Iraq, attentato contro militari italiani: 5 feriti
Tre sono in gravi condizioni ma non in pericolo di vita, per uno parziale amputazione delle gambe. I militari sono stati colpiti durante una missione a piedi. L’attentato è avvenuto in mattinata (10 novembre 2019), quando un ordigno esplosivo rudimentale è detonato al loro passaggio. La solidarietà di Mattarella ai militari feriti, Conte segue la vicenda.
Dei tre feriti gravi, uno ha riportato un’emorragia interna; un altro ha perso alcune dita di un piede e il terzo ha gravissime lesioni a entrambe le gambe, che sono state parzialmente amputate. Gli altri due militari coinvolti nell’esplosione, invece, hanno riportato micro fratture e lesioni minori.
L’attentato è avvenuto intorno alle 11 locali nella zona tra Kirkuk e Suleymania, quando un Ied, un ordigno esplosivo rudimentale, è detonato al passaggio di un team misto di Forze speciali italiane in Iraq. A essere coinvolti sono stati i commandos della task force presente in quell’area, che stava svolgendo un’attività di supporto a una unità di forze speciali dei Peshmerga. Si tratta di attività di addestramento ("mentoring and training") in favore delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all’Isis. I cinque militari sono stati subito soccorsi, evacuati con elicotteri USA facenti parte della coalizione e trasportati in un ospedale "Role 3" dove stanno ricevendo le cure del caso. Le famiglie dei militari sono state informate. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, "è stato prontamente messo al corrente dell’attentato dal capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli, e segue con attenzione - viene sottolineato - l’evolversi della situazione".
I cinque appartengono alle Forze Speciali italiane. In particolare, appartengono al nono reggimento Col Moschin dell’Esercito e al Goi, Gruppo operativo incursori Comsubin della Marina militare. Il Nono Reggimento d’assalto paracadutisti "Col Moschin" è l’unico reparto Incursori delle Forze speciali dell’Esercito.
"Nell’ambito della Missione internazionale "Inherent Resolve", l’Italia con l’operazione "Prima Parthica" fornisce personale di staff ai Comandi multinazionali siti in Kuwait, e Iraq, a Baghdad ed Erbil, nonché assetti e capacità di training e assisting rivolti alle forze armate e polizia irachene". Così, sul sito della Difesa, viene descritta la missione, avviata il 14 ottobre 2014, a cui appartengono i cinque militari italiani rimasti feriti oggi. Il contributo dell’Esercito prevede, inoltre, un dispositivo logistico-amministrativo di circa 250 unità, si legge ancora nella scheda sul sito della Difesa che ricorda che "il dispositivo nazionale opera nelle tre sedi ed in particolare in Erbil, ove sono in corso cicli di training a favore dei Peshmerga e in Baghdad presso cui sono in corso attività di Advising per le unità delle Forze Speciali".
Tra due giorni ricorre il sedicesimo anniversario dell’attentato di Nassiriya, che provocò 28 morti, diciannove italiani e nove iracheni.
Fonte: RaiNews.
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