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KAZAKHSTAN: La Grande Tenda dello sviluppo democratico

Una corrispondenza dal paese dell’Asia Centrale a cura della dr.ssa Camilla Turrina

di Emanuele G. - giovedì 2 marzo 2017 - 4492 letture

Un mese di lavori in Kazakhstan per le modifiche alla Costituzione che permetteranno una redistribuzione dei poteri. Un importante passo per i progetti di sviluppo del paese.

Il 25 gennaio con un annuncio televisivo Nursultan Nazarbayev, Presidente del Kazakhstan, ha affermato di voler procedere con una redistribuzione di poteri tra gli organi di governo, confermando quanto già aveva accennato durante le celebrazioni per il 25° anniversario dell’indipendenza del Paese nel dicembre scorso. Il Presidente ha formato un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti del parlamento e del governo, guidato dal Capo dell’Ufficio Esecutivo del Presidente Adilbek Zhaksybekov, che avrà il compito di tratteggiare le modalità con cui sarà messa in pratica la riforma.

Un notevole cambiamento di rotta nella politica del paese? Come afferma lo stesso Nazarbayev:

“La seguente riforma si basa sui principi del nostro sviluppo ed in generale sui principi dello sviluppo moderno. La quintessenza è che il Presidente deleghi alcuni poteri al Parlamento e al Governo. La separazione verticale dei poteri si era resa necessaria per superare le grandi difficoltà dovute alla formazione dello Stato".

In particolare si punterà al passaggio di una parte significativa dei poteri relativi al regolamento dei processi socio-economici dal Presidente ad altri organi dell’esecutivo. Con queste nuove condizioni il leader della Nazione manterrà funzioni strategiche, il ruolo di arbitro supremo nelle relazioni tra le parti del governo e si concentrerà su questioni di politica estera, sicurezza nazionale e difesa.

Altro punto importante della riforma riguarda il bilanciamento dei poteri. L’intenzione è quella di permettere al partito che risulterà vincitore nelle elezioni presidenziali di avere l’influenza decisiva nella formazione del governo. Un cambiamento che pare puramente formale in quanto il principale partito al governo è Nur-Otan, vincitore delle elezioni rispettivamente nel 2007, 2012 e 2016 con una numero di voti che ha sempre ottenuto consensi che superano l’80% .

La riforma non sarà sottoposta all’approvazione dei cittadini tramite un referendum, ma il progetto sarà oggetto di discussione pubblica sui media nazionali fino al 26 febbraio.

Notevoli sono le parole finali del discorso, con cui Nazarbayev afferma di non aver mai voluto copiare modelli di governo stranieri, bensì di avere come obiettivo un sistema di governo più solido ed efficiente, basato sulle specificità nazionali.

"La proposta di riforma si basa principalmente sulla nostra esperienza e sui bisogni del Kazakhstan, ed è la nostra risposta alla questione di quale sia la direzione futura del paese. Essa è chiara e coerente: ci muoveremo nella direzione dello sviluppo democratico".

Tuttavia gli osservatori internazionali non sembrano completamente d’accordo.

Recentemente Amnesty International ha pubblicato un Report dedicato alla libertà d’espressione nel Paese, dall’eloquente titolo "Think before you post: closing down social media space in Kazakhstan " (1). Il documento analizza il ruolo delle autorità nel limitare gli spazi dedicati alla libera espressione, oltre che il loro controllo sui social media. Questo è emerso in particolare nella primavera scorsa, quando sono state imposte sanzioni criminali ed amministrative contro cittadini che avevano pacificamente protestato in luoghi dove non era stata data alcuna autorizzazione da parte delle autorità. Secondo la legge kazaka chi voglia tenere qualsiasi tipo di protesta o corteo deve ottenere un permesso dalle autorità locali, anche se nella maggior parte dei casi il permesso è rifiutato, o comunque il luogo proposto viene negato a favore di località meno centrali. Nonostante questo tra aprile e maggio in molti hanno protestato pacificamente nelle principali città, usando anche i social network come piattaforma per il passaggio di informazioni, oltre che d’opinione. Le proteste erano state scatenate dalla proposta di cambiamenti alla legge sulle terre, con lo scopo di permettere la vendita dei terreni agricoli e la possibilità per gli investitori stranieri di prendere in affitto terreni destinati ad uso agricolo fino a 25 anni.

L’annuncio fatto da Nazarbayev può essere visto come una risposta tradiva a queste proteste, oltre che una reazione necessaria all’emergere di una società sempre più complessa. L’abbassamento del prezzo del petrolio e l’abbandono di un regime a cambio fisso ha causato negli ultimi anni la svalutazione della moneta nazionale, mettendo in luce la difficoltà nel realizzare alcune riforme. Inoltre, come viene sottolineato nell’analisi fatta da Radio Free Europe (2), inevitabilmente il discorso del Presidente richiama anche lo spettro di una possibile transizione, considerando che a giugno compirà 77 anni. Per capire meglio l’impatto di questo annuncio sul paese e sul suo futuro bisogna ricordare anche le precedenti esperienze nei vicini Uzbekistan e Turkmenistan, dove il decesso dei Presidenti dell’era post-sovietica è avvenuto senza lasciare una netta linea politica per il futuro o un superamento del Presidenzialismo Centroasiatico. Risulta quindi ancora più interessante seguire in quale direzione soffierà il vento della steppa.

Fonti:

Kazakhstan president unveils plans of constitutional reforms https://www.eureporter.co/frontpage/2017/01/27/kazakhstan-president-unveils-plans-of-constitutional-reforms/

Kazakh journalists, activistas detained and websites blocked http://www.rferl.org/a/kazakhstan-protests/27748591.html

Majilis Podcast: transition and succession in Kazakhstan http://www.rferl.org/a/majlis-podcast-kazakhstan-transition-succession/28264904.html

Think before you post: closing down social media space in Kazakhstan https://www.amnesty.org/en/documents/eur57/5644/2017/en/

Note:

(1) https://www.amnesty.org/en/documents/eur57/5644/2017/en/

(2) http://www.rferl.org/a/majlis-podcast-kazakhstan-transition-succession/28264904.html

Photo credits:

La foto di copertina e quella allegata sono state fornite dall’autrice stessa dell’articolo.


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