Sei all'interno di >> GiroBlog | L’Uomo Malpensante |

L’ipocrisia dei social

Si possono postare foto di ragazze nude, ma non di bambini che stanno morendo di fame in Africa

di Emanuele G. - domenica 17 gennaio 2021 - 1798 letture

Ieri volevo pubblicare su Facebook la foto di un bambino africano dilaniato dalla fame. Orbene, il "nosto social" mi ha bloccato per un giorno perché stavo postando un post con nudità in quanto il bambino era nudo! Può esistere un bambino povero che è afffamato all’inverosimile, ma che è vestito elegantemente? Evidentemente no!

Io con questo post volevo denunicare il problema atavico della fame e delle povertà nel mondo, ma per Facebook questo non importa. Ossia la denuncia dei mali del mondo. Meglio, molto meglio il business che essere strumento di diffusione di una coscienza sui mali del mondo. Fra i quali la fame e la miseria.

Nel mentre Facebook mi blocca, sempre il noto social americano pubblica foto di una certa violenza e di donne quasi discinte. Non è un controsenso tutto questo? Non posso pubblicare la foto di un povero bambino che sta morendo per fame, ma il social rende pubbliche foto che connotano uno status certamente non di pace e serenità.

E’ tutto quanto vergognoso. E’ come se i social volessero nascondere la reale realtà del mondo e propinarci una realtà digitale e artefatta per distrarci. Non dovete pensare sui problemi veri, ma lasciatevi persuare silenziosamente dalle nostre tecniche di assuefazione e alienazione.

Sono rimasto molto colpito da questa eperienza e mi da da pensare che le denunce di Renato Curcio - ampiamente riportate dal nostro giornale - sono giuste, plausibili, vere e fondate. Questi social sono degli strumenti che con la loro bella veste grafica intendono plasmare la nostra coscienza. La mia non sarà mai plasmata, lo devono sapere!

Infine, c’è un dato che mi inquieta. Ho pubblicato per settimane le foto di una ex adult model, Erica Campbell, senza ricevere alcuna censura. Eppure alcune foto non lasciavano spazio all’immaginazione e allla fantasia. Ripeto la cosa mi inquieta e assai. Meglio far "divertire" la gente con una bella ragazza piuttosto che farla "pensare" con temi seri? Non risiede forse in questo l’ipocrisia dei social? Pensiamoci tutti perché dietro questa ipocrisia si nasconde qualcosa di molto più grave. La disumanizzazione dell’uomo mediante il gioco sottile delle politiche messe in opera da parte dei social.

- La foto è stata presa dal sito: https://blog.comunicaredigitale.com


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -