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L’esclusività del primario è un falso problema

Signora Ministra della Salute Livia Turco ci faccia il piacere! Non ci imbarchiamo in una inutile questione “ideologica” che ci fa distrarre dai problemi veri della sanità malata, ma interveniamo nel merito della questione... e vediamo qual’è per quello che ci riguarda in Campania...

di Enzo Maddaloni - mercoledì 9 agosto 2006 - 3935 letture

Anche il Sole 24 ore, in questi giorni, ci conferma che il debito in sanità continua a crescere ulteriormente anche in Campania per gli anni 2003 - 2004 di + 951 milioni di euro.

915 milioni di euro che si aggiungono ai 6 Mld di euro già dichiarati al 31/12/2005.

La Campania è la seconda regione d’Italia dopo il Lazio (2,16 mld di euro), seguono Sicilia (870 milioni di euro), Piemonte (374), Abruzzo (331) , Liguria (133) , Molise (64), Marche (61) , Umbria (18) sempre per il periodo 2003-2004 e quindi la stessa manovra economica è inficiata da questo residuo di debito non dichiarato al 31/12/2005.

Pare, che resterebbe ancora una chance, grazie ad un accordo sottoscritto sul filo di lana, alla conferenza stato regioni di fine luglio. E’ stato deciso che per ripianare i vecchi deficit del 2003-2005 sarà possibile elaborare piani di rientro anche quest’anno. Quindi aspettiamoci altri tagli indiscriminati per rientrare dal debito.

Tale manovra (postuma) però, non considera ancora il deficit maturato nel 2005 e che la stessa Corte dei Conti ultimamente ha quantificato in 1.500 milioni di euro per la Campania, senza parlare di quello che nonostante tutto si produrrà nel 2006, nonostante la stessa manovra economica regionale che, come abbiamo visto, non agisce con atti di vera programmazione, ma solo con atti ragionieristici, nella sostanza senza modificare le cause strutturali della “produzione” del deficit, che crescerà (indisturbato) anche per il 2006 con una stima di oltre i 1.500 milioni di euro già calcolati per il 2005.

Non servono pannicelli caldi per la sanità malata della Campania ma interventi di programmazione seria prima che sia troppo tardi!

Questo non fa altro che confermarci l’esigenza di commissariare la sanità campana ed esprimo questa opinione con l’esigenza anche di non farci distrarre da discussioni inutili e sterili, sul falso problema del tempo esclusivo dei Primari ospedalieri che la Ministra della Salute Livia Turco ci sta proponendo in questi giorni e sul quale si è aperto un grande dibattito nazionale.

E’ vero che a seguito della conversione in Legge 26 maggio 2004, n. 138, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81, il rapporto di lavoro dei dirigenti medici, veterinari e sanitari può essere a rapporto esclusivo e non esclusivo e, per questo, i dirigenti possono optare per il rapporto di lavoro non esclusivo entro il 30 novembre di ciascun anno con decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo ma, forse, nessuno sa, e per favore qualcuno lo dica anche alla Ministra Turco, che oggi per diventare Primario o meglio Direttore di Struttura Complessa o Direttore di Dipartimento questa facoltà del singolo primario "può" essere anche "condizionata" dalla scelta che fà il Direttore Generale nello scegliere un primario con contratto privatistico.

Quindi la questione credo che ci faccia distrarre dai problemi reali, che tra l’altro sono la realizzazione di strutture sanitarie adeguate per l’attività libera professionale intra-moenia (all’interno dell’ospedale), le quali a causa delle mancate ristrutturazione ed il caso della Campania è emblematico, non garantiscono tali opportunità all’interno degli ospedali.

Quindi quantunque resterebbe la facoltà dall’altra non si garantiscono neppure le strutture per l’attività intra moenia.

Altra cosa è il fatto che anche in presenza di mancanza delle strutture dedicate, è per questo si optò per la “intra-moenia allargata” al proprio studio, già oggi non si potrebbe operare in una clinica convenzionata con il SSN e SSR ma solo in una struttura privata.

Quindi, se esistono delle “devianze” al sistema il Ministro e le Regioni hanno tutte le “armi” per intervenire già adesso subito con controlli mirati da parte dei NAS, Finanza, ecc.. Ed a questo punto bisognerebbe chiedersi: quante volte sono stati utilizzati questi sistemi di controllo?

Inoltre il problema, semmai, non è solo dei Direttori di Struttura ma è per tutti gli altri medici (dirigenti) che non sono primari e che possono svolgere (adesso) l’attività libera professionale ma semmai non c’è "manco bisogno". Infatti, già una grossa percentuale di primari e di medici in Italia di fatto è a tempo esclusivo, anche perchè non gli conviene.

Signora Ministra ci faccia il piacere! Non ci imbarchiamo ancora una volta in una questione “ideologica” ed inutile da affrontare al momento, rischiando di farci distrarre dai problemi veri e gravi della sanità.

Interveniamo nel merito della questione: obblighiamo le regioni, più che a fare tagli e manovre economiche "fallimentari" di rientro del debito a programmare in maniera seria: nel rispetto dei LEA e dei dati epidemiologici del territorio; a ristrutturare e riconvertire, eliminando mostri di ospedali, se non addirittura inutili, che sono stati mantenuti in vita solo per garantire “crediti clientelari” e basta, illudendo i cittadini di benefici che non sono mai arrivati, semmai utilizziamo queste strutture pubbliche in modo intelligente, anche per consentire l’attività libero professionale dei medici intra moenia, attraverso gestioni sperimentali pubblico privato.

Certo c’è un rischio che si creino ospedali di seria A e di serie B? Be il giorno dopo possiamo sempre licenziare il medico che abusa! Non crede? (salvo chiaramente che sia amico di qualche ministro e/o deputato, consigliere, ecc).

Signora Ministra Livia Turca: presto, faccia presto, prima che sia troppo tardi: commissari la sanità Campana per recuperare i 10 anni di ritardi sulla programmazione!


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