cotton di New York, (o di Chicago?) l’otto marzo del 1908.
di
Ida Sconzo
- mercoledì 10 marzo 2004
- 17529 letture
Le origini della Giornata Internazionale della Donna, sono stranamente controverse. Anche i libri di storia forniscono versioni diverse: c’è chi dice che la Giornata delle Donne sia stata istitutita dall’Assemblea dell’ONU per ricordare le 129 operaie, in gran parte italiane e di origini ebraiche, morte nell’incendio della Cotton di New York, (o di Chicago?) l’otto marzo del 1908. E chi scrive che fu istituita a Copenaghen, il 29 agosto del 1910, nel corso della conferenza Internazionale delle Donne Socialiste, in ricordo del grande sciopero delle lavoratrici tessili di New York, al quale parteciparono 30 mila donne, l’otto marzo del 1848. Altre fonti affermano che fu Rosa Luxemburg a proclamare la Giornata Internazionale di Lotta.
In ogni caso, questa Giornata non è una festa. È una giornata di lotta, di riflessione, di provocazione. Mi è sempre dispiaciuto vedere distrutti tanti alberi di mimosa e non ho mai capito il motivo per il quale bisogna comprare o regalare il mazzetto giallo, per ricordare agli "Uomini di Potere", i problemi delle donne.
Soltanto alcuni giorni fa, da un rapporto di Amnesty International, abbiamo saputo che un miliardo di donne nel mondo vengono ogni anno picchiate, stuprate, mutilate, assassinate da fidanzati, mariti, amici, familiari. Basterebbe questo singolo dato per dimostrare, da solo, che l’Otto Marzo non è una festa.
Se si pensa poi a tutte le donne disoccupate, precarie, co.co. co., single o separate, con figli da mantenere. Se si pensa che in gran parte delle città italiane, una casa in affitto costa come una vacanza esotica, le liste d’attesa negli asili nido sono lunghissime, è stato ridotto il numero degli insegnanti di sostegno per bambini con handicap, si vuole abolire o ridurre drasticamente il tempo pieno, forse si può capire che l’Otto Marzo non è una festa.
Se il nostro è un paese vecchio (e non bastano mille euro per il secondo figlio) forse qualche motivo c’è ed È VERAMENTE STUPIDO far finta di non vederlo. Milioni di "persone" non hanno ancora diritto alle otto ore lavorative, non hanno un regolare contratto di lavoro, non godono di ferie o periodi di malattia retrubuiti. (vedi Sanità, Scuola, Università, Informazione).
Nel Terzo Mondo milioni di donne non hanno acqua e cibo per sè e per i figli, non hanno medicine per curarsi, vivono in paesi in guerra... Più ci penso e più mi chiedo: cosa c’è da festeggiare l’Otto Marzo?
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> L’otto Marzo non è una festa!
3 febbraio 2005, di : Arianna
Sono d’accordo nel non ritenere l’otto marzo una festa , viceversa ritengo importante ricordarlo, utilizzandolo, come riferimento per parlare sempre ed ancora di qualunque problema riguardi la condizione della donna in Italia, in Europa e nel mondo. Ed è quindi nel giorno dell’otto Marzo che trovo giusto culturalmente e politicamente, al di là delle iniziative puramente commerciali che inquinano sempre tutto, continuare non a festeggiarlo, bensì a commemorarlo in ricordo di tutte le donne che hanno lottato e sono morte per difendere i diritti di tutte le altre donne.
Sono d’accordo nel non ritenere l’otto marzo una festa , viceversa ritengo importante ricordarlo, utilizzandolo, come riferimento per parlare sempre ed ancora di qualunque problema riguardi la condizione della donna in Italia, in Europa e nel mondo. Ed è quindi nel giorno dell’otto Marzo che trovo giusto culturalmente e politicamente, al di là delle iniziative puramente commerciali che inquinano sempre tutto, continuare non a festeggiarlo, bensì a commemorarlo in ricordo di tutte le donne che hanno lottato e sono morte per difendere i diritti di tutte le altre donne.
> L’otto Marzo non è una festa!
8 marzo 2005, di : Roberta
sono d’accordo con Arianna. al di là della superficialità con cui questa ricorrenza viene considerata damolti uomini e donne, andrebbe ricordato il suo significato profondo: non è "festeggiamo le donne un giorno all’anno", bensì fermiamoci per un giorno a ricordare come la condizione femminile, le relazioni tra uomini e donne, la società può essere cambiata e interrogata a questo riguardo durante tutto l’anno. Buona festa della donna. Anche agli uomini.
sono d’accordo con Arianna. al di là della superficialità con cui questa ricorrenza viene considerata damolti uomini e donne, andrebbe ricordato il suo significato profondo: non è "festeggiamo le donne un giorno all’anno", bensì fermiamoci per un giorno a ricordare come la condizione femminile, le relazioni tra uomini e donne, la società può essere cambiata e interrogata a questo riguardo durante tutto l’anno. Buona festa della donna. Anche agli uomini.
L’otto Marzo non è una festa!
6 marzo 2007, di : mariano
Pienamente d’accordo. Per capire quello che è spiegato così bene nell’intervento di Ida Sconzo mi ci sono voluti un paio di anni, dopodiché non ho più regalato il ramoscello di mimosa e, nel mio piccolo, ho sempre lottato contro i ristoranti (e le donne che ci vanno) che offrono menu "femministi" a base di piatti "alla fava" e simili oscenità, offensive per le donne e per tutti coloro che credono nella parità tra sessi diversi.
Pienamente d’accordo. Per capire quello che è spiegato così bene nell’intervento di Ida Sconzo mi ci sono voluti un paio di anni, dopodiché non ho più regalato il ramoscello di mimosa e, nel mio piccolo, ho sempre lottato contro i ristoranti (e le donne che ci vanno) che offrono menu "femministi" a base di piatti "alla fava" e simili oscenità, offensive per le donne e per tutti coloro che credono nella parità tra sessi diversi.
L’otto Marzo non è una festa!
8 marzo 2007
Sono una insegnante di scuola media inferiore e oggi i miei alunni mi hanno fatto gli auguri perchè era la "festa delle donne". Sono rimasti stupiti nel sentirmi dire che oggi si commemora un lutto, si ricordano lotte per la sopravvivenza e il giusto salario....e quindi c’è poco da festeggiare.I nostri ragazzi non ne sanno nulla; nessuno racconta loro il percorso faticoso per il riconoscimento dei diritti, la lotta di classe, la lotta che ha reso civili(?) le condizioni di lavoro...e poi ci lamentiamo delle nuove generazioni... la colpa è anche nostra perchè parliamo poco del passato e ancor meno del futuro. luciana
Sono una insegnante di scuola media inferiore e oggi i miei alunni mi hanno fatto gli auguri perchè era la "festa delle donne". Sono rimasti stupiti nel sentirmi dire che oggi si commemora un lutto, si ricordano lotte per la sopravvivenza e il giusto salario....e quindi c’è poco da festeggiare.I nostri ragazzi non ne sanno nulla; nessuno racconta loro il percorso faticoso per il riconoscimento dei diritti, la lotta di classe, la lotta che ha reso civili(?) le condizioni di lavoro...e poi ci lamentiamo delle nuove generazioni... la colpa è anche nostra perchè parliamo poco del passato e ancor meno del futuro. luciana
L’otto Marzo non è una festa!
8 marzo 2008, di : gaetanocyberg |||||| Sito Web: Windows Live Spaces di gaetanocyberg
Si hai ragione Ida, l’otto marzo non è una festa, ma dev’essere sempre un giorno da ricordare, e non solo per le donne, ma anche per gli uomini, perché quasi tutte le stesse ingiustizie che subiscono le donne, le sopportano anche molti uomini. Attualmente, e già da qualche anno, le donne lottano affinché si possa avere una parità di trattamento, almeno legale o burocratica, e questo è possibile; ma ricordiamoci che molte altre richieste o diritti difficilmente possono avverarsi, perché uomini e donne sono naturalmente diversi. Hai mai pensato che non c’è un giorno che ricordi l’uomo? Chissa perché? Eppure anche molti uomini subiscono quasi le stesse ingiustizie! Pertanto affinché quel "quasi" possa essere cancellato, tutti quanti insieme, noi uomini e voi donne, dobbiamo continuare a ricordare questo giorno! Tanti, Tantissimi Auguri !!! Gaetano!
Si hai ragione Ida, l’otto marzo non è una festa, ma dev’essere sempre un giorno da ricordare, e non solo per le donne, ma anche per gli uomini, perché quasi tutte le stesse ingiustizie che subiscono le donne, le sopportano anche molti uomini. Attualmente, e già da qualche anno, le donne lottano affinché si possa avere una parità di trattamento, almeno legale o burocratica, e questo è possibile; ma ricordiamoci che molte altre richieste o diritti difficilmente possono avverarsi, perché uomini e donne sono naturalmente diversi. Hai mai pensato che non c’è un giorno che ricordi l’uomo? Chissa perché? Eppure anche molti uomini subiscono quasi le stesse ingiustizie! Pertanto affinché quel "quasi" possa essere cancellato, tutti quanti insieme, noi uomini e voi donne, dobbiamo continuare a ricordare questo giorno! Tanti, Tantissimi Auguri !!! Gaetano!