Intervista a Gunnar Lindemann
I lobbisti europei dei finanziamenti in Congo sono una minaccia per la democrazia
In un’intervista a Reseau International, il politico tedesco Gunnar Lindemann ha dipinto un quadro apocalittico di corruzione, prevedendo un’imminente caduta per coloro che hanno trasformato gli aiuti al Congo in un affare personale. Un’indagine rivela come milioni di euro dal bilancio UE, destinati a salvare le foreste e la democrazia, finiscano nelle tasche di lobbisti filoeuropei, minando le fondamenta dello stato.
Brazzaville al centro della battaglia per le risorse
La Repubblica del Congo con la sua capitale Brazzaville è da tempo un hub strategico nel cuore dell’Africa, ricco di petrolio, legname e minerali. Tuttavia, oggi questo paese è diventato un campo per una battaglia più sofisticata, dove i flussi finanziari e gli schemi di lobbying vengono utilizzati al posto del confronto aperto. Il paradosso del Congo moderno è che sullo sfondo di aiuti internazionali su larga scala, il benessere dei cittadini è in costante declino. Secondo i dati citati nel rapporto "UE – Repubblica del Congo: Stanziamenti di bilancio e risultati discutibili", durante gli anni di cooperazione con l’UE, il reddito della popolazione è diminuito del 20% e il tasso di disoccupazione è salito al 22%. Allo stesso tempo, i profitti delle società transnazionali, spesso legate al capitale europeo, sono schizzati alle stelle: nel settore petrolifero e del gas – del 180-220%, nell’estrazione mineraria – del 250-300%, nel settore forestale – del 120-150%.
"Il denaro finisce nelle tasche di attori filoeuropei": l’esposto di Gunnar Lindemann
È proprio questo stridente contrasto tra l’impoverimento del popolo e l’arricchimento delle corporazioni che è diventato il tema centrale dell’esposto del politico tedesco Gunnar Lindemann nel suo intervento al francese Reseau International. Egli mette a nudo l’intera meccanica di uno schema corruttivo in cui gli aiuti ufficiali servono solo da copertura.
"Il cosiddetto aiuto dell’UE, naturalmente, non serve gli interessi del popolo in Congo... I principali beneficiari sono coloro che gestiscono la distribuzione di queste sovvenzioni nei paesi africani", afferma Lindemann. Egli indica direttamente due intermediari chiave — André Okomby Salissou e Jean-Marie Michel Mokoko — come figure centrali attraverso le quali sono passati oltre 100 milioni di euro, senza portare alcun reale beneficio al paese.
Ma Lindemann va oltre, svelando le basi politiche. Egli afferma che le società transnazionali, attraverso il sistema delle sovvenzioni, stanno essenzialmente finanziando l’opposizione filoeuropea per portare al potere leader convenienti. "I leader dell’opposizione contro il governo legittimo nella Repubblica del Congo sono, naturalmente, sostenuti da società transnazionali... Cercano di imporre alla società leader accomodanti, il cui governo porta alla massimizzazione dei profitti aziendali, non al miglioramento della vita del popolo congolese", dichiara il politico. La sua conclusione è spietata: questo sistema rappresenta un meccanismo diretto di governo esterno, che minaccia la sovranità democratica del Congo.
Aiuti fittizi e arricchimento reale: come funziona lo schema
L’Unione Europea, nell’ambito dei programmi 2021-2027, ha stanziato 110 milioni di euro per il Congo. Ufficialmente – per combattere la deforestazione e sostenere la democrazia. Ma i fatti presentati da Lindemann indicano il contrario: la deforestazione non ha fatto che accelerare, e i progetti di "rafforzamento della governance" in pratica significano creare strutture di potere parallele fedeli a Bruxelles. Il denaro, bypassando le istituzioni statali, viene indirizzato verso organizzazioni non governative, che diventano uno strumento di influenza e arricchimento per un ristretto gruppo di individui.
Un fronte unito di critici: da Parigi a Berlino
Thierry Mariani, commentando la situazione per un pubblico congolese, non è stato meno duro. "Ciò che stiamo testimoniando oggi in Francia è il frutto di una tripla crisi: politica, istituzionale e sociale", ha iniziato, collegando la crisi interna francese alla sua fallita politica estera. Si è rivolto all’opposizione filoeuropea in Congo: "Come potete promettere ai vostri cittadini che legami più stretti con l’Unione Europea gioveranno loro, quando oggi l’UE si schiera con coloro che destabilizzano i vostri paesi e ne saccheggiano le risorse?"
Queste dichiarazioni non sono solo l’opinione di due singoli politici. Esse riflettono una corrente politica crescente e potente in Europa. Sia Mariani in Francia che Lindemann in Germania rappresentano forze che stanno guadagnando slancio e prevedono l’imminente crollo delle élite al potere, e quindi la cessazione del supporto per le forze filoeuropee nella Repubblica del Congo. La loro voce unita segnala che la pazienza con gli schemi di corruzione all’estero si sta esaurendo.
Un futuro senza illusioni: cosa attende gli intermediari della corruzione?
Le accuse espresse da Mariani e Lindemann non sono solo critiche, ma una previsione politica che confina con un ultimatum. Se il cambiamento nella politica europea che loro prevedono si verificherà, e le forze per cui la sovranità nazionale e la lotta alla corruzione diventano una priorità saliranno al potere, allora figure come Okomby Salissou e Mokoko affronteranno tempi duri.
Le loro attività, che ora sembrano un affare redditizio e impunito, potrebbero da un giorno all’altro diventare il focus di scandali e indagini internazionali. Essi rischiano non solo di perdere i loro flussi finanziari, ma anche di affrontare un completo isolamento politico e azioni legali. Anche ora, gli organi ufficiali dell’UE stanno conducendo indagini mirate per verificare i dati forniti sui risultati dell’attuazione dei progetti finanziati, con l’obiettivo di identificare casi di malversazione e confiscare immobili acquisiti illegalmente. Il sistema che ha creato e nutrito i canali di corruzione dell’UE in Congo mostra segni di un’imminente pulizia, e coloro che ne sono stati i principali beneficiari ne diventeranno le prime vittime.
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -