It snows in Benidorm

Un film di Isabel Coixet. Con Timothy Spall, Sarita Choudhury, Carmen Machi, Pedro Casablanc, Ana Torrent Titolo originale Nieva en Benidorm. Drammatico, (durata 117 min. - Spagna 2020)
"Siamo tutti soli, qualcuno lo sa nascondere meglio" - è una delle tante frasi, o massime se si preferisce definirle così, che il il film di Isabel Coixet contiene come un ritmo cadenzato e di sostegno alla narrazione. Si ha modo di ascoltarne diverse, ognuna con una nota riflessiva sulla quale occorre soffermarsi per comprendere a pieno la poetica di questo film, facendosi catturare dalle immagini, dalle mimiche facciali dei suoi personaggi ma, soprattutto, dalle parole che costituiscono la guida spirituale che accompagna il pubblico fino alla fine della proiezione.
Peter, interpretato da Timothy Spall, è un impiegato di banca a Manchester. Preciso, ligio al proprio lavoro, puntuale e forse eccessivamente maniacale, possiede il più grosso difetto umano che un procacciatore di prestiti finanziari possa avere: prova pietà. Pietà per i clienti che si ritrova davanti alla sua scrivania, in una delle prime scene del film, ai quali concederà un rinnovo di mutuo impietosito da quel padre di famiglia in ritardo con i pagamenti, che si umilia inginocchiandosi ai suoi piedi, proprio per chiedere pietà.
La pietà sarà il motivo del suo licenziamento, sapientemente camuffato dal suo superiore come un prepensionamento, premio alla sua fedeltà e dedizione. E così Peter, perso il lavoro, uomo solo nella grigia Manchester, affida la sua solitudine alla sua passione per la meteorologia, suo trastullo di infanzia, ascoltando comunicati meteo, leggendo libri sull’argomento e fotografando cieli variabili postando le immagini sui social.
Questa monotonia del vivere, associata al suo essere introverso, verrà messa in discussione con la decisione di andare a trovare il fratello a Benidorm, nota località turistica spagnola. Qui scoprirà la misteriosa scomparsa del fratello e conoscerà Alex, interpretata da Sarita Choudhury, socia in affari del fratello che l’aiuterà ad addentransi in quel sogno ad occhi aperti che ha trasformato un villaggio di pescatori nella terza città spagnola più famosa per lo sfruttamento turistico.
Isabel Coixet ci mette di fronte a questa immensa speculazione edilizia che Benidorm rappresenta. Grattacieli che stuprano il cielo, che oscurano la visuale di antichi litorali, immagine di umiltà e passato inciso nelle mani dei suoi vecchi pescatori. Un mondo artefatto, dove c’è sempre un attico più alto a mostrare un panorama di colline a strapiombo sul mare, macchiato da un sogno ancor più adombrato dagli alberghi e le costruzioni dai cantieri mai ultimati.
Il personaggio Peter ritrova se stesso, la sua vita, il suo rapporto con il fratello che esiste solo nel suo immaginario, in una poetica metafora di cambiamenti climatici che regolano la vita di tutti. L’illusione che si fà motivo di vita, quella di aggrapparsi ad un sogno che possa fermare il tempo, come se tutto questo fosse possibile attraverso un ballo di gruppo da improvvisare sul lungomare, un attrezzo ginnico da offendere con i propri chili in eccesso, con la cocaina e il viagra da potere acquistare la sera per strada, tra un ingresso e l’altro degli ingannevoli locali che vi si affacciano.
Sono scelte di vita, quella di Peter, combattuto tra il tentativo di scoprire un nuovo modo di vivere lasciandosi alle spalle un triste passato del quale fa parte anche il fratello scomparso. Quella di Alex, forse non solo socia in affari di quel misterioso personaggio che neanche la polizia locale ha tanta voglia di far riemergere, donna affascinante anche lei protagonista di una vita i cui segreti preferisce custodire per sé, in attesa di un tranquillo futuro con il quale godersi la semplicità del vivere, tra una poesia e un tramonto da cartolina.
Un film d’altri tempi, verrebbe da dire, questo It snows in Benidorm, mostra un modo diverso di interpretare il cinema e le sue storie. Il film è stato presentato alla 39° edizione del Torino Film Festival in programma dal 26 novembre al 4 dicembre. L’ingenuità del suo personaggio principale Peter, la fierezza dello sguardo della sua protagonista principale Alex contro la cattiveria del mondo, sono elementi più che sufficienti per farne un film da non perdere.
Suggeriamo davvero di soffermarsi sulle massime pronunciate dai vari personaggi durante la proiezione. Frasi che sembrano mischiarsi con quelle che si abusano sui social di questi tempi e che spingono a farsi una legittima domanda: quanti di questi "consigli" di vita si trasformano effettivamente in azioni da parte di chi li posta?
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