Isola delle Femmine: la politica delle consulenze e degli affari

NEL GIORNO DEL V-DAY ANCHE ISOLA DELLE FEMMINE SI RIVOLTA CONTRO IL MALAFFARE DELLA POLITICA LOCALE FATTO DI SPERPERI DI PUBBLICHE RISORSE ECONOMICHE PER CONSOLIDARE IL PROPRIO POTERE

di pino ciampolillo - martedì 11 settembre 2007 - 5828 letture

ISOLA DELLE FEMMINE CONSULENZE ELEZIONI ED ELETTI

Il GEOLOGO DOTTOR CUTINO MARCELLO

Correva l’anno 2001 e l’estate era prossima a venire quando l’attuale Capogruppo Consiliare di “Isola per Tutti” e Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, presenta una richiesta di liquidazione a saldo delle competenze professionali per gli studi di indagini geologiche e geomorfologiche relativi al progetto di massima di 36 alloggi popolari da realizzare in Via Libertà in Isola delle Femmine. L’incarico gli era stato affidato nel lontano 1997 con regolare delibera di Giunta.

La Giunta era guidata dal Sindaco STEFANO BOLOGNA , mentre il Professore PORTOBELLO GASPARE ricopriva la carica di Assessore e il Signor AIELLO PAOLO aveva la carica di ViceSindaco.

Del progetto di massima per la costruzione dei 36 alloggi popolari erano stati incaricati oltre al DOTTOR MARCELLO CUTINO come GEOLOGO l’Arch LICATA ANDREA e l’Ing Lupo Mario Lupo.

Nel mese di Giugno al DOTTOR CUTINO MARCELLO viene determinata la liquidazione della parcella in lire 8.192.985 (bei tempi! Si parlava ancora di LIRE. Allora si che aveva il suo VALORE! nevvero?) il responsabile del settore X Ufficio Tecnico era Ing Usticano Francesca ed il responsabile del procedimento risultava essere il geom Dionisi Santo, l’attestazione della copertura finanziaria è stata attestata dal Rag Fontanetta Biagio. Anche se a distanza di anni non vorremo che i nostri AMICI si ritrovino nella stessa situazione di Gianni (del film C’eravamo Tanti amati) "Quando, dopo tanti anni si ritrovano, Gianni non ha il coraggio di dire agli amici che è ..."

No! Non siamo affatto scandalizzati dalla sacrosanta liquidazione della PRESTAZIONE offerta dai professionisti.

Dobbiamo però confessare di essere veramente arrabbiati! Siamo stanchi di girare Isola delle Femmine in lungo e in largo all’affannosa ricerca dei 36 alloggi popolari, ad oggi non siamo riusciti a trovarli.

Abbiamo chiesto informazioni persino alla Polizia Municipale niente non ne conoscevano l’ubicazione di questi 36 alloggi popolari. Siccome siamo dei testardi ci siamo finalmente decisi a rivolgerci all’Ufficio Tecnico Comunale di Isola delle Femmine, in attesa del funzionario momentaneamente fuori stanza, i nostri occhi cadono su una cartellina posata sulla scrivania "ISTRUTTORIA RICHIESTA VARIANTE DEI 50 APPARTAMENTI DELLA CALLIOPE".

Strano! Ma non si tratta di quegli appartamenti costruiti su verde agricolo? Chiede ad alta voce Totò. Guarda se ben ricordo vi è stato una variazione della destinazione d’uso.

A si! Adesso ricordo, è successo quando è intervenuto il Commissario ad acta. Ma scusate tanto. Perchè chiedono solo adesso la variante su tutti e 50 alloggi, visto che sono stati già ultimati? Sembra addirittura qualcuno ci abi...

La frase viene interrotta dal sopraggiungere in stanza del funzionario dell’Ufficio Tecnico a cui facciamo la classica domanda: "a Isola delle Femmine dove sono ubicati i 36 alloggi popolari?". Come al solito la risposta risulta essere: "non conosciamo l’ubicazione dei 36 alloggi popolari".

(non sappiamo se in effetti conosce gli atti relativi ai 36 alloggi popolari, visto che il funzionario non è un dipendente del Comune di Isola delle Femmine, bensì un Consulente del Sindaco, appena nominato. Forse all’epoca svolgeva l’attività di libero professionista). Bando alle ciancie, non facciamoci distrarre, non perdiamo di vista i nostri 36 alloggi popolari.

All’Ufficio Tecnico Comunale ci hanno consigliato di consultare le cartine del Nuovo Progetto del Piano Regolatore Generale redatto dall’Arch Aliquò. Con nostra grande sorpresa, nella presa visione delle cartine del NUOVO PIANO REGOLATORE, non vediamo i 36 alloggi popolari calati sul territorio.

GRANDISSIMA sorpresa notiamo anche che di TUTTE le nuove costruzioni degli ultimi anni non se ne trova TRACCIA. Ci siamo scambiati degli sguardi di sbalordimento e senza proferir parola abbiamo abbandonato gli uffici comunali.

Mentre scendiamo le scale del Municipio incontriamo il CONSULENTE che ci chiede se riusciamo a pubblicargli la smentita alla smentita che gli aveva fatto il Sindaco a proposito di quella brutta storia del Pet-coke. Ci diciamo:"chi lo capisce è bravo. Perchè si smentiscono?"

Fuori dal Comune qualcuno di noi esclama: "Peppi togliamoci mano che è meglio per tutti. Qui qualcuno bara........". (confesso la parola bara in quel momento l’ho associata a morte, la parola morte l’ho associata a cimitero, la parola cimitero mi ricorda il "progetto ampliamento del cimitero" ma questa è un’altra storia la racconteremo nei prossimi giorni)

Totò che ha la capacità come al solito di interrompere i miei pensieri, chiede: "Chi è quel Signore con cui parlavi sulle scale del Municipio?” E’ il Consulente del Sindaco Professore Portobello. Consulente per l’acqua potabile e per gli scarichi reflui oltre che per l’ambiente, inoltre il Consulente è componente del nucleo di valutazione dei funzionari, dei dipendenti e dei CONSULENTI.

E in maniera occasionale gli è stato affidato l’incarico, (dietro parere favorevole del Consulente dell’Ufficio Tecnico che Lui Consulente ha valutato) di “mantenere i valori dell’acqua potabile e degli scarichi reflui. L’incarico “occasionale gli è stato affidato perché Una DITTA AMBIENTE E SICUREZZA (che per caso ha sede nella stessa città, nella stessa via allo stesso numero civico, lo stesso numero telefonico cambia solo l’ultimo numero del fax, del Consulente)ha effettuato dei campionamenti fuori norma.

Il solito Totò obietta “ma non vi è un chiaro e ripetuto conflitto di interessi?

Gli rispondo! Ma va! Mica è BERLUSCONI!

Ma adesso finiamola di distrarci e torniamo ad occuparci dei 36 alloggi popolari, dobbiamo assolutamente scoprire ove sono ubicati. Noi siamo duri abbiamo la testa di coccio non soddisfatti delle informazioni sin qui ricevute, tentiamo di chiedere in giro se qualcuno è a conoscenza del luogo esatto ove sono ubicati i 36 alloggi popolari. NIENTE nessuno è stato in grado di dirci dove sono ubicati i 36 alloggi popolari.

Per la verità qualche cittadino ci ha confermato di aver sentito parlare di questi 36 alloggi popolari infatti sembra che al Comune era stato istituito un Ufficio per la raccolta delle domande per avere assegnato la casa. " Si! Ricordo con precisione si era sotto le elezioni, per la verità dopo le elezioni nessuno più ha parlato dei 36 alloggi popolari".

Qualcuno con cui abbiamo parlato ci racconta che Lui personalmente si era recato in Municipio per compilare la domanda ed aveva parlato con l’impiegato addetto.

Sottovoce la signora aspirante all’assegnazione della casa ci ha confessato che ha anche votato per........"Mi ha garantito che........" "Per me per i miei figli la casa è una cosa importante per questo noi abbiamo votato "Antonio"...." (tratto dal film di Totò Vot’Antonio)

A questo punto ci chiediamo: Che non Sia una BUFALA, come quella di Totò che vende la fontana di Trevi?

Stremati, assetati, affamati e soprattutto sconsolati, ci avviamo ognuno verso la propria abitazione e per strada, prima di lasciarci, incontriamo il "Barbone" (sembra che dopo esser stato definito Ponzio Pilato in paese abbia iniziato ad odiare acqua e sapone) da qualcuno considerato SAGGIO, che ci dispensa una delle sue solite pillole di saggezza:

"Ragazzi! Voi dovete sapere che non dovete sapere"

La Rinascita a Isola delle Femmine

www.isolapulita.it


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Isola delle Femmine: la politica delle consulenze e degli affari
11 settembre 2007, di : gerard

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02650 presentata da ANTONINO LO PRESTI mercoledì 10 aprile 2002 nella seduta n.128

LO PRESTI. - Al Ministro dell’interno. - Per sapere - premesso che:

nella scorsa legislatura è stata presentata l’interrogazione 5-06839 del 13 ottobre 1999 con la quale si chiedeva quali iniziative il Ministero dell’interno intendesse adottare per garantire la legalità e la trasparenza dell’attività amministrativa del comune di Isola delle Femmine in provincia di Palermo, con specifico riferimento al pericolo di infiltrazioni nell’ambito della municipalità;

nessuna risposta è mai pervenuta;

le questioni denunciate con quell’atto riguardavano la presenza della giunta comunale di Isola delle Femmine di un assessore, cognato di un presunto boss mafioso, tale Pietro Bruno, nei confronti del quale di recente la Corte d’Appello di Palermo ha confermato la condanna penale (Giornale di Sicilia, del 16 marzo 2002);

l’assessore in questione, ingegnere Rocco Raffa, si è dimesso dopo l’arresto del cognato, ma risulta all’interrogante che continui ancora a frequentare il municipio;

di recente il sindaco di Isola delle Femmine, Stefano Bologna, è stato condannato a dieci mesi di reclusione per il reato d’abuso d’ufficio (Giornale di Sicilia del 15 marzo 2002) -:

se, a seguito di fatti accaduti nel luglio del 1999 e di quelli verificatisi nel marzo del 2002 l’amministrazione dell’interno abbia svolto attività ispettive sul comune di Isola delle Femmine;

quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato in merito alla condanna di primo grado, subita dal sindaco di Isola delle Femmine per garantire la legalità e trasparenza dell’attività amministrativa del comune ed ovviare al pericolo di un aggravamento della crisi di credibilità dell’istituzione locale e di infiltrazioni illecite nell’ambito della municipalità.(4-02650)

Palermo l’omissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio dell’illegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (all’ex vice sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio e` gia` in possesso della Prefettura; sempre il gruppo consiliare « Nuova Torre » con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in materia, in favore di assessori, componenti o parenti dell’attuale maggioranza consiliare; al prospetto citato e` possibile evincere il rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe; Atti Parlamentari — 5001 — Camera dei Deputati XIV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 19 LUGLIO 2002 i nomi di Pomiero Giuseppe, cosı` come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali e` stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale e` stato allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 –: se, verificate le gravi notizie esposte dall’interrogante, non ritengano necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine.

Atti Parlamentari — 5001 — Camera dei Deputati XIV LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 19 LUGLIO 2002

ANGELA NAPOLI. — Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: fin dal 1999 parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato atti ispettivi per richiedere interventi adeguati al ripristino della legalita` , contro le infiltrazioni mafiose, presso amministrazione comunale di Isola delle Femmine; nonostante fin dal giugno del 2000, dopo particolari indagini, siano stati comprovati rapporti di parentela e di amicizia tra amministratori del comune in questione ed esponenti della criminalita` organizzata del luogo, il prefetto di Palermo non ha inteso disporre l’accesso previsto dal decreto ministeriale del 23 dicembre 1992; con lettera datata 13 settembre 2001 l’Associazione « Nuova Torre », rappresentata nel consiglio comunale di Isola delle Femmine, ha ribadito, al Ministro dell’interno pro-tempore le denunzie contenute nelle interrogazioni parlamentari presentate da altri deputati di Alleanza Nazionale, dando notizia di appoggi malavitosi profusi nei confronti dell’attuale sindaco durante le ultime elezioni amministrative del 24 giugno 2001; va ricordato che nella giunta comunale di quel comune c’e` stato, con delega ai lavori pubblici, il cognato di un noto personaggio arrestato con l’imputazione di associazione mafiosa nel contesto di una indagine volta a ricostruire la nuova mappa delle cosche palermitane; sembrerebbe che parenti dell’assessore in questione, poi dimessosi, e del presunto boss Pietro Bruno, individuato dagli inquirenti come capo zona di fiducia del boss superlatitante Bernardo Provenzano, dirigano presso il comune di Isola delle Femmine gli uffici anagrafe, elettorale, leva e segreteria, il che agevolerebbe l’assessore dimissionario ed il presunto boss mafioso ad acquisire ruoli preponderanti nella trattazione d’affari politiche edilizie; con lettera datata 8 gennaio 2002, il gruppo consiliare « Nuova Torre » di Isola delle Femmine ha segnalato al prefetto di Palermo l’omissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio dell’illegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (all’ex vice sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio e` gia` in possesso della Prefettura; sempre il gruppo consiliare « Nuova Torre » con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in materia, in favore di assessori, componenti o parenti dell’attuale maggioranza consiliare; al prospetto citato e` possibile evincere il rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe; i nomi di Pomiero Giuseppe, cosı` come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali e` stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale e` stato allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 –: se, verificate le gravi notizie esposte dall’interrogante, non ritengano necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine. (4-03570)

XIV LEGISLATURA Ñ ALLEGATO B AI RESOCONTI Ñ SEDUTA DEL 10 APRILE 2002

LO PRESTI. Al Ministro dell’interno. Per sapere premesso che: nella scorsa legislatura e` stata presentata l’interrogazione 5-06839 del 13 ottobre 1999 con la quale si chiedeva quali iniziative il Ministero dellÕinterno intendesse adottare per garantire la legalita` e la trasparenza dell’attivita` amministrativa del comune di Isola delle Femmine in provincia di Palermo, con specifico riferimento al pericolo di infiltrazioni nell’ambito della municipalita`; nessuna risposta e` mai pervenuta; le questioni denunciate con quellÕatto riguardavano la presenza della giunta comunale di Isola delle Femmine di un assessore, cognato di un presunto boss mafioso, tale Pietro Bruno, nei confronti del quale di recente la Corte d’Appello di Palermo ha confermato la condanna penale (Giornale di Sicilia, del 16 marzo 2002); l’assessore in questione, ingegnere Rocco Raffa, si e` dimesso dopo l’arresto del cognato, ma risulta all’interrogante che continui ancora a frequentare il municipio; di recente il sindaco di Isola delle Femmine, Stefano Bologna, e` stato condannato a dieci mesi di reclusione per il reato dÕabuso d’ufficio (Giornale di Sicilia del 15 marzo 2002) Ð: se, a seguito di fatti accaduti nel luglio del 1999 e di quelli verificatisi nel marzo del 2002 l’amministrazione dell’interno abbia svolto attivita` ispettive sul comune di Isola delle Femmine; quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato in merito alla condanna di primo grado, subita dal sindaco di Isola delle Femmine per garantire la legalita` e trasparenza dell’attivita` amministrativa del comune ed ovviare al pericolo di un aggravamento della crisi di credibilita` dell’istituzione locale e di infiltrazioni illecite nell’ambito della municipalita` . (4-02650)

Sperperi sono anche le cause portate avanti per fare danni a chi ha il giusto diritto alla giustizia???
12 settembre 2007, di : Luigi Iovino |||||| Sito Web: NEGAZIONE DI GIUSTIZIA

IL PAPA INTERVIENE SULLA STORIA DI LUIGI IOVINO (Da 13 anni in causa con una società nonostante abbia ragione)alcuni documenti dimostrano che i giudici hanno portato ingiustamente avanti una causa civile e archiviato denunce penali per favorire chi aveva commesso gli illeciti...)

Con grave sperpero di denaro pubblico (LA GIUSTIZIA COSTA A PRESCINDERE IN TERMINI DI TEMPO E DI EURO...) che poteva servire per condurre cause contro la criminalità...

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