L’America dopo Bush

Fareed Zakaria è un analista di geopolitica di origine indiana che vive negli Stati Uniti dove cura l’edizione internazionale di Newsweek. Questi due elementi geografici opposti, India e Stati Uniti, caratterizzano in modo originale il suo pensiero nel senso che gli permette di avanzare riflessioni che vanno al di là delle normali categorie di analisi imperanti nel c.d. “vecchio mondo”.

Si converrà della positività di tale metodologia poiché ci troviamo a operare in un mondo nuovo in cui:

a. Gli attori principali del passato stanno cedendo il passo a entità nazionali emergenti;

c. Gli strumenti operativi delle relazioni internazionali appaiono inefficaci e logori.

Da qui la necessità assoluta di riflettere ora su quanto sta accadendo nel tempo presente al fine di stabilire regole del gioco capaci di assicurare la “governance” del nostro pianeta in un quadro globale profondamente mutato e reso più “fluido” rispetto agli ultimi decenni.

Il saggio di Fareed Zakaria pubblicato in Italia dalla Rizzoli si occupa proprio di questo. Parte da un’analisi dell’oggi che vede l’imperiosa ascesa dei c.d. “altri” a discapito degli Stati Uniti in primis e del mondo occidentale.

Il livello di riflessione si dipana da una seria analisi degli eventi più importanti riguardanti l’agenda del mondo attuale: storia, guerre, scienza, progresso tecnologico, istruzione, comunicazione, informazione… Ciò da lo spunto al delinearsi di un inquietante interrogativo: un mondo non occidentale? Si tratta del terzo capitolo del libro.

Partendo dalla crisi della potenza americana Fareed Zakaria cerca di ipotizzare gli scenari strategici del futuro. Chi sarà lo sfidante? Chi l’alleato? In riferimento a questo ultimo interrogativo il quinto capitolo è una lunga analisi della situazione dell’India di oggi. Il sub-continente indiano è oggetto da parte dell’autore di una articolata riflessione capace di metterne in luce gli aspetti e le caratteristiche maggiormente significative in riferimento al nuovo mondo che stiamo vivendo.

Gli ultimi due capitoli riguardano un compendio della storia americana puntando l’attenzione del momento analitico sulla definizione di due concetti basilari: la potenza americana e la missione americana. In questo ultimo capitolo Fareed Zakaria cerca di tratteggiare come si dovranno muovere gli Stati Uniti in un futuro che non li vedrà protagonisti assoluti.

Il titolo, “L’Era Post-Americana”, potrebbe far presagire un futuro molto problematico per il pianeta Terra, ma non è così. Bisogna semplicemente possedere una predisposizione positiva e realistica al nuovo. Solo così si potranno recepire le mille possibilità offerte da una situazione in grado di far partecipare al governo del mondo milioni e milioni di uomini e donne. Una possibilità che noi tutti dobbiamo essere in grado di prendere al volo per preparare il nostro vivere a un futuro costruito finalmente attorno a noi. Tutto, in fin dei conti, si origina da noi. Solo noi possiamo creare un futuro a nostro favore o a nostro disfavore.

Per maggiori informazioni:

Fareed Zakaria