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Intervista (im)possibile a Franz Sacher creatore della Sachertorte

Quando l’ho presentata alla corte, non sapevo che sarebbe diventata un simbolo di Vienna. Ricordo che la competizione con la pasticceria Demel per i diritti sulla ricetta è stata...

di Massimo Stefano Russo - lunedì 17 marzo 2025 - 240 letture

Cosa l’ha ispirata a creare questo dolce così speciale?

La creazione della Sachertorte è nata quasi per caso. Volevo fare un dolce che rappresentasse la mia passione per la pasticceria e che potesse essere apprezzato dalla corte imperiale. L’idea di un dolce con una base ricca e una copertura di cioccolato mi sembrava perfetta. La combinazione di semplicità e raffinatezza mi ha sempre affascinato.

Come si sente pensando che la sua creazione ha attraversato così tante generazioni?

È un’emozione indescrivibile. Quando vedo la Sachertorte apprezzata in tutto il mondo, penso che il mio lavoro non sia stato solo un dolce, ma un vero e proprio pezzo della cultura austriaca. Mi rende felice sapere che la gente la gusta e la tramanda da generazioni.

Quali erano le sfide nel creare un dolce che potesse resistere alla prova del tempo?

La sfida più grande era quella di trovare un equilibrio perfetto tra gusto e estetica. Un dolce che fosse non solo buono, ma anche elegante. Ci voleva molta pazienza per perfezionare la ricetta, e ancor di più per assicurarsi che mantenesse la sua unicità nel tempo.

Ci racconti qualche aneddoto riguardo alla creazione della Sachertorte.

Quando l’ho presentata alla corte, non sapevo che sarebbe diventata un simbolo di Vienna. Ricordo che la competizione con la pasticceria Demel per i diritti sulla ricetta è stata accesa, ma alla fine la Sachertorte è rimasta un mio orgoglio. Non mi sarei mai aspettato una simile rivalità.

Qual è l’elemento fondamentale che rende il suo dolce così speciale?

Senza dubbio, è la combinazione di ingredienti di qualità e l’arte della lavorazione. La cioccolata è fondamentale, ma anche la giusta quantità di marmellata di albicocche è un dettaglio che molti ignorano. La delicatezza della torta e il suo equilibrio di sapori sono ciò che la rende unica.

C’è un ingrediente segreto nella Sachertorte che solo lei conosce?

La ricetta è stata un segreto ben custodito. Non c’è un ingrediente segreto come si pensa, ma più che altro una tecnica che ho affinato nel tempo, che rende ogni torta leggermente diversa, ma sempre perfetta.

Cosa pensa della percezione che si ha della sua città e della sua cultura attraverso la Sachertorte?

La Sachertorte è diventata un simbolo di Vienna, e sono molto orgoglioso di questo. Rappresenta la nostra passione per la cultura, l’arte e, naturalmente, la pasticceria. È un dolce che parla di eleganza e tradizione, ed è bello pensare che il mio lavoro abbia contribuito a definire un’immagine di Vienna nel mondo.

Ha mai pensato di creare un altro dolce che potesse competere con la Sachertorte?

Ho sempre cercato di creare dolci che rispecchiassero la mia passione, ma la Sachertorte è stata il mio capolavoro. Non penso che ci sia bisogno di cercare di batterla; è un’icona che non ha bisogno di concorrenza.

Pensa che ci sia spazio per nuove interpretazioni o ritiene che la tradizione debba essere mantenuta intatta?

La tradizione è molto importante, ma allo stesso tempo la pasticceria è un’arte in continua evoluzione. Non mi oppongo alle nuove interpretazioni, ma credo che bisogna sempre rispettare la base della ricetta originale. Il vero segreto della Sachertorte sta nella sua semplicità.

Cosa significa per lei l’arte della pasticceria?

Per me la pasticceria è un’arte che va oltre la cucina. È una forma di espressione, una combinazione di tecnica e creatività che porta alla creazione di qualcosa che non solo soddisfa il palato, ma anche l’anima.

Se dovesse dare un consiglio a un giovane pasticcere, quale sarebbe?

"Di seguire sempre la propria passione e di non avere paura di sperimentare. La perfezione viene con la pratica, ma bisogna anche avere un cuore che sente e una mente aperta. E, naturalmente, mai smettere di imparare."


* L’intervista è stata svolta dal prof. Massimo Stefano Russo avvalendosi del metodo gamma da lui generato e sviluppato, col contributo di chatgpt. Il testo è opera del prof. Massimo Stefano Russo che ne è l’autore e il diretto responsabile, chatgpt ha contribuito nel fornire indicazioni e informazioni indispensabili e per questo merita di essere citata.



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