L’Italia in fiamme - breve commento

Sembra che l’antagonismo sociale stia ritornando in maniera massiccia fra le contrade della nostra povera Italia.

Perché?

Il motivo più semplice è dovuto al fatto che da decenni abbiamo dimenticato le politiche attive sociali. Ci si è occupati di tante cose, ma non dei bisogni della gente comune.

Inoltre, le periferie sono state relegate in posizione di assoluta marginalità. Quelle periferie dove nascono tutti quei fenomeni che sono oggetto di attenzione in questi giorni. Periferie di un lontano mondo dove ci sono persone. Ricordiamocelo perché tutto parte delle persone.

Si è permesso con il venire meno di una vera politica la marginalizzazione di cittadini-votanti che avrebbero potuto essere valorizzati. Invece sono usciti dal circuito elettorale e sono entrati nel tunnel di un’apatia/accumulo di rabbia piuttosto pericolose.

Non ci sono più strumenti di partecipazione della gente per farla diventare protagonista della politica e dei cambiamenti in atto. La politica si è rinchiusa in una sua turris heburnea dalla quale non vuole uscire.

Le forze intermedie sono andate fuori fase, mentre erano precipue a un discorso afferente all’equilibrio sociale.

Ritorniamo ad ascoltare la gente, è l’unico modo per sfuggire in maniera intelligente all’antagoniswmo sociale.