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Impastato. Il 26 settembre, a Ponteranica, manifestazione in difesa della cultura e della memoria

Proteste in tutta Italia per la becera decisione del sindaco del paese bergamasco, di togliere alla Biblioteca civica la dedica a Peppino Impastato

di Adriano Todaro - martedì 15 settembre 2009 - 4094 letture

Un successo il sindaco di Ponteranica, Cristiano Aldegani, l’ha avuto. Facendo cancellare il nome di Peppino Impastato dalla Biblioteca comunale, il leghista sindaco di questo paesotto di circa 7 mila abitanti alle porte di Bergamo, ha costretto i media nazionali ad interessarsi di lui, della sua ignoranza, della sua becerità. Il vecchio motto di fare cose negative pur di far parlare di sé, è diventato sport nazionale.

Ponteranica dista pochi chilometri da Bergamo. Terra di agricoltori e allevatori da pochi mesi ha una Giunta formata da leghisti e un Consiglio comunale formato da 16 leghisti, 6 consiglieri di una lista civica più, naturalmente, il nostro eroe, il sindaco. Fra gli assessori anche uno che porta lo stesso cognome del sindaco, Roberto Aldegani. Parente? Fratello? Non sappiamo. Forse, semplicemente, un cognome che nella valle è molto frequente. Certo è che con una maggioranza di 10 (più il sindaco) consiglieri non sarà certo facile, per l’opposizione, farsi sentire. D’altronde i cittadini di Ponteranica hanno deciso di sostituire la precedente Amministrazione di centro-sinistra con una della Lega. E’ la democrazia dei numeri e va rispettata. Semmai c’è da domandarsi quali siano state le motivazioni di aver consegnato il Comune a personaggi come il sindaco e ai suoi soci, personaggi senza radici e cultura, populisti ed ignoranti che non capiscono e non conoscono la storia come quella che ha avuto per protagonista Peppino Impastato e la sua famiglia.

Chissà se Cristiano Aldegani abbia mai letto qualcosa di Impastato, chissà dov’era o cosa stesse facendo il 9 maggio 1978 quando Peppino veniva barbaramente assassinato dalla mafia di Cinisi per ordine di Tano Badalamenti, chissà se è mai stato a Cinisi, se ha parlato con qualcuno, se ha visto il film “I cento passi” ed altro ancora.

Dice bene il fratello di Peppino, Giovanni, quando scrive a proposito della Lega che “Non ci rendiamo nemmeno conto che questi che si dicono conservatori e tutori delle tradizioni e delle culture locali, in realtà stanno cancellando tutto lo spirito tradizionale che animava le nostre comunità, tutte le nostre sonorità, il nostro bagaglio di culture e di gioie, sostituendolo con stronzate sulla falsa origine celtica dei padani, simboli e bandiere senza radici storiche e leggende che sembrano inventate da uno sceneggiatore di film di serie C o di scarse fiction televisive”.

Qualche giorno fa, in un paese della neo provincia di Monza, a Lissone, c’è stato in Comune un matrimonio in dialetto brianzolo. I giornali locali hanno dedicato all’avvenimento la prima pagina, sposi felici e raggianti per essere finiti sul giornale, invitati tutti brianzoli doc, senza nessun “terun” di mezzo. Purtroppo a Lissone non si girava una fiction. Era tutto vero.

Cristiano Aldegani aveva tentato di eliminare la targa di Impastato con procedura d’urgenza, ma era stato fermato dalla prefettura. E così ha fatto le cose seguendo l’iter burocratico normale. Secondo il sindaco, il prossimo anno, sui muri della biblioteca, ci sarà una targa che ricorda don Giancarlo Baggi, un sacerdote di quella zona. Fra un anno perché per ora non può mettere la targa in quanto il sacerdote è morto da 9 anni e ce ne vogliono 10 per dedicare qualche luogo pubblico ai personaggi. Cosa ha fatto di tanto importante il sacerdote? Nulla, ma per il sindaco in questo modo si vanno a “preservare e promuovere i personaggi locali”. Ecco la cultura leghista!

Al sindaco di Ponteranica sono arrivate critiche un po’ da tutte le parti, anche dall’interno della stessa Lega. E così ha addolcito la propria posizione. L’Amministrazione pubblica istituirà un premio rivolto agli studenti per ricordare Impastato e le altre vittime della mafia. Ma la biblioteca no. Una biblioteca bergamasca non può essere intitolata a un siciliano!

Per dire no a questa incultura, a questo razzismo, per dire no all’ignoranza leghista-padana, per dire no ai gesti del sindaco, sabato 26 settembre, a Ponteranica, ci sarà una manifestazione. Il 26, fra l’altro, è anche un altro importante anniversario, quello dell’assassinio di Mauro Rostagno, ucciso nel 1988 dalla mafia. La manifestazione sarà un momento importante per ristabilire verità e memoria per dire no a coloro che vogliono dileggiare i martiri della mafia, cancellandoli.

Per quel giorno, la Biblioteca di Ponteranica, attraverso l’associazione culturale “Pensieri e Parole”, ha organizzato una visita guidata a Lovere. Certamente una cosa importante, ma molto più importante sarà la presenza dei cittadini di Ponteranica alla manifestazione. A Lovere, ci potranno andare un’altra volta.


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