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Intervista a Enrico Berlinguer

.....dal regno del possibile e delle occasioni perdute…….

di Enzo Maddaloni - martedì 27 febbraio 2007 - 5284 letture

Presidente ci parla della sua proposta di “Compromesso Storico” che molti già allora chiamarono “cronico”?

Si Lei ha ragione per me è stato proprio un “cronicario” un vero è proprio “calvario”.

Presidente ma Lei ci può dire da dove partiva l’esigenza del “Compromesso Storico”?

Certamente! La cosa fu letta come il tentativo di far fuori tutti i socialisti, ma in verità volevamo solo che una forza popolare come quella comunista di allora potesse essere forza di governo e togliere lo stesso governo della nazione ai ricatti clientelari delle piccole forze politiche e alle stesse otto componenti interne della vecchia DC per creare la vera democrazia europea e solo noi lo potevamo fare per costruire un vero “comunismo europeo” o meglio socialismo democratico europeo.

Presidente ritiene che i suoi successori riusciranno a fare quello in cui Lei non è riuscito?

Io già con il governo Rumor cambiai atteggiamento, facevamo un’opposizione diversa, tanto che De Martino si lamentava sempre di essere schiaffeggiato (anche Lui fuori dal tempo) lo stesso tempo che portò nel PSI la rivolta dei quarantenni di Graxi.

Presidente ma le polemiche non riguardavano solo il rapporto con il PSI?

Si certo, l’accusa più grave all’epoca fu di tradimento da parte dell’ala più sovietica del PCI con Armando Cossutta e purtroppo l’ala ancora più radicale ed estrema che diede ossigeno e vita al periodo del terrorismo.

Presidente non crede che ci sia il rischio che la storia si ripeta?

Si il rischio c’è, anche se i cambiamenti di allora non furono i soli motivi alla base della nascita del terrorismo che in ogni caso portò drammaticamente: 2128 attentati, 32 gambizzati, 11 morti, solo nel 1977.

Quali furono Presidente ?

In verità il “compromesso storico” all’epoca fallì anche perchè non portò nessun beneficio sociale. Anzi non c’era stato in tre anni con il compromesso, mi riferisco in particolare al periodo che và dal 1975 al 1978, nessun cambiamento per i cittadini ed i lavoratori. Semmai registrammo un peggioramento dell’economia (i debiti pari ai cinque anni precedenti) oltre al fatto che aumentarono le carenze nel sociale e l’inflazione galoppante aveva decurtati gli stipendi del 20% .

Presidente non ritiene che la situazione adesso rischia di essere anche peggiore?

Certo! Purtroppo con l’euro lo stipendio di un lavoratore si è addirittura decurtato del 50% , per non parlare del deficit pubblico che ha fatto solo aumentare le tasse che gravano sulle famiglie e sui ceti medi, non risolvendo prima una questione morale che esiste ancora oggi.

Presidente ma anche all’epoca il PCI avvallo la tassazione pensando di risolvere il problema del deficit pubblico e non vi riuscì ?

Si ha ragione. Ricordo che si infuriò anche il compagno De Martino (PSI). La manovra economica non servi assolutamente a niente. Sa, le ragioni del compromesso storico all’epoca non furono solo ragioni politiche ma, anche per Rumor, di dare uno scossone allo stesso carrozzone della DC. La Dc dell’epoca era attanagliata da una corruzione fortissima e quasi aveva bisogno di tutelarsi da una sinistra che la incalzava che a quel punto tentò l’abbraccio fraterno per sostenere la nazione.

Presidente la si accusa ancora oggi di errori gravissimi?

Si certo. Lei parla delle cose che ancora oggi vanno dicendo in giro D’Alema e quello sbarbatello di Veltroni “…ero un ideologo e non un politico”. E’ certo, loro l’ideologia l’hanno già sotterrata sotto un cumulo di macerie e di sacchetti della spazzatura, insieme a quello scellerato di Bassolino. Io non sono stato mai uno che fa le cose per forza e con una logica esclusiva di potere.

Presidente ma Lei cosi perse l’occasione di diventare uno statista?

Si è vero è mi preoccupa molto che adesso rischiano di diventarlo Veltroni e D’Alema. Una cosa è certa, uno statista non farebbe mai l’errore di cancellare l’ideologia comunista, come hanno fatto loro, è subito dopo cancellare contemporaneamente anche quella socialista europea, per la quale anch’io ho combattuto per costruirla anche attraverso la questione “morale”. Anche Sandro Curzi all’ora scrisse di queste cose: “..misura morale del consumo, prima che quella economica”.

Presidente mi scusi ma Lei all’epoca fu criticato anche per non essere stato abile nel progetto, nel mentre oggi Veltroni e D’Alema venuti fuori dalla Sua scuola politica si candidando ad essere i veri statisti ed artefici di quel Suo “progetto incompiuto” ?

Si l’ho già detto prima, io non butto a mare la storia del socialismo italiano ed europeo ed all’epoca, parlo del 1976 , nonostante ottenemmo un ottimo risultato all’elezioni politiche e diventammo l’unico partito vincente, non mi proposi per nessun salto nel vuoto, abbandonando per strada qualche compagno socialista. Certo potevamo all’epoca essere abilitati a governare ma a quale prezzo politico e storico? Qui faccio io una domanda a Lei.

Presidente la si accusa che proprio per non aver fatto il passo di governo all’epoca si apri, non più la fase della “lotta di classe”, ma quella della “lotta del potere”, che ha portato poi alle condizioni della caduta della prima Repubblica ?

Certo è che non posso che consolarmi rispetto alla situazione che c’è oggi in Italia ed in particolare in alcune regioni Italiane dove governano i miei ex compagni o la mia ex sinistra giovanile. E’ solo peggiorato il quadro di quando il PCI e la DC “governavano” in quegli anni le regioni rosse e le regioni bianche. Oggi ci sono le regioni rosso/bianche, ma nella sostanza non è cambiato niente. Speravo in verità di trovare una situazione migliore ma mi sono reso conto che è solo peggiorata. Almeno all’epoca c’erano gli studenti. Cerano gli operai ed i lavoratori, il ceto medio, come ceto democratico, c’era la società civile pronta a criticarti ed a sostenerci nell’azione politica. Oggi tutto ciò è stato ucciso da questa politica che tende solo a cancellare l’avversario. Le stesse sezioni del (mio) partito sono vuote.

Presidente il suo partito tra poco si confronterà nel congresso su alcune importanti e storiche mozioni la costituzione del Partito Democratico. Il sogno che Lei ha coltivato per tutti quegli anni. Cosa prova in questo momento?

Innanzitutto questo non è il mio partito. Diciamo che non ho capito bene cosa è successo nel frattempo.

Presidente è caduto il muro di Berlino, in Russia governa Putin, l’Unione Sovietica si è sciolta ed ogni stato è federato e c’è qualcuno che anche qui in Italia rivendica l’indipendenza. In America c’è Busch che ha dichiarato guerra ai Talebani e spodestato Sadam.

Veramente è successo tutto ciò ed ancora c’è Busch Presidente degli Stati Uniti d’America? Ma, Putin non era una spia del KGB? Come è cambiato il mondo! Sadam ed i Talebani non ce li avevano messi li proprio gli americani? Allora, questo non è un “compromesso storico” e solo un pateracchio di Partito Democratico, che bisogno c’è, non ha più senso fare una cosa del genere oggi è fuori la storia del mondo, dell’Italia e dell’Europa ? Altro che nuovi statisti!

Presidente ma qui le domande glieLe sto facendo io, non crede?

E’ no, giovanotto, Lei mi deve aggiornare un po’ sulla questione, mi deve delle spiegazioni. Le cose che ho capito sono che il PCI non c’è più, prima sostituito dal Partito dei Democratici di Sinistra e poi dai DS. La Dc non c’è più, c’è la Margherita, l’UDC, l’Udeur. Nella sostanza ogni componente si è fatto il suo partitino (già se ne parlava all’ora. Il vecchio PSI è scomparso. C’è chi ha preso la strada di Forza Italia (ma cos’è un nuovo Club Calcistico? Ma quello che non capisco ancora è a quale idea ispira la sua azione politica questo partito DS ed il nuovo Partito Democratico: al socialismo?

Come DS oggi ancora al Socialismo Europeo, ma il simbolo del socialismo è sotto la quercia nel mentre, nella mozione di “maggioranza” del segretario Fassino si parla però già di un Partito Democratico di ispirazione cattolica. Berlusconi è andato al Governo con il Club Calcistico che dice Lei e Rutelli ha fatto e tra poco sfoglierà anche Lui la Margherita; nel frattempo Bossi chiede la seccessione del Nord Italia.

Ma Lei che mi dice? Che centra la quercia? E, la falce e martello che fine ha fatto? Chi è Berlusconi? L’Amico di Graxi? Quel giovanotto che cantava sulle navi da crociera e che si era messo in testa di comprarsi una televisione, e non si capiva bene cosa voleva farci? Rutelli poi: chi è un fioraio? Poi questo Bossi deve essere proprio un pazzo scatenato che vuole cancellara la storia dell’Unità d’Italia? Chi è questo Fassino? Chi mai l’ha sentito? Ma che hanno combinato? Se no c’è più la DC che bisogno c’è di fare questo Partito Democratico? Nell’attuale contesto credo sia improponibile una logica di "compromesso storico", qui c’è bisogno di rifondare almeno il socialismo europeo! La storia è cambianta e di "storico" non c’è più niente adesso. Era "storico" proprio perchè era in quel momento preciso. Era "compromesso" per l’esigenza di superare quella fase storica. Adesso che senso ha, veramente non capisco? Quando in europa il socialismo europeo caratterizza la scena politica anche nei confronti delle superpotenze. Questo è il modello, la via da seguire!

Presidente si calmi però! In fondo anche Lei ispiro il suo compromesso storico all’incontro con i cattolici tanto che fu contestato molto da tutti i socialisti già all’epoca che nominarono la sua azione politica come il patto “catto-comunista”, tanto odiato ed avversato da Graxi ?

E’ morto anche Lui, questo lo so, però quando mi incontra mi gira la faccia. Come è morto ?

Si, Presidente ad Hammamet in Tunisia.

Stava in ferie?

No! Presidente fu condannato in contumacia per corruzione ed altri reati contro lo stato nel processo più grande mai fatto in Italia “mani pulite”, e per questo fu esule in Tunisia. Poi la sua condizione di salute si aggravò.

Mi dispiace, la prossima volta che lo incontro, gli parlerò di quello che sta succedendo adesso.

Presidente ma come non sa proprio niente ?

NO! Mi spieghi meglio per favore?

Presidente Lei ci ha lasciato purtroppo nel 1984 ed in fondo anche Lei sollevò nel 1981 con la Sua famosa intervista ad Eugenio Scalfaro su Repubblica la questione morale e se l’avessero stata a sentire all’epoca nel 1990 non ci saremmo fatti “tangentopoli” per poi arrivare oggi qui. Forse sono l’unica persona che l’ha ascoltata e nel 1986 consegnai la tessera al PSI e nel 1991 mi sono iscritto al PDS e poi ai DS, con la speranza che finalmente si imboccasse la strada giusta.

Tangentopoli, cos’è una nuova strada ?

Si! Presidente, per molti è stata la strada per il carcere, poi è arrivato Berlusconi che è stato anche speculare ad una certa parte della stessa sinistra, quando non è stata capace di bloccare il monopolio dei mezzi di comunicazione per molti anni tutto solo nelle sue mani, peggiorando la situazione e dalla lottizzazione si è passati all’oligopolio dei mezzi di comunicazione di massa. Oggi dopo Berlusconi bisogna sconfiggere ancora la “berlusconite”. Lo sa che sono tornate le BR e i giovani sono sbandati, uccidono poliziotti anche per una partita di pallone ?

Si adesso capisco si sta correndo il rischio di tornare indietro con la storia. Lo scenario per certi versi è molto simile anzi è peggiore. Manca a molti una speranza per un futuro più dignotoso. Comprendo ora benissimo che il problema (ancora) oggi in Italia non è (solo) politico ma è (ancora) fondamentalmente etico e morale. Credo che sia necessario ancora oggi che tutti i soggetti possano concorre al cambio del paradigma. Non è più pensabile che solo due forze politiche possono risolvere la questione. Peggio ancora è quando si contrappongono solo due schieramenti omogenei e speculari a loro stessi. Oggi come allora, andrebbe prima combattuta la logica qualunquista e demagogica di questi "statista" da strapazzo. I partiti hanno continuato solo ad occupare lo Stato e tutte le Istituzioni, a partire dal Governo. Hanno occupato gli Enti Locali, gli Enti di Previdenza e con i Fondi Pensioni anche il sindacato si è preso il suo pezzo, altro che cinghia di trasmissione, le Aziende Pubbliche, gli Ospedali, le Università, le Banche, la RAI TV e le Televisioni Private senza parlare dei giornali ormai tutti “appartengono”, addirittura la monnezza "appartiene". Adesso capisco e mi sono reso conto che le cose non sono cambiate anzi sono peggiorate. Bisognerebbe agire, affinché la giusta rabbia dei Cittadini, verso tali degenerazioni della politica, non diventi un’avversione verso il movimento dei partiti democratici.

Presidente le responsabilità politiche di Graxi sono state enormi?

Sinceramente non appartengo a nessun gruppo di fans "forcaiolo" e riguardo alla storia di Graxi, anche se non credo che ci siano appigli validi per una seria e completa difesa, va anche detto, considerati i leader politici ancora in circolazione, che ha ragione chi afferma che tanti non sono stati "pizzicati" e alcuni di quei "tanti" sono ancora lì, ancora oggi, a rompere le p.....e all’Italia intera.

Presidente, non vi assimilavo ai fans "forcaioli", e non mi sento neppure di difendere Craxi, ma neppure di condannarlo pienamente, visto il contesto in cui è stato giudicato, contesto che non c’è modo di rivivere obbiettivamente. Mi riferivo ai soliti noti, quelli che pendono dalle labbra del copia incollista di sentenze Travaglio, quelli che credono ciecamente che la giustizia in Italia sia gestita da persone per bene e quelli che credono che mani-pulite sia stato una specie di Risorgimento, atto ad assegnare o ad autoassegnare - in molti casi - la patente di superiorità morale, patente fasulla che parecchi leader politici fanno loro, manco fossero depositari delle Verità universali, ma oggi cosa è giusto fare?

Certo è che in tutto il mondo le trasformazioni sociali sono sempre legate alla capacità di coniugare “consapevolezza personale” ed “ideali spirituali e sociali”. I cambiamenti o avvengono attraverso una via riformatrice o non avvengono. E’ una illusione che i cambiamenti avvengono per via di sentenze "forcaiole". Essi avvengono solo per via riformatrice e solo questi sono i più duraturi. Intendo un metodo che non può essere estraneo a nessuna delle due componenti "sociale e personale" e del rapporto tra esse. Non so se Lei conosce i sette principi Esseni. Tutte le relazioni umane sono a specchio, non considerare questi elementi, livelli delle relazioni, significa non costruire nessuna consapevolezza del cambiamento. Solo come persone libere possiamo essere soggetti e protagonisti del cambiamento che si intende produrre. Quindi un metodo riformista è un metodo che riforma partendo dalla consapevolezza delle coscienze e per riformare le coscienze ci vuole un’anima: Democratica, Socialista, Laica e Libertaria. Democratica perché ognuno deve essere libero di pregare il suo Dio; Socialista perché la sua coscienza spirituale si confronta con gli altri in uno spazio sociale, più materiale e che risponde all’esigenza di soddisfare bisogni non indotti; Laico perché questo spazio sociale deve essere riconosciuto per tutte le coscienze al pari. Per parità intendo "diritti uguali per diseguali"; Libertario perché ognuno, per quello che da alla comunità, deve ricevere, liberamente e regolarmente ogni utile compenso per vivere dignitosamente. Tutto ciò, perchè considero che ogni persona è unica e divina, essendo ognuno di noi: uno ed il tutto di uno. La religiosità non può appartenere ad uno Stato, perché, in quanto tale, lo Stato, sarebbe solo di quelli che professano quella religione, ispirando i suoi principi sociali così a "fondamentalismi" causa, nella storia dell’uomo, di gravissimi conflitti che oggi rischiano di riproporsi. Tutto ciò deve essere compiuto nel rispetto delle identità personali.

Presidente ”l’eurocomunismo” si potrebbe intendere allora come il primo passo verso la costruzione del “socialismo democratico europeo”?

Certamente si ed in questo contesto va vista e riletta l’azione che mi vide protagonista all’epoca sia della strategia del “compromesso storico” che nella costruzione "dell’eurocomunismo". Tutto questo si realizzò in un contesto "Storico" preciso e poteva appartenere solo a quel momento. Momento di grande transizione. Per certi versi si tentò di costruire una premessa, una base importante e diversa a quello che Lei mi dice che non si è realizzata dopo. L’intento non compreso appieno da tutti non era quello che apparve allora, ma era proprio quello più strategico di costruire un processo di comprensione anche con i cattolici per la realizzazione del "socialismo europeo".

Presidente cosa intende, lo può spiegare meglio?

C’era e c’è ancora bisogno di far comprendere ai Democratici che il Socialismo è il momento più alto dello sviluppo e delle stesse conquiste democratiche di un popolo ed è l’unico che può garantire il rispetto di tutte le libertà individuali e collettive, delle libertà religiose e della libertà culturale, delle arti e delle scienze, nell’ambito della certezza dei diritti e dei doveri della costruzione di un etica e di una spiritualità che accompagna ogni uomo, fino a farlo risorgere come uomo nuovo.

Ma così non rischia da "ideologo e non politico" di assumere la veste del Santone che propone un percorso "new age" ?

Ecco vede nella condizione attuale e dopo che si fà cadere un governo per "costruire" l’occasione di poter "allargare" la maggioranza ad un’altro pezzo della vecchia DC costretti così ad utilizzare un’altro Giuda per "risorgere", l’accusa mossami di non essere stato uno statista, ormai non mi tocca più. Oggi spero di essere uomo di luce per "illluminare" la strada ad altri.

Cosa recrimina a se stesso?

Non aver fatto abbastanza per salvare Aldo Moro anche se con Lui mi incontro e parlo tutti i giorni. Da oggi proverò a farlo anche Graxi tanto la questione morale resta al di la dei DICO!


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